L’anima del caro Agostino Tataranni, l’uomo del Bar Tripoli, quello che ha sempre portato il papillon nero sulla camicia bianca quale simbolo di eleganza e raffinatezza sale in cielo. Tataranni ha dedicato un vita al suo lavoro, deliziando il palato del cliente, dell’avventore del suo bar e invitandolo a gustare i sapori del suo gelato: cioccolato, stracciatella, crema, torroncino, cassata. Una tradizione portata avanti dal suo carissimo figlio Maurizio, che ha portato una ventata di gusti nuovi molto apprezzati dalla clientela.
Agostino è stato sempre l’icona dell’eleganza e del rispetto del cliente. Il suo bar resta un punto di riferimento della clientela materana che lo predilige per le sue produzioni: gelato, pasticceria o spumone, quello preparato con dovizia e maestria dal caro Agostino, che ha avuto al suo fianco il nipote Emanuele, un custode delle qualità organolettiche. Ne gioiva in prima persona soprattutto quando si dedicava alla preparazione dei gelati ed era pronto a raccoglierne il prodotto con il grande cucchiaio di legno che versava nei contenitori, per ciascun gusto, del banco frigo. E proprio questo lavoro quotidiano dedicato a preparare le sue leccornie straordinarie lo ha sempre gratificato. Ricordo quando consegnava il cucchiaino al suo cliente per far assaggiare il preparato e poi attendeva di sentirsi dire “Che buono!”. La gentilissima consorte ha condiviso con lui il laboratorio della delicatissima pasticceria dove i profumi dei cornetti e dei bigné e della altrettanto finissima rosticceria. Con la scomparsa di Agostino Tataranni si chiude una storia materana, un altro simbolo della produzione artigianale di qualità ma il bar Tripoli con il figlio Maurizio proseguirà la tradizione con un’attività che ha conquistato da oltre mezzo secolo la propria clientela. Il nostro pensiero va al caro “Agostino”: di lui ricorderemo l’eleganza e lo stile con il quale ha sempre svolto il suo lavoro.
Carlo Abbatino