Legambiente Matera in una nota contesta la scelta dell’Ente Parco della Murgia Materana e della Regione Basilicata di autorizzare le riprese del film !No time to die” consentendo un eccessivo carico antropico. Di seguito la nota integrale.
Legambiente Matera: “James Bond usa i soldi della regina per comprare tutto e tutti. Vendesi patrimonio”. Di seguito la nota integrale.
Nella primavera del 2019, il Parco della Murgia materana, ha vietato decisamente un’installazione del famoso artista Thomas Saraceno, finanziata dalla Fondazione Matera 2019 che avrebbe dovuto attraversare, con dei cavi in acciaio, il torrente Iesce, nella zona dello Iurio. Tale installazione presentava certo delle criticità perché, non solo, occorreva ancorare i cavi alle rocce, in un’area protetta della Murgia, ma soprattutto preoccupava l’impatto antropico, che i visitatori avrebbero determinato sulla zona. Oggi, invece, si assiste sgomenti e impotenti a quanto sta avvenendo a Murgecchia, riserva integrale, così come definito dal Piano del Parco. È ormai noto alle cronache mondiali che, nella nostra città, è approdato il milionario cast dell’ultimo film di James Bond. In particolare, in questa delicatissima area del Parco, da circa un mese, la produzione del film, autorizzata ovviamente dalla dirigenza del Parco, in chiara controtendenza rispetto a quanto stabilito per il progetto di Saraceno, sta consumando una sistematica violazione ambientale. Non solo, infatti, sono state realizzate delle scenografie mobili, riproducenti cappelle cimiteriali, che, per quanto reversibili, hanno già modificato l’equilibrio naturalistico originario ma il dato aberrante, che sta pesantemente deturpando l’habitat della zona, è la massiccia presenza di addetti ai lavori che, per completare le riprese, accedono in questa delicata area “protetta”, con mezzi di trasporto di grandi dimensioni e di vario genere. Questa violenza antropica inaccettabile, ha sicuramente distrutto il cotico erbaceo, costituito, inoltre, da delicate essenze floreali e arbustive. A questo, poi, va aggiunto anche il grave danno alla micro e macro fauna dell’area. Questo è un dato oggettivo e, quindi, risulta incomprensibile l’atteggiamento della direzione del Parco che sembra aver adottato due pesi e due misure.
Anna Longo, presidente del Circolo Legambiente di Matera, dichiara: “Questo scempio, che si sta perpetrando nel silenzio assordante della politica e delle associazioni culturali locali, ha ovviamente una giustificazione economica. Legambiente Matera non può certo avallare tale logica bipolare e nel denunciare con forza questo intervento inaccettabile, sente, inoltre, l’esigenza di coinvolgere, al più presto la città, in un dibattito pubblico che si interroghi sul futuro del nostro Patrimonio Storico, Artistico e Paesaggistico. Il destino dei Sassi è, da sempre, indissolubilmente legato a quello della Murgia e, quindi, occorrerà capire se la loro futura gestione dovrà fare i conti con il rispetto della natura e della storia o con mere esigenze economiche.
Nella fotogallery le riprese del film “No time to die” con James Bond