Pittella: “Spesi bene tutti i fondi investiti in cultura e formazione. Questo investimento consentirà ai nostri giovani di studiare in ambienti confortevoli e sicuri”.
“Condivido – ha detto il presidente della Giunta regionale Marcello Pittella – la scelta fatta a suo tempo di utilizzare una parte delle risorse rinvenienti dalle royalty petrolifere per adeguare un’importante struttura scolastica posta al servizio del territorio della Val d’Agri”.
“Tutti i fondi – ha aggiunto il presidente – ordinari e non, investiti in cultura e formazione sono soldi spesi bene. Tanto più se, come in questo caso, l’investimento in nuove infrastrutture consentirà ai nostri giovani di studiare in ambienti confortevoli e sicuri”.
Un milione e ottocento mila euro che l’amministrazione comunale ha voluto investire per creare un unico plesso scolastico in grado di offrire servizi efficienti agli studenti e contenere i costi mediante un adeguato impianto ad energia solare.
Un investimento importante che ha trovato compimento grazie ai circa 850 mila euro provenienti dalle premialità assegnate dal Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra al Comune di Montemurro e dall’edilizia scolastica.
Nuove aule, spazi più capienti, un nuovo refettorio e una nuova palestra che gli studenti possono raggiungere senza dover uscire dall’istituto come accadeva in passato. Queste solo alcune delle migliorie che sono state apportate al plesso che, fino a qualche anno fa, ospitava solo le scuole elementari e non era in grado di assicurare servizi adeguati.
Un tema quello dell’edilizia scolastica che il Programma Operativo Val d’Agri ha, fin dal principio, ritenuto fondamentale sia per la riqualificazione dei centri urbani sia per l’elevazione della qualità della vita. Come previsto dall’accordo di programma, infatti, la misura C.3 è interamente dedicata all’adeguamento delle scuole esistenti con un finanziamento complessivo di 6 milioni di euro e 60 interventi programmati nei comuni ricadenti nel P.O Val d’Agri.
Numerose azioni volte non solo all’adeguamento delle strutture scolastiche ma anche al potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e all’evoluzione dei servizi nell’ottica di migliorare e sostenere il sistema dell’istruzione regionale.