Adriano Pedicini, Consigliere Comunale di Forza Italia, torna ad occuparsi del blocco stradale imposto ai veicoli dall’Amministrazione Comunale di Matera all’incrocio tra via Bruno Buozzi e via Casalnuovo dallo scorso 25 gennaio dopo i lavori avviate per mettere in sicurezza un edificio che mostrava crepe sulla facciata esterna. I lavori sono stati eseguiti ma l’accesso è garantito solo ai pedoni. Di seguito la nota integrale.
Ma è un reale problema di sicurezza? C’è un vero pericolo di crollo? Questo la gente si chiede quando si imbatte in quello sbarramento di via Casalnuovo. A stagione turistica avviata Matera si presenta con un aspetto tragicamente mutilato, il suo principale accesso ai Sassi chiuso, sbarrato da transenne e blocchi di cemento e di seguito, tutta una serie di aspetti di una tristezza unica che calpestano il decoro della città. Tutto ciò in funzione della sicurezza, per salvaguardare la pubblica incolumità da un pericolo di crollo. Un ordinanza del sindaco ancora in atto da gennaio, il cui valore oggi è incompreso.
Da allora, a distanza di sei mesi, il tutto diventa indecifrabile e ridicolo, non si comprende cosa sia stato fatto o non fatto. Alcuna comunicazione sui tempi e sul reale pericolo; eppure tutti ricordano il sindaco, il giorno della chiusura di via Casalnuovo; gridò a tutti che i tempi sarebbero stati brevi; disse che non si poteva accettare che quell’ingresso dovesse essere chiuso. Ma aldilà di questo forse preme sapere e, se lo chiedono in tanti, se il pericolo è reale o fittizio: Questo non è chiaro a nessuno, non si capisce perché su quella strada, via Casalnuovo, via B.Buozzi, circolino liberamente moto, biciclette, pedoni e gruppi di decine di turisti, tutto ciò lascia pensare che non vi è alcun pericolo. Credo che sia il momento di comprendere se effettivamente vi è un rischio o se questo non sussiste. Se l’emergenza è reale si chiuda la strada e si impedisca il passaggio a chiunque, diversamente si rimuova quello scempio architettonico, semaforo compreso che ridicolizza la città dinanzi al mondo intero. Il permanere di questo stato sta danneggiando pesantemente le attività economiche del luogo, unico settore che ancora riesce ad esprimere numeri in positivo; una risorsa esclusiva, non avvertita dalla politica che rimane nella più totale indifferenza; che non riesce a mettere in campo progetti e programmi; che non offre alcun servizio alle economie locali; in grado di non saper cercare misure idonee a rimuovere l’ostacolo. Il risultato è che la più importante risorsa della città sembra nella mani di dilettanti ed inesperti che non sanno cosa fare se non sbarrare una strada. A ciò si aggiunga un ufficio Sassi ridimensionato ad un paio di tecnici, oberati di lavoro e diventati burocrati e così che gli antichi rioni sono senza controllo, regna l’anarchia ovunque, ognuno fa quel che vuole, parcheggi, insegne, cartelloni, antenne, commercio abusivo, scarsa igiene, case occupate da senza dimora, lavori pubblici abbandonati e vandalizzati, ingorghi di auto; nulla ha in se il contenuto della sufficienza. “Sono incazzato, siamo costretti a chiudere uno dei principali accessi ai Sassi” così il 25 gennaio si esprimeva il sindaco di Matera; siamo noi cittadini gli incazzati veri, stufi di tanta trascuratezza, che non sopportano questa incapacità di gestire le cose, siamo annoiati delle colossali menzogne ed inganni, di queste scenografie squallide messe in palco da registi esordienti che ti hanno brevettato il tappo di via Casalnuovo. Quanto durerà ancora lo chiederemo al sindaco in una interrogazione consiliare.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale PDL-FI
Ma sta a gioca Angelo Persia?