Riportiamo il contenuto della conferenza stampa convocata da Ottavio Frammartino, portavoce Policoro è Tua, sull’appalto del RadioGiornale che farebbe incassare al consorzio di Filippo Dagostino 240 mila euro.
La deliberazione 420 del 23 aprile 2013 “ bando di affidamento dei servizi Radiofonici “ presenta secondo noi dei profili evidenti di illegittimità. Intanto non si può appaltare un servizio di comunicazione senza che venga approvato il piano Editoriale 2013 così come è previsto dalla norma vigente , infatti la sopracitata delibera fa riferimento ad un piano già scaduto (piano editoriale 2012) , ma anche se per assurdo cio fosse possibile , il capitolato e la previsioni del bando sono in contradizione evidente con il piano editoriale 2012 , sostanzialmente prevedono ampliamenti di organico e strutturazioni editoriale non menzionate ne previste dal piano citato , oltre l’aumento considerevole di risorse che passano da 180 mila previsti per il servizio radiogiornale agli attuali 230 ma che in effetti puoi portano l’appalto da 140 spesi nel 2012 agli attuali 230 previsti per il 2013 , che in tempi di risparmio della spesa sono una somma ingiustificata. Inoltre la somma aggiuntiva di 90 mila euro vengono messi a disposizione dalle risorse destinate al POV della val D’agri , spesa non consentita dagli obbiettivi e dalle disposizioni normative che regolano il piano operativo citato.
Ma la “creatività” di questo bando non finiscono qui , il responsabile del procedimento del piano editoriale e il dott.re Antonio Fasanella ma il responsabile del procedimento dell’appalto , per decisione della giunta è il direttore dell’ufficio stampa dott.re Giovanni Rivelli. Tale incarico è del tutto illegittimo per due sostanziali motivi :
La norma prevede che tale incarico deve essere nominato un dipendente di ruolo , il dott.re Rivelli non solo non è un dipendente di ruolo , ma anche (così come riformulato dal’art-4 L.R. n°7/2001) avendo l’incarico di direttore è sottoposto a un regime giuridico speciale , tante e vero che se tale incarico viene conferito ad un giornalista dell’ufficio stampa in pianta organica , questo viene collocato in aspettativa. Inoltre, il requisito dell’appartenenza del RUP ai ruoli dell’amministrazione aggiudicatrice, è ribadito a chiare lettere dal dettato normativo e regolamentare, che trova pacifica conferma tanto nelle deliberazioni dell AVCP (deliberazione n° 59 del 27 luglio 2006; deliberazione n°24 del 23 Febbraio 2011) che nella giurisprudenza amministrativa (consiglio di stato Sez V 6 Luglio 2010). Così come è evidente l’illegittimità dell’incarico in quanto conferito con un atto della giunta, quindi dall’organo politico e non con determina dirigenziale , e dall’argano amministrativo così come prevede la legge, ma ormai in questo caso la legge diciamo che è un opzional , meno la rispetti più cogli l’obbiettivo.
Inoltre come abbiamo già denunciato con forza , L’unico partecipante alla gara , così come si è verificato negli anni passati e un conzorzio (CREL) il cui rappresentante legale è Filippo Dagostino un pluricondannato per reati che violano il requisito richiesto di non essere incorsi a nessuna pena ovvero sentenza di applicazione della pena ai sensi dell’art.444 c.p.p. per qualsiasi reato che incida sulla moralità professionale o per delitti professionali. Non sappiamo , (perchè la Regione ci ha impedito l’accesso agli atti )se il Dagostino abbia mai dichiarato così come prevede la norma all’atto dell’aggiudicazione precedente i reati da lui commessi, in tal caso non ci è noto su quale valutazione la Regione li ha eventualmente dichiarati non in contrasto con la norma vigente. Su questo aspetto abbiamo già inoltrato alla procura della repubblica di Potenza un esposto.
Comunque continueremo a chiedere a Vito De Filippo l’accesso agli atti , dovuto visto che siamo noi i cittadini a pagare un servizio , quello dell’informazione sempre con costi crescenti , così come denunciato anche dalla corte dei conti nella recente relazione. Infatti questo appalto che passa dai 74 mila euro del 2010 agli attuali 230 mila euro si devono aggiungere quelli di 750 mila euro di spesa per il personale dell’ufficio stampa e 1.200.000 di altre spese per la comunicazione , per un totale di due milioni di euro , tanto da farci dire che siamo una regione che abbondiamo in povertà, tumore ed informazione.
Non possiamo comunque non osservare , che l’appalto in questione è un affare tutto in salsa Santarcangiolese , il presidente del conzorzio e di Sant’arcangelo , il rappresentante della stazione appaltante e di Sant’Arcangelo , una giornalista fortunata assunta dal consorzio non solo è la figlia del presidente del CREL ma anche lei per pura coincidenza e di Sant’Arcangelo. Il Dagostino noto per il suo moralismo contro le varie assunzioni nei vari enti vere e presunte , tace quando si tratta della propria , della serie tengo famiglia. Consigliamo ai tanti precari giornalisti, che io chiamo i veri eroi di questa regione che con fatica e senza soldi fanno informazione , che se aspirano ad una assunzione, diventino cognati di un deputato che possa fare un’interrogazione in favore della Radio , questo potrebbe essere “potrebbe” un requisito per aspirare a un posto al sole…
De Filippo sia certo questa è solo una prima iniziativa che prendiamo su questa storia , la nostra battaglia va al di la di questo appalto è una battaglia per dare speranza ai tanti giovani che hanno l’amore e la passione per un lavoro difficile che è quello dell’informazione , asse portante di una democrazia ma per cui non hanno nessuna opportunità perche figli di nessuno , ma che vengono quotidianamente insultati e derisi da questo Pregiudicato come egli più volte e con orgoglio si definisce.
Ottavio Frammartino, Portavoce Policoro è Tua