Destinazione d’uso della chiesa della Trinità, solidarietà alla famiglia del Consigliere comunale Falconeri (M5s Potenza). Di seguito la nota integrale.
Solidarietà alla famiglia di Elisa Claps in relazione alla questione legata alla destinazione d’uso della chiesa della Trinità in Centro Storico.
Abbiamo appreso dal comunicato della Curia di Potenza che i lavori di ristrutturazione sono a buon punto e che l’istituzione ecclesiastica ha intenzione di riaprire il luogo al culto.
Come consigliere comunale espressione dei valori di appartenenza di tutta la cittadinanza ancorchè laici senza preferenza di valori religiosi di sorta, riconosco lo sforzo di sistemazione edilizia di un importante edificio dal valore storico e culturale della nostra città.
Tuttavia non posso rimanere indifferente rispetto alla sofferenza della famiglia Claps che attraverso Gildo ha chiesto che le istituzioni lancino un segnale sul rispetto della memoria della tragedia rappresentata dal brutale assassinio della povera Elisa le cui spoglie sono rimaste occultate per ben 17 anni nel sottotetto dell’edificio della canonica della Trinità.
In questo momento ci aspetta dal Sindaco, dalla Giunta e dai Consiglieri tutti un momento di riflessione che potrebbe ben sfociare nel raccogliere il grido di dolore di una famiglia sottoposta negli anni a pressioni, depistaggi e tentativi di allontanare la verità su questa drammatica vicenda.
Sarebbe dovere di tutta la compagine comunale e non solo, proporre alla Chiesa una soluzione alternativa alla destinazione d’uso che non sia quella del culto ma quella di creazione di uno spazio aperto al pubblico in memoria di Elisa.
Un gesto doverso a tutela della memoria che al contempo valorizzi una struttura il cui valore storico si possa coniugare con un servizio alla città di carattere culturale, espositivo, illustrativo.
I valori su cui si fonda una comunità dovrebbero ispirarsi ai principi di civiltà che trovano nella vita umana e nei principi Costituzionali la loro consacrazione.
Consapevole che una tale scelta non può essere imposta alla Chiesa che è proprietaria del luogo ma soltanto suggerita si invita il primo cittadino a raccogliere questo appello per trovare una soluzione che sia degna della memoria civile di una Potenza che non può dimenticare quello che è successo non solo ad una famiglia ma alla cittadinanza tutta.