Sala Levi gremita giovedì sera per il convegno promosso dall’associazione Olivetti per discutere del “caso di piazza della Visitazione a Matera. Domenico Calbi, presidente Associazione Culturale Adriano Olivetti, ha introdotto i lavori ricordato che l’associazione nasce per dare continuità agli “olivettiani” della città di Matera come Leonardo Sacco, Marcello Fabbri, Albino Sacco, Pietro Ricciardi. “Nel 1989 ho cominciato a collaborare con il giornale “Basilicata” diretto proprio da Leonardo Sacco e oggi siamo qui per avviare un dibattito con la città sul futuro di piazza Visitazione, secondo la tradizione razionalista partecipativa dell’urbanistica che risale agli anni ’50”. L’architetto Gigi Acito, che fa parte dell’associazione culturale Adriano Olivetti, ha descritto l’evoluzione di piazza Visitazione, ripercorrendo quasi cento anni di storia progettuale di quest’area: “Nel 1920 fu Vincenzo Corazza, il padre dell’ingegnere Piergiorgio (presente in sala – ndr) – a sostenere la realizzazione di un piazza che fosse il naturale completamento verso l’area di Macamarda. Nel 1940 Plasmati penso invece ad una ferrovia fuori dal centro cittadino e a un centro direzionale in quell’area. Nel 1956 con il piano regolatore di Piccinato si decideva di portare fuori la ferrovia, lasciando però un tratto interrato, in modo da concepire la prima metropolitana. Nel 1961-62 arriva il primo concorso per un piano particolareggiato di quest’area centrale, vinto da Baldoni e Corazza, ma che non è mai stato portato a compimento. Nel 1973 Piccinato conferma nel piano regolatore il centro direzionale e l’area di Macamarda. Due anni dopo partono i progetti per il Comune e il Tribunale di Matera, inaugurato nel 1982. L’anno prima Giovanni Paolo II attraversava a piedi quest’area in occasione della storica visita a Matera. Si arriva quindi al 1993 con il primo concorso di idee, mentre nel 2008 è il sindaco Buccico a riaprire il dibattito sul futuro dell’area con un altro concorso internazionale che premia il progetto dello spagnolo Lavador. Nel corso degli anni si sono susseguiti diversi progetti per l’area, a partire da quello del Municipio. Il primo fu realizzato da Aymonino-Panella e prevede la sala consiliare, gli uffici comunali ed un centro commerciale in via Aldo Moro. Un altro progetto prevede la sala consiliare sotto il Municipio, mai realizzata, un interramento di 200 metri di via Aldo Moro per raggiungere la rotatoria del Pino e un teatro.
Saverio Acito, sindaco all’epoca del Concorso del 1993 ha icordato che i concorsi di idee su quella che all’epoca si chiama piazza della Stazione sono la logica conseguenza della scelta approvata nel consiglio comunale del 17 ottobre 1988 quando io ero sindaco e De Ruggieri era consigliere comunale. Rispetto a piano particolareggiato di piazza Visitazione Saverio Acito avanza dubbi dopo la presentazione del piano della viabilità proposto dall’ingegnere Ciurnelli. Acito contesta la scelta di realizzare quattro corsie in via Aldo Moro e esprime perplessità sulla possibilità di realizzare un verde urbano in quest’area.
Nicola Buccico, sindaco all’epoca del Concorso internazionale a inviti del 2008, è categorico: “Le scelte non possono essere calate dall’alto ma hanno bisogno di partecipazione. Quando abbiamo candidato Matera a capitale europea della cultura abbiamo pensato anche a quest’area affinchè potesse unirsi alle viscere antiche per rappresentare un unicum che andasse oltre i Sassi”. Sul piano particolareggiato di piazza della Visitazione non ha dubbi: “le scelte devono essere politiche e non affidate ai dirigenti”.
Salvatore Adduce, sindaco all’epoca del PUM (Piano Urbano della Mobilità) è il più duro nei confronti dell’attuale primo cittadino: “Il problema di questa discussione nasce dal fatto che che non si è voluto tenere conto di un progetto già inserito nel dossier di Matera 2019. Noi abbiamo vinto proprio perchè nel dossier c’era una visione e non perchè come si vuol far credere siamo la città più bella del mondo. Non abbiamo vinto come a Miss Italia. L’incarico a Ciurnelli per la viabilità dell’area centrale a ridosso del Comune è stato dato quando non era ancora stato approvato il bilancio da questa Amministrazione e non era stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche che prevedesse questo tipo di intervento. Qualcuno ci può dire perchè non lo abbiamo approvato noi il progetto per piazza Visitazione. Semplicemente perchè, come abbiamo detto in campagna elettorale, era necessario un percorso di condivisione con la città su queste scelte”.
Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, ha sottolineato due concetti rispetto alle scelte contenute nel piano particolareggiato di piazza Visitazione: “No a cubature ed altro cemento armato, si ad un parco urbano. Per quanto riguarda invece il progetto del silos per un parcheggio a due piani al posto della Torraca quella è un’indicazione astratta e virtuale perchè prima si deve costruire la nuova scuola e poi si possono fare altre proposte per quest’area. Si contesta anche il terminal bus ma intanto voglio dire che abbiamo appaltato i lavori per il terminal bus delle Fal a Serra Rifusa mentre per quello di piazza Visitazione non c’è ancora una certezza”. In ogni caso, è doveroso sottolinearlo, il piano presentato da Ciurnelli prevede per piazza Visitazione solo un terminal bus per il trasporto degli alunni che arrivano dai centri della provincia di Matera. Sul blocco del traffico in via Lucana all’incrocio con via Ascanio Persio e Via don Minzoni per trasferire il flusso di veicoli su via Cappelluti il sindaco De Ruggieri ha ammesso che servirebbe la tangenziale per risolvere i problemi del traffico sarà poi assorbito da via Aldo Moro ma attualmente non sono ancora disponibili risorse. Un ragionamento è stato fatto con il Governo Renzi ma poi Renzi si è dimesso e se devo dirla tutta ci sono situazioni che devono transitare da altre condivisioni, in primis quella della Regione. Ecco perchè continuo a ribadire che se non siamo uniti non possiamo fare nessuna battaglia per la nostra città”.
Hanno offerto il proprio contributo al dibattito l’ingegnere Piergiorgio Corazza, l’ingegnere Vito Labarile, il segretario dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Matera Angelo Vozzi, l’ingegnere Giuseppe Maragno, l’architetto Mauro Saito, il dirigente scolastico della scuola media Torraca Marialuisa Sabino, il consigliere comunale di Matera Capitale Angelo Cotugno, il senatore Tito Di Maggio. Interventi molto critici che hanno puntato il dito contro un’Amministrazione, quella guidata dal sindaco De Ruggieri, che ha la responsabilità di traghettare la città di Matera verso un appuntamento unico e irripetibile, quello del 2019. Un appuntamento che Matera rischia di fallire se non farà le scelte giuste in tempi rapidi dopo aver trovato ovviamente le risorse per avviare i lavori richiesti sulle infrastrutture.
Michele Capolupo
La fotogallery del convegno su piazza Visitazione (foto www.SassiLive.it)