“L’inattesa ma incoraggiante convergenza politica delle ultime settimane sulla Ferrandina-Matera è un segnale incoraggiante per arrivare allo sblocco definitivo di un’opera strategica per la mobilità regionale ed extraregionale”. Lo ha detto stamane il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, commentando le numerose prese di posizione dei parlamenti lucani di ogni schieramento politico sul collegamento ferroviario Ferrandina-Matera, “una convergenza da noi sollecitata e auspicata per conseguire l’obiettivo infrastrutturale, saranno poi i lucani a discernere i meriti”. “Dopo decenni di buio totale è arrivato il momento di accendere i riflettori sull’opera”, ha detto
il leader della Cisl, sottolineando che “l’opera non rappresenta soltanto la risposta alle ragionevoli attese della comunità materana di vedere la Città dei Sassi, capitale europea della cultura, nel novero delle città servite dalla rete ferroviaria nazionale, ma è soprattutto l’essenza politica del concetto di coesione regionale, un antidoto al concetto delle macroregioni, oltre che un intervento strategico per compensare la forza centrifuga che sta spolpando la
regione dal punto di vista economico e demografico con una forza
centripeta in grado di cucire le aree interne con le aree transfrontaliere”. “Il nostro auspicio – ha detto ancora Falotico – è che non prevalgano tentazioni egemoniche su chi ha fatto di più e meglio per riaprire un capitolo che sembrava ormai consegnato agli archivi e che si lavori con la massima unità per
fare in modo che alle mezze aperture del governo seguano impegni concreti e adeguate risorse finanziarie”. Per Falotico “con il completamento della Ferrandina-Matera la direttrice Taranto-Potenza-Salerno riassumerebbe i connotati di asse nevralgico intorno al quale riorganizzare anche la rete di trasporto secondaria al servizio delle aree interne della regione in una logica di
integrazione intermodale tra ferro e gomma e di coesione territoriale. I benefici sarebbe notevoli sia per la mobilità delle persone, sia per la mobilità delle merci, da e per la Basilicata”.
Lug 07
Bene, ringraziamo tutte le espressioni di forze sociali, degli imprenditori, degli Ordini professionali, dei Movimenti e Comitati civici e di quanti,anche nella loro individualità, in questa “corale” aggregazione “pro Ferrovia FFSS a Matera” sono confluiti a testimoniare l’assurdo ed insopportabile insulto di questa infrastruttura costruita ed inutile a beffa del nostro secolare isolamento. Non certo con la tempestività con cui è stata rimossa la “Concordia” davanti all’Isola del Giglio, ma.finalmente, oggi sembra di avere davanti un nuovo futuro per la nostra città, Matera e per i Materani e la possibilità concreta di dare, a tutta l’Italia che gravita sul Tirreno, di poter raggiungere Matera, Capitale Europea della Cultura 2019; dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ma non trascurando l’effetto calamita della stazione di Bologna anche per il Nord-Est d’Italia ed il Veneto.Auguri Matera!