“L’iniziativa di protesta del Comitato Terre Joniche con le “banconote false” è un duplice segnale politico: alle istituzioni regionali di Basilicata e Puglia e al Governo perché trasformino in atti concreti gli impegni in più occasioni assunti e alla politica, soprattutto in questa fase di caduta di credibilità, perché metta fine, definitivamente, alla pratica delle promesse che sono proprio come le banconote false”. E’ quanto sostiene il segretario regionale di Fli sen. Egidio Digilio in una nota congiunta con il dirigente provinciale del Materano del Fli Pino Callà.
Nel sottolineare che “l’anniversario dell’alluvione che il primo marzo dello scorso anno ha messo in ginocchio il Metapontino e il Ginosino rappresenta una delle più brutte pagine storiche dello Stato, con la stessa responsabilità delle Giunte Regionali della Basilicata e della Puglia, è passato senza sostanziali novità per agricoltori, operatori economici e cittadini”, gli esponenti di Fli affermano “che gli interventi delle Regioni Basilicata e Puglia sono ancora troppo lenti. Ci sono 14 milioni di euro da spendere per dare sicurezza alle popolazioni del Metapontino e per evitare nuove calamità che minacciano il nostro territorio ma si procede con programmi parziali di spesa che non sono coordinati agli altri come il Progetto Vie Blu e i cantieri forestali, anch’essi in ritardo”.
“Mentre il simbolo più efficace che il tempo si è fermato è costituito dal ponte Calciano 2 sulla Ss 407 Basentana, transitabile su una sola corsia, soprattutto gli agricoltori – continuano Digilio e Callà – sono rimasti da soli a rivendicare ancora indennizzi dei danni subiti e contributi per la ripresa delle loro aziende”.
“Per questo sosteniamo in tutte le sedi politiche ed istituzionali, a partire dal Senato dove abbiamo prodotto numerosi atti – concludono – le richieste del Comitato Terre Joniche e delle organizzazioni professionali agricole perché le Regioni Basilicata e Puglia predispongano gli atti che certifichino i bisogni economici certi, i criteri di riparto delle somme necessarie, gli aventi diritto per i risarcimenti e il piano generale per la messa in sicurezza del territorio e l’attuazione di un’iniziativa per salvare le aziende e le famiglie più colpite dalle alluvioni dello scorso anno”.