Nuova emergenza acqua potabile in diversi comuni del Metapontino. L’azienda sanitaria del Materano ha comunicato ai sindaci di Policoro, Scanzano Jonico, Bernalda, Montescaglioso e Nova Siri il superamento dei limiti di trialometani in alcuni serbatoi. Nell’immediato i sindaci di Policoro e Scanzano Jonico hanno emesso due rispettive ordinanze per vietare l’uso dell’acqua come bevanda e per la preparazione dei cibi, restando idonea al solo utilizzo per l’igiene personale e dei locali. Nella giornata di venerdì 11 maggio il sindaco di Montescaglioso ha annunciato l’emissione di un’analoga ordinanza per i cittadini della zona case sparse.
Divieto di uso acqua potabile nei Comuni del Metapontino, nota Latronico (Noi con l’Italia)
“Un altro divieto dell’uso potabile dell’acqua in diversi comuni della costa ionica”. E’ quanto dichiara l’ex parlamentare Cosimo Latronico, dirigente nazionale di Noi con l’Italia. “La situazione si ripete, peraltro, dopo che erano state assicurate manovre ed interventi per garantire la purezza dell’acqua distribuita da Acquedotto Lucano. Si comprende la rabbia e la insicurezza dei cittadini che arrivano a questo punto a dubitare di tutto. La reputazione della Regione e degli enti di gestione del ciclo dell’acqua viene colpita senza possibili giustificazioni. L’acqua lucana dovrebbe essere tutelata e certificata per la sua salubrità e per le sue proprietà, diventando una leva di sviluppo e di progresso per la nostra regione. Occorre uscire da questo stato di cose, chiamando in causa tutte le responsabilità, che segnala l’assenza di un sistema che sia in grado di gestire l’accumulo e la distribuzione della risorsa idrica in condizioni di sicurezza e di sostenibilità ambientale. Non sono ammissibili provvedimenti di copertura o di giustificazione – conclude Latronico – se si vuole ancora salvare la reputazione di una regione che dovrebbe fare della tutela ambientale, la sua cifra distintiva”.
Divieto di uso acqua potabile nei Comuni del Metapontino, nota Ugl
“Ci risiamo, neanche se fossimo in guerra: alle ore 23,50 di ieri sera, con uno speakeraggio si avvisa la cittadinanza che è vietato in tutto il territorio di Policoro, l’uso e il consumo del’acqua a scopo potabile e di cottura dei cibi. Si aggiunge consecutivamente anche il comune di Scanzano Ionico: con queste ordinanze firmate dai sindaci, la gente sta letteralmente impazzendo. Gli abitanti e tutte le attività commerciali da oggi hanno dovuto chiudere i rubinetti. Pazzesco, possono usare l’acqua pubblica per lavarsi o per pulire i pavimenti ma è assolutamente vietato berla o usarla per cucinare. Ma, continuano a darla ‘da bere’; poca chiarezza, Istituzioni assenti e barzellette: Il motivo? C’è troppo cloro nell’acqua. Il Prefetto di Matera intervenga tempestivamente”.
Lo dice a gran voce il Segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano il quale – si legge in una nota – da subito riunirà il direttivo provinciale per valutare una serie d’iniziative da mettere in campo.
“Senza sconti per nessuno – proseguono Giordano – chiediamo le immediate dimissioni di Flavia Franconi, Vice Presidente e Assessore alle Politiche per la Persona, dell’Amministratore unico di Aql, Michele Vita e del Direttore Generale dell’ARPAB, Edmondo Iannicelli. Non sono minimamente consapevoli sicuramente della crisi sociale che c’è in questi Comuni in cui i sindaci hanno vietato di bere l’acqua dal rubinetto: le analisi eseguite sulla concentrazione di trialometani nell’acqua, superano nuovamente la soglia prevista dalla legge. I Trialometani, secondo una nota del ministero della Salute, sono composti tossici che si possono formare quando il cloro entra in contatto con i materiali organici presenti nelle acque grezze. Questa situazione ha ricreato allarmismo nelle comunità e certamente ci si aspettava un minimo di serietà da chi oggi gestisce tali Enti: ciò, offendendo tutta la popolazione d’interi comuni interessati, non è avvenuto. Loro badano solo ai loro interessi economici e a riferire ‘yes-man’ ai politici di turno che li ha nominati e d’appartenenza. Tant’è la preoccupazione e paura della gente che ancora continua l’assalto ai supermercati per l’acquisto di acqua minerale. Ora è preoccupante – continuano Giordano – per l’Ugl il Prefetto di Matera venga a Policoro, i locali commerciali stanno mandando a casa i loro dipendenti per mancanza di lavoro, agli albergatori giungono disdette per la paura: è un dramma sociale e occupazionale che si stà vivendo nella fascia ionica già penalizzata dalla crisi economica in atto. I cittadini vogliono essere rassicurati, si chiedono ora incessantemente, la presenza di trialometani è dovuta solo al processo di clorazione e non ci sarebbero quindi problemi di inquinamento ambientale? Cosa ancora vogliono nascondere? La popolazione non è stupida, sa benissimo che sugli effetti sulla salute, alcuni dei trialometani sono stati classificati come possibili cancerogeni. Il più famoso è il cloroformio che ha effetti soprattutto sul fegato. Un altro trialometano dannoso per la salute è il bromodiclorometano, oltre agli effetti sul fegato questo elemento coinvolgerebbe anche i reni. L’Ugl chiede chiarezza, la richiesta d’obbligo è dimissioni di Franconi, Vita e Iannicelli i quali non conoscono il problema basilare delle questioni ambientali della nostra terra. L’auspicio è che la giustizia faccia il suo corso per la difesa di noi tutti. Bisogna essere tempestivi e lungimiranti per salvaguardare la nostra gente e il nostro territorio per anni dimenticati. Colpevoli ritardi di enti e istituzioni, che hanno peggiorato la situazione, è una tragedia di enormi proporzioni, ambientali e sociali. Si aggiunga a questo anche il vergognoso scaricabarile di responsabilità da parte della politica alla quale stiamo assistendo in questi giorni e il quadro desolante è completo. Assoluta mancanza di cura dei cittadini, di controllo e di manutenzione delle acque sul territorio insieme alle azioni irresponsabili e criminali della politica. Denunceremo il tutto e tutti alla Procura della Repubblica perché i signori che dovevano vigilare e garantire sulla salute pubblica non lo hanno fatto, continuano a non farlo e a riferire bugie: dovevano disinfettare le vasche e i serbatoi, è stato fatto? Il progetto è semplice da intuire: distruggere il territorio ionico/metapontino e speculare consensi elettorali per dire ‘Il problema l’ho risolto io’. Invece di costruire cartelli elettorali territoriali – conclude Giordano -, per l’Ugl facciano la cosa più dignitosa che gli rimane da fare dopo questo disastro: Franconi, Vita e Iannicelli si dimettano”.