Ad oltre 4 mesi di distanza dal 1° Marzo, fra i giorni 13 e 15 Luglio 2011, si terrà fra Marina di Ginosa e Metaponto il forum sulla messa in sicurezza del territorio, proposto dal Comitato per la Difesa delle Terre Joniche. Lo faremo nel mezzo di una mobilitazione di cittadini lucani e pugliesi che dura dai primi giorni dall’ultima annunciatissima esondazione di fiumi in un’area in cui, ormai, con crescente regolarità, le acque travolgono il territorio, i beni, le attività e la vita delle persone. Abbiamo sempre detto che, per noi, il risarcimento per i danni subiti e la messa in sicurezza sono due facce della stessa medaglia con cui i cittadini dell’area jonica tarantina e materana vogliono assicurarsi il diritto a non vedere più le proprie terre, case ed aziende stravolte da una gestione irresponsabile e colpevole del territorio. Fra il 13 ed il 15 Luglio si svilupperà il programma con due eventi serali di promozione e sensibilizzazione fra i cittadini con mostre documentarie ed incontri che celebrano la voglia di risollevarsi della comunità e di incontrarsi (musica, spettacoli, proiezioni, cena sociale); un seminario con esperti, tecnici e portatori d’esperienza, un’assemblea delle associazioni e dei cittadini per discutere il progetto partecipato ed un momento di confronto con le Regioni Puglia e Basilicata.
Un forum nello spirito dei tempi della partecipazione democratica e dal basso che in questi anni sta mobilitando energie di società e conseguendo risultati come quelli consegnateci dal voto referendario delle scorse settimane, che ha l’obiettivo di costruire un progetto partecipato per la messa in sicurezza dell’area coinvolgendo in un lavoro comune cittadini, tecnici, portatori di esperienza, istituzioni.
Non abbiamo la presunzione di portare nuove verità in una discussione che va avanti da decenni e che ha già segnato il territorio da proposte, battaglie e sconfitte (si pensi solo all’occasione persa per i cittadini ma guadagnata per chi ha gestito i miliardi di finanziamenti per la messa in sicurezza del Basento degli anni scorsi che tutto hanno realizzato tranne che la sicurezza del Basento); crediamo, piuttosto, che il confronto e la proposta abbiano bisogno di condizioni nuove per essere rilanciate e, questa volta, avanzate con attese di successo.
Le condizioni che il forum persegue sono quelle offerte dai nuovi scenari aperti dal protagonismo delle reti sociali e della partecipazione democratica messo in campo negli ultimi anni. In particolare pensiamo ai nuovi paradigmi offerti dai movimenti per i beni comuni che, dopo gli anni dell’ubriacatura ideologica sulle privatizzazioni, oggi esprime proposte forti per rimettere al centro delle scelte gli interessi alla tutela degli interessi collettivi. Pensiamo al dibattito aperto sul superamento dei modelli produttivisti e di sfruttamento del territorio che hanno fin qui determinato la crisi ambientale, economica e sociale in cui le comunità sono ripiegate ed alla forte domanda espressa in tante sedi dalle nuove consapevolezze dei consumatori e dei cittadini sull’uso del territorio, del suolo, delle risorse e dell’ambiente sociale.
Su queste basi vorremmo ricollegare insieme i tanti cittadini impegnati nella mobilitazione di questi mesi sui risarcimenti dei danni, la straordinaria risorsa dei giovani impegnati a sostenerli nel Comitato, i tecnici e le associazioni, quanti sul territorio negli anni scorsi hanno prodotto ed avanzato proposte ed iniziative, gli uomini e le donne impegnati nelle istituzioni.
Il Forum è un primo tentativo, costruito in corsa mentre continua la mobilitazione che ci impegna grandemente; se questa prima esperienza riuscirà, poniamo già l’obiettivo di convocare in autunno o alla fine dell’estate nuovi, più meditati e condivisi momenti di elaborazione.
Il fatto che il Forum si svolge mentre è in corso la mobilitazione per i risarcimenti ed i primi interventi di urgenza per la sicurezza, del resto, è una delle caratteristiche di merito che proponiamo: se non ci sarà giustizia per quanti sono stati colpiti non sarà credibile alcun intervento di messa in sicurezza, se non salveremo le attività umane ed economiche scongiurando la desertificazione sociale del territorio, nessun progetto di riqualificazione e riconversione ambientale sarà possibile. Dunque un lavoro in progress in cui il rapporto fra i cittadini colpiti e le associazioni democratiche dell’impegno sociale, gli uomini e le donne impegnati nelle istituzioni sono la garanzia di un possibile blocco sociale di interessi che può spostare gli equilibri e rendere possibile quello che fin qui non è stato: un contratto democratico e partecipato per le aree dei fiumi del tarantino e del materano.
Oltre i due eventi serali con musica, mostre, interventi e cena sociale a Metaponto, il 13 luglio, e Marina di Ginosa, il 14 luglio, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini e promuovere i temi in discussione e le proposte, il Forum si svolge su tre momenti diversi che rispondono a tre target di utenti ed a diversi obiettivi:
– un seminario con esperti
– un’assemblea per assumere decisioni ed accordarsi sul progetto
– un confronto con le Regioni e le Province
Programma del Forum
Giovedì 14 Luglio 2011 ore 17-20,30 – Aula Magna della Scuola Media di Marina di Ginosa.
Il Seminario con i portatori di conoscenza ed esperienza
Finalità del seminario di lavoro è quello di focalizzare alcuni nodi centrali di metodo e contenuto che vanno posti alla base di qualsiasi confronto per il progetto di messa in sicurezza del territorio. L’attesa principale del seminario è quella di offrire un indice di obiettivi per il lavoro dei prossimi mesi contribuendo a ricostruire l’ordine delle priorità con la lente degli interessi collettivi dei cittadini e del territorio, la cassetta degli attrezzi culturale, tecnica e politica con cui affrontare il progetto.
Il seminario si svolge attorno a quattro focus prevedendo, per ognuno, uno o più interventi ed uno spazio di approfondimento.
Questi i focus proposti:
a) gestione dei bacini fluviali, enti di gestione e strumenti normativi: quali obiettivi per la messa in sicurezza delle aree fluviali? Le tendenze del dibattito, le esperienze in campo, le proposte.
b) a chi serve la logica dell’emergenza? Come si è trasformata e si sta trasformando la protezione civile?. La memoria storica del territorio come garanzia contro gli interessi speculativi e l’uso distorto della spesa pubblica.
c) gestione dei fiumi, sicurezza del territorio, attività economiche (agricoltura e turismo), insediamenti abitativi, infrastrutturazione e rinaturalizzazione del territorio: quali modelli sostenibili?
d) beni comuni, costruzione di reti e protagonismo dei cittadini: la partecipazione democratica come garanzia di interessi collettivi, di trasparenza e di efficienza.
Il seminario, in particolare, si rivolge a tutti i cittadini, i giovani, i volontari, le associazioni impegnati nel territorio e nella mobilitazione ed agli uomini ed alle donne impegnati nelle istituzioni chiamati nel loro lavoro a contribuire con le loro decisioni ad assumere le scelte.
I lavori del seminario, i contributi anche scritti (previsti gli interventi di alcuni esperti nazionali per ognuno dei focus e di portaori di esperienza sul territorio) ed il dibattito verranno registrati e pubblicati in un quaderno che, insieme alle proposte dell’assemblea del giorno 15 Luglio, verrà posto alla base di ulteriori approfondimenti ed iniziative.
Venerdì 15 Luglio 2011 ore 17-20 – Sala Parrocchiale Chiesa di Metaponto Borgo.
L’assemblea: per un progetto partecipato ed un contratto interregionale dei fiumi e delle acque per la sicurezza delle aree joniche taratine e materane
L’assemblea ha quattro finalità principali:
– verificare una prima proposta per la messa in sicurezza dei territori fluviali dell’area jonica materana e tarantina adottando un documento
– definire strumenti per perseguire gli obiettivi, in particolare trasformando il forum in un luogo permanente di lavoro, rete, proposta e mobilitazione
– adottare un’agenda di iniziative a cominciare dalla proposta di darsi in autunno un ulteriore momento di incontro in maniera più strutturata ed organizzata chiamando alla partecipazione le reti e realtà nazionali che su temi analoghi intervengono sul territorio nazionale
– collegare la vertenza per la difesa delle terre joniche alle altre vertenze e realtà associative e di partecipazione del territorio lucano e pugliese
L’assemblea si svolgerà attorno ad una proposta avanzata dal Comitato Terre Joniche e prevede la partecipazione di diverse realtà e soggetti dell’impegno territoriale.
Venerdì 15 Luglio 2011 ore 20,30 – Sala Parrocchiale Chiesa di Metaponto Borgo.
Incontro con le Regioni Basilicata e Puglia
Le decisioni e le proposte assunte nella sede assembleare verranno sottoposte alle Regioni Puglia e Basilicata, con il coinvolgimento delle due Province di Taranto e Matera per un primo confronto.
Le modalità saranno quelle di una Tavola Rotonda coordinata da un giornalista per un confronto fra il Comitato TerreJoniche e gli Assessori Regionali alle infrastrutture e protezione civile di Puglia e Basilicata con la partecipazione delle due province