I genitori degli alunni del plesso di via dei Sanniti dell’Istituto Comprensivo n. 4 hanno inviato una lettera al Sindaco del Comune di Matera, all’Assessore allo sport, alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo n. 4 “Fermi” e all’Ufficio Scolastico Territoriale (ex Provveditorato agli studi) per fare chiarezza sulla destinazione d’uso di alcuni locali del plesso della scuola dell’infanzia di via dei Sanniti e per chiedere un incontro con le istituzioni preposte.
Di seguito il testo integrale.
Oggetto: Destinazione d’uso di alcuni locali del plesso della scuola dell’infanzia in via dei Sanniti e richiesta di un incontro con le istituzioni preposte
Signor Sindaco, Signor Assessore allo sport con delega in materia di indirizzo e controllo per le politiche per la scuola, per l’infanzia e l’adolescenza, noi genitori dei minori iscritti alla scuola dell’infanzia in via dei Sanniti, dell’Istituto Comprensivo n. 4, con la presente, intendiamo sottoporre all’attenzione delle SS.VV. la spinosa questione dell’edificio che ospita la suddetta scuola. Sorvolando sulle non ottimali condizioni della struttura, ci soffermiamo su quanto è emerso nel corso di un incontro tenutosi in data 28/02/2017 con la Dirigente Scolastica, laddove la medesima Dirigente ha comunicato ai genitori e alle insegnanti presenti che il plesso scolastico subirà una sostanziale variazione strutturale a partire dall’anno scolastico 2017/2018 a seguito di una decisione del Comune di Matera, proprietario dello stabile. Nello specifico, ci è stato comunicato che le linee programmatiche di codesta amministrazione comunale in tema di politiche per la scuola prevede la cessione di buona parte dell’istituto che attualmente ospita bambini della scuola dell’infanzia a favore della scuola primaria dell’istituto di via Lucrezio, accogliendo 2 classi. Di fatto, ci sarà uno smembramento dell’attuale scuola dell’infanzia privandola dell’aula refettorio, dell’aula attualmente utilizzata dalla sezione “B”, del salone didattico utilizzato per attività comuni, nel quale, inoltre è presente un’uscita di emergenza.
La scelta dell’ente comunale circa la destinazione dell’edificio scolastico sito in via dei Sanniti trascura, a nostro avviso, alcuni principi giuridici e pedagogici a tutela dell’infanzia (riguardanti, in particolare, la rilevanza imprescindibile dello spazio fisico). Da ricordare l’art. 2 della Carta dei diritti del fanciullo al gioco e al lavoro (documento non vincolante, ma orientativo e programmatico sottoscritto a Roma nel lontano 1967), in cui si legge: “Perché possa svolgere le sue attività di gioco e di lavoro, il fanciullo ha bisogno di convenienti rapporti umani; nonché di spazi, di tempi, di mezzi, di materiali e strumenti idonei alla sua età ed adatti alle sue condizioni fisiche e psichiche”. Vincolanti, invece, sono le disposizioni della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia perché ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176, innanzitutto l’art. 3, par. 1: “In tutte le decisioni riguardanti i fanciulli che scaturiscano da istituzioni di assistenza sociale private o pubbliche, tribunali, autorità amministrative o organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve costituire oggetto di primaria considerazione”. A questo segue l’art. 31, nel cui par. 1 si stabilisce: “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo, allo svago, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età, ed a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica”. Ebbene, per lo svolgimento di simili attività è necessario poter disporre di più spazi, anche perché nella scuola dell’infanzia si organizzano anche i cosiddetti “angoli” (o laboratori), per la pittura, per la lettura o altre attività affini.
A tale proposito nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012, nel paragrafo intitolato “L’ambiente di apprendimento” relativo alla scuola dell’infanzia è previsto:
“L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare:
– lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l’ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante;
– il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita”.
Si chiede che si conservi lo status quo per continuare a dare ai nostri figli il refettorio, il salone e le altre due aule variamente utilizzate dalle insegnanti, quali spazi che consentono la ritualità quotidiana importante anche per lo sviluppo psicologico armonico. Quell’importanza dei riti sottolineata nel capolavoro valido per tutte le età “Il Piccolo Principe”:
“Il piccolo principe ritornò l’indomani. “Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe. “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”. “Che cos’è un rito?” disse il piccolo principe. “Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore […]”
Si ricorda che “cultura” significa etimologicamente “coltivare” e “scuola” “avere tempo di occuparsi di una cosa per divertimento”: ai nostri figli vogliamo sia garantito questo per il loro presente alla base del loro futuro.
Per quanto sopra si chiede alle SS.VV. di voler concedere un incontro urgente ai genitori degli alunni frequentanti, alle insegnanti e alla Dirigente Scolastica, al fine di trovare idonee soluzioni alle problematiche succitate.
I genitori degli alunni del plesso di via dei Sanniti dell’Istituto Comprensivo n. 4
La fotogallery relativa al plesso di via dei Sanniti (foto www.SassiLive.it)