Due regioni: Calabria e Basilicata. Cinque presidi della legalità, tre in Calabria e due in Basilicata, che diventeranno veri e propri punti di riferimento per offrire aiuto e assistenza a chi è vittima di usura o di racket. Un numero di telefono attivo 24 ore su 24 (393 8860940).
E’ questo Economie di libertà, il progetto promosso dalla Fondazione Nazionale ”Interesse Uomo” Onlus e finanziato dal Ministero dell’Interno nell’ambito del Programma Operativo ”Legalità”.
Il progetto è stato presentato con una conferenza stampa online.
L’obiettivo è aiutare chi inciampa nella trappola dell’usura; chi ha già sporto denuncia alle autorità competenti o chi lo farà grazie al supporto degli operatori del progetto. ”Le nostre azioni- spiegano i promotori- saranno proprio di accompagnamento alla denuncia, supporto e assistenza, consulenza e orientamento, per favorire il reinserimento nel circuito socio-economico. Promuoviamo attività di sostegno e promozione di forme di partenariato antiracket e antiusura per creare buone pratiche e una rete per il consumo critico.”.
Il progetto si sviluppa attraverso un fitta rete operativa di diversi soggetti: partner ufficiale è la Fondazione Antiusura San Matteo Apostolo (Cassano allo Ionio); l’Associazione Antiracket Falcone e Borsellino (Montescaglioso); l’organizzazione di volontariato San Benedetto Abate (Cetraro); l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno Rossella Casini (Limbadi).
”I nostri obiettivi sono di offrire a chi è vittima di racket e d’usura una nuova possibilità, un servizio per la soluzione di gravi problemi economici e finanziari, per i singoli cittadini e per le aziende, per sostenere relazioni sociali e familiari, a volte compromesse, per dare aiuto alle vittime e migliorare la qualità della loro vita e di quella dei loro familiari. Un evento drammatico si trasforma quasi sempre in un incubo non facilmente elaborabile, senza un adeguato sostegno e che può produrre la cronicizzazione dei disturbi post-traumatici, i cui effetti negativi sulla persona possono, a loro volta, produrre ulteriori drammi”.
”Economie di libertà- ha spiegato Don Marcello Cozzi presidente della Fondazione ‘Interesse Uomo” Onlus- si inserisce in un percorso che la ”Interesse Uomo” ha avviato da oltre un anno assieme ad altre Fondazioni antiusura del sud. Quello che sta venendo fuori è che in questo momento particolare, in tempi di pandemia, riscontriamo problemi amplificati ma preesistenti. Abbiamo bisogno di mettere in rete le nostre forze per affrontare un problema molto presente nei nostri territori, che è quello dell’usura e dell’estorsione. Non abbiamo avuto difficoltà nel momento in cui abbiamo realizzato questo progetto a individuare i territori d’azione e a mettere insieme la Basilicata e la Calabria, anche perché in tutti questi anni di operatività nel territorio nazionale abbiamo conosciuto tante storie di usura in Calabria e alcune di queste sono poi confluite nella grande operazione giudiziaria di ”Rinascita Scott”, che ci vede parte civile”.
Per Monsignor Francesco Savino, vescovo della diocesi di Cassano allo Ionio: ”L’insieme, la squadra e non l’autoreferenzialità malata di protagonismo, è vincente. Questo progetto mi piace molto perché vive una duplice sussidiarietà: quella circolare tra chi opera e crea rete e quella istituzionale con il supporto del Ministero dell’Interno. Una cultura che attraversa ormai un po’ tutte le geografie italiane ed europee è quella dell’individualismo, che sta generando scarti. Mi piace ricordare quello che diceva Oscar Romero: ”una Chiesa autenticamente povera, missionaria e pasquale, slegata da ogni potere temporale ed audacemente impegnata nella liberazione di tutto l’uomo e di tutti gli uomini”. Questo progetto vive nel segno della liberazione di tutte le donne e tutti gli uomini oppressi dagli strozzini. E la Chiesa non può più utilizzare un linguaggio politicamente corretto. Questo è un progetto bello, positivo, ambizioso, che osa, che sogna e che coglie il segno della contingenza storica”.
”Le mafie sanno adattarsi ai tempi e al mondo che cambia- ha detto Don Ennio Stamile, dell’organizzazione di volontariato San Benedetto Abate e dell’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno Rossella Casini- Sanno adattarsi soprattutto alle emergenze e le sanno sfruttare, rendendo anche molto arduo circoscrivere con precisione la tipologia di un reato. Ed anche per questo è difficile per molti denunciare. Per questo è necessaria l’istituzione di questi sportelli, di questi presidi di accompagnamento. Fondamentale è l’osservazione costante di questi fenomeni, con l’istituzione di centri di studio, come l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno “Rossella Casini” di Limbadi, che è stata anche scelta dalla Commissione Parlamentare Antimafia per attuare lo studio sulle infiltrazioni mafiose soprattutto in ambito sanitario”.
”La nostra associazione è nata nel 1994- ha spiegato Ambrogio Lippolis, presidente dell’Associazione Antiracket Falcone e Borsellino- a ridosso degli anni in cui Montescaglioso era afflitta da una terribile peste sociale e si aveva addirittura paura di uscire di casa. Ad un certo punto il coraggio di alcuni cittadini e commercianti ha portato alla denuncia e il paese ha finalmente riconquistato la sua forza. Chi è afflitto dal grande morbo dell’usura o del racket ne esce se accompagnato da chi lo aiuta ad uscirne con gli strumenti che la legge consente. E noi siamo qui per questo”.
Economie di libertà – chi gestisce i presidi di legalità
POTENZA: la Fondazione Antiusura “Interesse Uomo” Onlus si costituisce a Potenza nel 2002 ad opera del Ce.St.Ri.M. (Centro Studi e Ricerche sulle Realtà Meridionali), dell’Amministrazione provinciale di Potenza e dell’Anci di Basilicata. Dopo dieci anni di attività sul territorio della provincia di Potenza e con più di 1600 persone incontrate, dal 31 luglio 2012 la Fondazione ha modificato la propria natura divenendo “Fondazione di partecipazione”, estendendo l’operatività all’intero territorio nazionale e aprendo a nuovi soci nazionali e territoriali.
CASSANO ALLO IONIO: aderente alla Consulta Nazionale Antiusura, la Fondazione Antiusura “San Matteo Apostolo” è una associazione di volontari con sede in Cassano allo Ionio e capofila delle Fondazioni Antiusura della Regione Calabria, che si costituisce ufficialmente il 7 marzo 1996, secondo esplicita motivazione cristiana nell’ambito di una azione di promozione umana della Chiesa Cattolica Italiana e delle direttive della C.E.I.
CETRARO e LIMBADI: L’organizzazione di volontariato “Associazione San Bendetto Abate” è nata a Cetraro ed è attiva dal 2007 per iniziativa di Don Ennio Stamile, già parroco della Chiesa Madre di San Benedetto in Cetraro, attualmente referente regionale dell’associazione Libera in Calabria. Gestisce l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno “Rossella Casini” nasce dall’esigenza di creare un luogo formativo per offrire l’opportunità di approfondire il fenomeno delle mafie ed in particolare della ‘ndrangheta, sotto diversi aspetti.
MONTESCAGLIOSO: l’Associazione FAI Antiracket “Falcone-Borsellino” di Montescaglioso esiste dal 1994 e oltre alle consuete attività informative e di prevenzione dei fenomeni estorsivi realizzate attraverso incontri pubblici, attività di sportello, pubblicazione materiale informativo è impegnata da molti anni a promuovere una campagna educativa nelle scuole, realizzando in maniera costante un’attività di sensibilizzazione degli studenti per l’affermazione di una cultura della legalità come indispensabile argine ai fenomeni criminali e alla loro eliminazione.