Il dirigente del settore Urbanistica, Felice Viceconte ha risposto alla lettera dei cittadini che avevano chiesto al COmune di Matera di fare chiarezza sulla destinazione d’uso dell’area di Parco del Castello.
Con riferimento a quanto riportato in oggetto si comunica che sulle aree oggetto della missiva è stato rilasciato permesso a costruire prot. 85470 del 12 dicembre 2017 per demolizione e ricostruzione con accorpamento a destinazione residenziale delle pertinenze tra via Lanera e via Castello, sulle aree identificate catastalmente al foglio 101, particelle da 741 a 745.
L’intervento prevede la demolizione degli immobili esistenti per una volumetria complessiva di 351,80 metri cubi e una superficie di mq 110 con successiva ricostruzione e accorpamento con aggiunta di un livello seminterrato. Sono previste opere di rimboschimento delle radure con 120 piante con essenze vegetali autoctone.
L’immobile ricostruito cno accesso da via Castello è destinato a civile abitazione e parcheggi pertinenziali. Il titolo abilitativo recepisce le prescrizioni della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata di cui all’autorizzazione paesaggistica prot. 8308 del 9.10.2017.
Per eventuali ulteriori chiarimenti è possibile rivolgersi agli uffici del settore.
Di seguito la controreplica dei cittadini materani inviata al sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, al dirigente del settore urbanistica, Felice Viceconte e a Francesco Canestrini della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.
Oggetto: Area tra il Parco del Castello e il Campus Universitario.
Egr. Dirigente al Servizio Urbanistica,
in riferimento alla sua comunicazione del 4/6/2018 prot. 041158, riteniamo che la sua risposta non affronti, anzi, eviti di affrontare le problematiche sollevate dai firmatari dell’appello del 23 aprile u.s.
Le facciamo innanzi tutto notare, ma questo lei dovrebbe saperlo, che il parere della soprintendenza del 9/10/2017 prot. 8308, che lei chiama in causa, non equivale a titolo abilitativo edilizio.
Lei, in quanto dirigente al Servizio Urbanistica, deve chiarire al Sindaco e chiarire ai firmatari del documento:
a) da quale norma di piano si evince il titolo abilitativo;
b) se in riferimento PRG 2007, il privato aveva la facoltà di chiedere il permesso a costruire accorpando tutti i relitti presenti sul suo terreno;
c) da dove si evince che la destinazione d’uso dei relitti sia quella residenziale;
d) se l’amministrazione comunale poteva rispondere con un diniego;
e) oppure non potendo rispondere con un diniego, l’Amministrazione poteva condizionare il permesso a costruire (non solo con la piantumazione e l’asseveramento dell’area) con la cessione dell’area a verde.
Lei, inoltre, nel concedere il permesso a costruire, non ha tenuto in considerazione le due delibere approvate all’unanimità del C.C. del 2002 (Verbale n. 93) e del 2003 che abbiamo riportato nella lettera appello. Decisione deliberata dall’Organo sovrano che rappresenta l’intera comunità. Tutto è avvenuto senza un atto di indirizzo da parte del CC o della Giunta, visto quanto previsto da PRG 2007 per l’area suddetta. Lei in quanto dirigente aveva l’obbligo, nel caso in specie, di informare gli organi di indirizzo e l’esecutivo e pretendere da questi indicazioni per come procedere in casi simili. Riteniamo di sottolineare e aggiungere che, oltre al non rispetto di procedure e assenza di atti di indirizzo, segnaliamo e denunciamo, come ancora una volta nella città non ci sia un Progetto Strategico con la “P” maiuscola, per aree fondamentali e cruciali per la città, atteso che il proprietario possa o potesse avere, tutte le carte in regola, ciò non significa che questa area non dovesse essere oggetto di pianificazione appunto strategica per la città, pensando anche a un acquisizione del suolo o un trasferimento di diritti per il cittadino. Infine, riteniamo che aver ignorato in un momento così importante per la nostra città, una progettazione unitaria e strategica per quell’area, ricordando che urbanisticamente l’intera area compreso il Campus avevano una attuazione particolareggiata, già più volte negata, anche per andare in deroga all’autorizzazione per il Campus Universitario, concessa in Consiglio Comunale solo in promessa di una ricucitura urbanistica del tutto. Dove sono oggi le attuazioni urbanistiche verificate?
Richiamiamo il Sindaco ad intervenire sulla vicenda e non restare nel silenzio più totale, affinché l’area in oggetto sia preservata alla sua destinazione a verde pubblico quale cerniera e unione del Parco del Castello con il Campus Universitario, area strategica e di grande pregio a ridosso del Centro Storico, come previsto dal PRG2007.