Mario Venezia, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia riapre il dibattito sul viadotto di Calciano 2 con un’interrogazione inviata al presidente De Filippo. Di seguito la nota integrale.
Il viadotto Calciano 2 è un rebus o una trappola?
In un paese normale chiedere l’accesso agli atti, visionare i progetti, dovrebbe essere sinonimo di trasparenza e democrazia, ma in Basilicata questi concetti prendono una strana declinazione. Ho visionato i progetti relativi ai lavori effettuati dall’ANAS spa sotto la Basentana, all’altezza del viadotto Calciano 2, interessato due anni fa dal crollo di una pila. Nella relazione tecnica allegata vi sono alcune discordanze rispetto alla triste realtà del sito. In primo luogo non ho visto alcun calcolo né statico né idraulico, inerente la congruità della scelta tecnica di installare dei micropali valvolati volti a rendere più solide le pile esistenti; non ho trovato alcuno studio relativo all’alveo fluviale, tenuto in debito conto che il letto del fiume in quel tratto è stato stravolto; mi è stato addirittura riferito, da personale tecnico dipendente dell’azienda suddetta, che lo sprofondamento delle gabbionate era previsto. Com’è possibile prevedere uno sprofondamento e non includerlo nel progetto tra i pericoli preventivabili? Possono 40mila euro di lavori pubblici far parte di un danno preventivato ma non incluso nella relazione tecnica allegata? Presidente De Filippo, questo modus operandi è gravissimo e denota un’assoluta carenza di controllo da parte della Regione Basilicata che, fino a prova contraria, dovrebbe essere il soggetto maggiormente interessato alla realizzazione dell’opera. Nei progetti dell’ANAS, la gabbionata sprofondata nel dicembre 2012, ulteriormente ribassatasi nelle ultime settimane di 10 cm, era stata progettata con ben altra forma ed andamento, caratteristiche probabilmente modificate in corso d’opera. Durante le ultime piogge è stato altresì visibile lo stato di sollecitazione a cui sono attualmente esposte le pile 9 e 10, fenomeno allarmante alla luce del giudizio dato dall’ANAS nella relazione tecnica in oggetto, ove si attestano fenomeni di scalzamento della base delle pile del viadotto. Presidente De Filippo ricordo la sua espressione, di viva preoccupazione, quando le consegnai, nella seduta consiliare n.80 del 2012, le foto aventi ad oggetto la gabbionata sprofondata a Calciano: adesso Le chiedo di trasformare quella preoccupazione in sete di verità, perché urge capire cosa fare del viadotto Calciano 2, rendendo pubblici sia gli esiti delle indagini geognostiche sia ogni altro eventuale studio idrografico commissionato in merito. La Regione Basilicata ha i mezzi tecnici per dirci se lo scalzamento delle pile possa essere risolto dall’installazione di micropali valvolati ed iniezioni cementizie precedute da idrodemolizioni ( la tipologia d’intervento utilizzata sotto al viadotto in questione ). Presidente tuttavia il problema della salvaguardia dell’incolumità pubblica non riguarda solo la ss407 ma anche la rete di strade poderali presenti a ridosso del Basento, minacciate dalla forte erosione spondale esistente tra lo scalo di Calciano e quello dei Giardini di Grassano.
Presidente la Basentana, arteria importantissima della rete stradale regionale, è sicura in quel tratto? A Lei l’ardua sentenza.
Mario Venezia, Consigliere Regionale di Basilicata