Da grande vuole fare il Carabiniere. E i presupposti ci sono tutti. Stiamo parlando del materano Andrea Salvatore, 21 anni, trasferito da 18 con i suoi genitori per motivi di lavoro a Roseto degli Abruzzi. La mamma, Francesca Martinelli è una musicista, il padre, Domenico Salvatore, è sottoufficiale dell’Arma dei Carabinieri. Andrea Salvatore evidentemente è stato contagiato fin da piccolo dai valori dell’Arma. Giovedì 2 luglio, proprio nel giorno in cui a Matera si celebra la patrona della città, la Madonna della Bruna, il materano Andrea Salvatore ha compiuto un altro gesto importante, che ha permesso di salvare una vita umana. Andrea, che lavora in un parco avventura a Pineto, aveva deciso di andare al mare con gli amici. Ad un certo punto Andrea mentre si trova su una panchina, nei pressi della stazione di Pineto, riesce ad ascoltare la telefonata di un signore che al telefono dichiara: “Al prossimo treno mi butto”. L’uomo ha 43 anni, è di Pescara, e ha deciso di farla finita. Andrea Salvatore intuisce che occorre fare subito qualcosa per scongiurare una tragedia e chiama subito i Carabinieri, che sono prontamente intervenuti.
“Il suo sguardo – ricorda Andrea – mi ha colpito più di tutto e mi ha indotto ad agire”. Ecco come è andata: “Quest’uomo si è seduto su una panchina dinanzi a me e ha ricevuto una telefonata nella quale minacciava che si sarebbe suicidato all’arrivo del treno. Le sue parole dure, decise e dai contenuti forti mi hanno colpito e ho intuito che si trattava di una persona in grosse difficoltà. Così, senza dire niente per paura di una sua reazione, l’ho seguito”:
Mentre seguiva l’uomo, Andrea Salvatore ha telefonato ai carabinieri chiedendo consiglio su come gestire la situazione. Alla stazione l’uomo non ha raggiunto la banchina, anche perché se l’avesse voluto fare ci sarebbe stato Andrea che glielo avrebbe impedito.
“Sono rimasto a distanza senza perderlo d’occhio e ho piantonato la porta d’ingresso alla banchina», continua, «per fortuna non sono passati treni in quel frangente, ma se il ragazzo avesse voluto raggiungere i binari lo avrei bloccato e anche se è più robusto di me ed eravamo soli avrei speso tutte le mie forze per salvargli la vita”.
L’uomo è scoppiato in un pianto liberatorio dopo l’arrivo dei Carabinieri e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. Lo sguardo tra il giovane materano e quel signore di Pescara è stato eloquente. Andrea Salvatore ha un senso della giustizia innato e si è già distinto per affermare i valori della legalità.
Cinque anni fa ha trovato casualmente gioielli per un valore di 3 mila euro e li ha consegnati alla Polizia Locale del Comune di Roseto ricevendo il “Premio alla legalità e al senso civico”.
Nel 2019 ha ricevuto il premio Vito Schifani dalla moglie di uno degli Agenti di Polizia che facevano la scorta a Giovanni Falcone in occasione della strage di Capaci del 23 maggio 1998.
Il prossimo 7 settembre Andrea Salvatore sarà premiato anche per questo nuovo episodio. Sarà uno dei sette giovani che riceverà a Rimini il premio della solidarietà, assegnato a ragazzi che si distinguono per gesti particolarmente importanti.
Michele Capolupo