Aggiornamento ore 16,30 su ricovero in ospedale del portavoce del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche, Gianni Fabbris.
Gianni Fabbris è ancora in ospedale per accertamenti. L’equipe medica ritiene sia necessario che egli rimanga per ulteriori esami clinici ma Fabbris ha fatto sapere che uscirà quanto prima e che poichè ancora le risposte tardano a giungere, continuerà lo sciopero della fame e stasera sarà presente all’assemblea pubblica che si terrà in prossimità del presidio a Marina di Ginosa, piazza Indipendenza.
Il cordinamento del comitato TJ comunica che alle ore 8.45 di sabato 3 dicembre 2011 il portavoce Gianni Fabbris in sciopero della fame da undici giorni è stato portato d’urgenza all’ospedale di Castellaneta. Dopo aver raggiunto parzialmente l’obiettivo con l’ordinanza relativa alla Regione Basiicata, il portavoce aveva deciso di continuare la protesta in attesa dell’ordinanza da parte del governo Monti relativa per ristorare cittadini e aziende della regione Puglia colpiti duramente dall’alluvione del primo marzo scorso.
Questa mattina dopo l’incontro del coordinamento del comitato TJ, il portavoce Gianni Fabbris ha accusato dei malori addominali. I dolori come da lui stesso comunciato andavano avanti da questa notte, per cui si è tenuto opportuno chiamare il 118.
Gli infermieri dopo aver controllato i valori hanno deciso, di portare Gianni Fabbris in ospedale per maggiori accertamenti.
La decisione di andare in ospedale non è stata semplice, dato che il nostro portavoce non aveva alcuna intenzione di lasciare il presidio ed è stata proprio l’insistenza degli opertori del 118 e dei membri del comitato a fargli cambiare idea.
Tanti sono già i messaggi di solidiarietà e di incoraggiamento da parte di cittadini e autorità che hanno immediatamente saputo dell’accaduto. Anche per questo motivo il coordinamento del comitato ha deciso di non smontare il presidio e di andare avanti.
Il novo portavoce del comitato da questo momento sarà Patrizia Bitetti.
Nulla cambia da questo momento, dato che le risposte ancora non ci sono da parte delle istituzioni e che le famiglie e le aziende colpite restano in condizione di disagio e in un territorio fortemente debilitato e a rischio.
In mattinata, prima di lasciare il presidio a causa dei dolori avvertiti in seguito allo sciopero della fame avviato undici giorni fa il portavoce di TerreJoniche Gianni Fabbris aveva inviato questo comunicato stampa.
All’alba di 9 mesi fa, vaste aree di Marina di Ginosa erano sommerse dall’acqua, animali morti, famiglie sfollate; arredi, mezzi, impianti e beni delle aziende portati via dall’acqua che avrebbe lasciato fango e, subito dopo, solitudine, devastazione e problemi economici. Per lunghi nove mesi ed ancora oggi.
Undicesimo giorno di sciopero della fame per Gianni Fabbris, portavoce del Comitato Terre Joniche nel Presidio di Marina di Ginosa per chiedere che venga emessa l’Ordinanza di Protezione Civile dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dovuta ai cittadini marinesi colpiti ed a tutta la comunità Jonica. Questa notte ha accusato forti dolori addominali.
L’assemblea di ieri sera tenuta a Marina di Ginosa in Piazza Indipendenza davanti alla tenda del Presidio del Comitato TerreJoniche, ha preso atto della situazione. Importanti segnali arrivano dalla politica e dalle istituzioni cui avevamo rivolto un appello a recuperare i ritardi di questi nove mesi e di dare risposte. Il Comitato ringrazia i parlamentari tarantini Ludovico Vico, Pasquale Nessa e Carmelo Patarino per le iniziative congiunte che stanno assumendo ed in particolare del documento inviato al Presidente Monti. Importante è stata, poi, la dichiarazione alla stampa del Presidente della Regione Puglia che ha dato conto dei passaggi che nella giornata di ieri Nichi Vendola ha tenuto nei rapporti con il Governo Nazionale per facilitare la soluzione; la notizia diffusa ieri sera a confermare le informazioni diverse che arrivavano in giornata è stata salutata come un importante segnale dal Comitato che aveva sollecitato con una lettera proprio il Presidente della Regione Puglia a “scendere in campo con forza e determinazione”.
In assemblea, Gianni Fabbris ha ribadito: “L’ordinanza, che è solo il primo dei passi dovuti, si può fare subito anche a costo zero per il Governo nazionale e senza alzare necessariamente le tasse. La Regione dica esplicitamente al Governo Nazionale che si può procedere anche solo con le risorse già messe a disposizione dalla Regione Puglia in attesa che il Governo stesso le integri successivamente se non le ha immediatamente libere”.
Ad ogni modo, il Comitato, visto che al momento non ci sono risposte ha preso atto della decisione del Portavoce, Gianni Fabbris, di andare avanti con il suo sciopero della fame fino a quando si passi dagli annunci e dalle petizioni alle risposte ed agli impegni.