“La seconda interruzione in pochi giorni dell’erogazione di acqua potabile è specchio di una gestione al collasso”. Con queste parole il senatore del MoVimento 5 Stelle Saverio De Bonis esprime lo sdegno, la rabbia ed il disagio dei cittadini dell’area segnata dal nuovo stop del servizio idrico.
“Desta sconcerto – spiega il parlamentare pentastellato – che non si riesca a garantire una continuità nell’erogazione dell’acqua in provincia di Matera. La mia vicinanza va quindi anzitutto a chi oggi sta patendo i maggiori disagi: penso agli anziani o alle famiglie con bambini piccoli. Ciò che è intollerabile però non è tanto il disservizio quanto il rifiuto per i vertici di questa Regione allo sbando di assumersi le proprie responsabilità. A toccare il fondo è stato il presidente Marcello Pittella che ha negato qualsiasi addebito limitandosi a dire che non è colpa sua, prendendosela con chi l’ha criticato. Ma di chi sarebbe allora la colpa? Dato che Acquedotto Lucano spa è pur sempre una partecipata della Regione Basilicata, Pittella non può liquidare il tutto con una scrollata di spalle, perché la sua posizione lo rende necessariamente responsabile: anche se non lo fosse in prima persona, lo è certamente per non essersi circondato di persone che sapessero fare il loro lavoro. Egli si sperimenta poi in un’arrampicata sugli specchi con un ulteriore paradosso, asserendo che il limite di trialometani previsto per legge è basso, ma che decide di non cambiarlo. Come se fosse un limite fissato sulla carta a garantire la sicurezza dell’acqua! Ciò che appare inverosimile in questa vicenda non è tanto l’ennesimo stop nell’erogazione dell’acqua quanto il fatto che si fornisce ai Lucani la prova definitiva dell’arbitrio con cui è fissato e rilevato il livello di contaminanti nell’acqua. Su questo punto assistiamo alla fiera dell’incompetenza, sulla pelle dei cittadini. Per questa ragione ho chiesto un appuntamento al Ministero della Salute con la Direzione generale competente per verificare i passi da fare per dare certezza agli utenti. Se la Regione si rivela incapace, ci pensi lo Stato.”
“Policoro, Nova Siri, Scanzano, Bernalda e Montescaglioso – spiega De Bonis – dovranno patire ancora qualche ora l’assenza di acqua potabile. Il mio appello va alle persone di buona volontà per lavorare assieme affinchè siano le ultime, ma soprattutto perché i nostri concittadini possano sapere ciò che bevono.”
Sospensione idrica per valori fuori norma, intervento di Salvatore Cosma, sindaco di Tursi: “C’è bisogno di azioni forti per un problema di ingente portata”
Viste le nuove ordinanze di inutilizzo dell’acqua potabile nei comuni di Policoro, Nova Siri e Scanzano Jonico, emerge in maniera ancora più forte e chiara la necessità di mettere una volta per tutte la parola chiarezza su questa vicenda che interessa tutta la collettività. È impensabile che nel giro di dieci giorni ci siano stati per due volte il blocco dell’erogazione dell’acqua potabile a causa di valori non conformi alla norma. Invito ed esorto il presidente Pittella a chiedere e pretendere un’assunzione di responsabilità da parte degli organi preposti a partire dai vertici regionali. La situazione sanitaria ed ambientale della nostra regione devono essere poste in cima all’agenda regionale e se vi fossero delle responsabilità accertate, bisogna chiedere a gran voce le dimissioni dell’assessore regionale al ramo, della struttura verticistica di Arpab e Acquedotto che non svolgono evidentemente a pieno la propria funzione di tutela e controllo. Da Sindaco e da padre di famiglia, mi auguro che il Governatore Pittella agisca secondo la sua solita e provata risolutezza per risanare una situazione che ha del paradossale se si pensa che solo qualche giorno fa, i mari di Policoro, Nova Siri e Metaponto sono stati insignite del riconoscimento di Bandiera Blu 2018 segno che le amministrazioni locali, gli imprenditori, le strutture balneari e i cittadini si stanno impegnando a dare, ognuno per il proprio ruolo e compito, il giusto contributo e impegno per valorizzare, difendere e proteggere il territorio e tutte le risorse naturali ed ambientali che lo circondano. Basterebbe lo stesso impegno da parte di tutti per dare alla nostra splendida Regione il Riconoscimento che merita per la sue bellezza e ricchezza storica e culturale.