Dopo la notifica del dissequestro inviata ai residenti della palazzina di vico Piave crollata l’11 gennaio 2014 si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio un incontro presso la sala giunta dl Comune di Matera tra i residenti e l’assessore all’urbanistica Francesca Cangelli. Di seguito il resoconto dell’incontro.
“Un incontro che non rappresenta una semplice occasione, ma la partenza di un percorso di dialogo costante”. Così l’assessore all’Urbanistica Francesca Cangelli, ha commentato l’esito della riunione che si è svolta nella sala Mandela del Comune con i residenti di vico Piave, la strada in cui l’11 gennaio 2014 crollò una palazzina provocando la morte di due persone, Nicola Oreste e Dina Antonella Favale.
Il confronto, a cui erano presenti anche l’assessore al Patrimonio Antonella Prete e il presidente della Commissione Lavori pubblici Mario Morelli, si è sviluppato su tre punti: il dissequestro dell’area comunicato dalla Procura della Repubblica nelle ore precedenti alla riunione; il percorso della ricostruzione; le iniziative per il coiunvolgimento dei cittadini e delle imprese.
“Obiettivo comune è quello di giungere alla ricostruzione – ha aggiunto l’assessore Cangelli – ma per farlo, anche alla luce di questo passaggio, dobbiamo comprendere chiaramente chi deve fare cosa, e come dovrà farlo. La vicenda giudiziaria, che ha un proprio iter, non deve distrarci dallo scopo centrale che è quelo di restituire serenità di chi in quel crollo ha perso familiari e punti di riferimento. In questo senso sarà importante tenere in considerazione, d’intesa con tutti i residenti, le modalità più adatte a procedere verso la ricostruzione. Tra le ipotesi percorribili c’è quella di coinvolgere gli ordini professionali che in questo percorso sarebbe fondamentali sia sotto il profilo professionale che sotto quello della trasparenza.
Nessun elemento verrà trascurato – conclude l’assessore – inserendolo nel dialogo avviato con i residenti che saranno parte integrante e fondamentale di un percorso certo non semplice, ma nemmeno impossibile”.