A Montalbano Jonico, alla presenza del capo di gabinetto della Prefettura di Matera, Giuseppe Pastore, del Questore Eliseo Nicolì, del colonnello Roberto Lerario, comandante provinciale dei Carabinieri, dei rappresentanti dei comuni di Potenza e Matera, oltre che di tanti sindaci lucani e del presidente Anci Basilicata, Andrea Bernardo, della locale sezione dell’associazione Nazionale Bersaglieri, di don Basilio Gavazzeni, presidente della Fondazione Antiusura “Mons. Cavalla”, del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Matera, Ferdinando Izzo, è stato intitolato ad Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica, nel Salernitano, il belvedere di via da Vinci.
“Una decisione, quella di intitolare il belvedere a Vassallo – ha spiegato Marrese -, assunta anche per tramandare alle future generazioni i valori fondanti della sua azione politico-amministrativa con l’auspicio che tutto questo possa contribuire ad unire, evitando le divisioni.
Vogliamo così rafforzare anche quel senso di comunità unita, capace di mettere in pratica con nobiltà d’animo l’accoglienza e la cooperazione perseguendo sempre il bene comune.
Restituiamo, quindi, alla nostra comunità un luogo dell’anima come simbolo sul quale fare germogliare il senso di appartenenza e di rispetto per la legge.
Da oggi – ha concluso Marrese – Angelo Vassallo è uno di noi!”
Nel corso della serata è stato rimarcato da più parti il ruolo svolto dai sindaci e l’azione di strenua difesa dell’ambiente, del territorio e della legalità, portata avanti da Vassallo. Un’azione che, come è noto, ha portato al sacrificio estremo della vita per mano della criminalità organizzata, che lo ha ucciso nel 2010.
Di seguito l’intervento di Opera Luce-Frascella srl che ha curato il progetto illuminotecnico del belvedere “Angelo Vassallo” a Montalbano Jonico.
Superato il centro storico di Montalbano Jonico, si raggiunge l’imbocco del sentiero Appiett’ U Mulin. Quest’area prende il nome da un antico mulino, trasformato nel dopoguerra nella centrale idroelettrica del paese ed è il punto di partenza di una storica mulattiera utilizzata quotidianamente fin agli anni ’50 dai contadini, per raggiungere i “giardini” situati lungo il fiume Agri.
Quest’area dal pregevole potenziale panoramico è stata recentemente oggetto di interventi di valorizzazione fortemente voluti dal Sindaco di Montalbano nonché presidente della Provincia di Matera, Avv. Piero Marrese e da tutta la giunta comunale.
I lavori saranno presentati alla comunità durante l’inaugurazione del 18 agosto 2022 alle ore 19.00.
La volontà espressa è stata quella di consegnare alla cittadinanza e ai numerosi visitatori uno spazio verde dal quale poter ammirare lo straordinario scenario dei calanchi; un luogo aggregativo dove coltivare relazioni e condividere la storia naturalistica del territorio.
Il progetto illuminotecnico curato da Opera Luce – Frascella srl è stato strutturato in sinergia con il direttore dei lavori, del sindaco e della sua giunta.
Il primo passo è stato quello di condividere la storia e la conoscenza di questo affaccio magico sui calanchi e dalle esigenze emerse sulla destinazione d’uso di questa piazza.
E’ così che si è scelto di optare per una soluzione illuminotecnica che garantisse una sicurezza sulla fruizione dell’area verde anche nelle ore notturne rispettando però il valore panoramico e naturalistico dell’affaccio.
Piccoli paletti dal design minimalista delineano l’area della piazza con discrezione, l’ottica asimmetrica, rivolta verso il cuore del giardino, consente di annullare l’inquinamento luminoso, evita abbagliamenti molesti e consente di apprezzare il territorio nella maniera più rispettosa delle sue peculiarità geologiche, di flora e fauna.
All’ingresso della piazza si è intervenuti posizionando un palo alto tre metri coordinato con l’estetica dei bollard che ha la funzione di abituare l’occhio del fruitore alla transizione luminosa dal paese alla piazza, in questo modo gli organi di senso verranno gradualmente educati alla penombra potendo così poi apprezzare il paesaggio frontestante anche al chiarore della luna.
L’area verde Appiett’ U Mulin apre il sentiero che conduce al fondo valle dell’Agri, il percorso è descritto su una targa posizionata all’ingresso della piazza che abbiamo curato nell’illuminazione integrando un sistema led lineare che supporterà la lettura del pannello informativo.
I lavori così descritti sono stati realizzati grazie all’intervento qualificato della ditta Grezzi Antonio di Montalbano.
La grande attenzione verso questo progetto del comune di Montalbano Jonico è per noi di rilevante importanza per la valorizzazione del territorio, un piccolo contributo per rendere omaggio ad un paesaggio unico e suggestivo che Carlo Levi amava definire così:
“La luna riempiva il cielo e pareva si versasse sulla terra. Su una terra remota come la luna, bianca in quella luce silenziosa, senza una pianta né un filo d’erba, tormentata dalle acque di sempre, scavata, rigata, bucata. Le argille precipitavano verso l’Agri, in coni, grotte, anfratti, piagge, variegate bizzarramente dalla luce e dall’ombra, e noi cercavamo, senza parlare, la nostra via in quel labirinto, lavorato dai secoli e dai terremoti. Su quel paesaggio spettrale mi pareva di volare, senza peso, come un uccello”.
Inaugurato il belvedere “Angelo Vassallo” a Montalbano Jonico, intervento Tauro (Montalbano-La città che vogliamo)
Bene ha fatto la passata l’assemblea comunale nel 2016 ad approvare alla unanimità la delibera, su proposta dell’allora consigliere comunale di minoranza, Leonardo Giordano, dell’intitolazione di un suggestivo angolo del nostro paese: l’affaccio sulla val d’Agri, con i suoi struggenti calanchi, al martire della legalità, Angelo Vassallo, eroe pescatore e sindaco di Pollica, massacrato dalla camorra nel 2010, per resistere alle sue azioni criminose.
Ieri sera la cerimonia ufficiale dello scoprimento della targa che ne ricordi per sempre il martire campano.
Uomini coraggiosi da additare alle generazioni attuali e a quelle future, esempi di coerenza e legalità, contro criminalità organizzate e non.
Il gruppo di minoranza “Montalbano -La Città che Vogliamo” volutamente ha inteso non partecipare a tali celebrazioni, solamente fisicamente, perché moralmente ed idealmente, eravamo lì col cuore e con la mente e con la preghiera.
Perché ancora una volta l’amministrazione comunale in carica, che è la stessa di quella passata, non è nuova a questi sgarbi istituzionali nei confronti della opposizione in consiglio.
Solamente un invito a partecipare alla cerimonia, troppo poco per rendere onore e rispetto ad un eroe dei nostri tempi.
Viceversa, a tale evento andava richiesta la massima partecipazione dell’intero consiglio comunale, che nella sua organicità rappresenta pur sempre l’intera comunità montalbanese.
Così come alquanto strano appare la cerimonia di intitolazione a sei anni dal momento della delibera stessa.
Forse l’eccessiva l’autoreferenzialità dei “nostri” porta a produrre effetti tesi a far passare volutamente nell’oblio gli autori primi della nobile e meritoria iniziativa, non della loro parte politica?
Domanda alquanto legittima,visto il procedere di una amministrazione che non tollera a che gli altri possano essere propositivi, per la dannata paura forse di cedere parte del consenso di cui si fanno gloria ad ogni pi è sospinto.
Il gruppo di minoranza non sarà mai disponibile a svolgere ruoli di belle statuine, e comunque minori rispetto a quanto deciso dalla volontà popolare.
Né ora, né mai!
Inaugurato il belvedere “Angelo Vassallo” a Montalbano Jonico, intervento Ugl Matera
“Bellissima idea intitolare il ‘Belvedere’ dei calanchi di Montalbano Jonico a Angelo Vassallo, ex sindaco di Pollica, comune del Salernitano: simbolo di amministratore inflessibile nel rispetto dei valori popolari del popolo, dal popolo e per il popolo. Ottima iniziativa sulla quale decisione è stata fortemente voluta dal sindaco della città di Lomonaco, Avv. Piero Marrese”.
È il commento dell’Ugl di Matera dove, “sia politico, sia sindacalista o semplice cittadino deve vivere nella consapevolezza che sicurezza e legalità sono due valori imprescindibili che vanno tutelati e che sono la vera spinta verso una società civile che vede coinvolgere tutti i paesi, da nord a sud d’Italia. L’Ugl – dice Pino Giordano a termine dell’inaugurazione a Montalbano Jonico del belvedere ‘Angelo Vassallo’ che ha visto oltre che dell’Ugl Matera anche la presenza delle massime autorità militari della provincia, della prefettura, dei rappresentanti dei comuni di Potenza e Matera, di tanti sindaci lucani, della locale sezione dell’associazione Nazionale Bersaglieri, di don Basilio Gavazzeni, presidente della Fondazione Antiusura Mons. Cavalla – è stata sempre a sostegno della solidarietà, schierata contro ogni forma di criminalità, impegnata nella diffusione della legalità, con la radicata consapevolezza dei diritti e doveri, applicati non solo al mondo del lavoro. Vassallo, va ricordato, venne assassinato dalla Camorra il 5 settembre del 2010 in circostanze ancora in parte non chiarite nonostante le indagini non siano ancora concluse, per tanto necessita tenere viva la memoria e tramandarla alle future generazioni mantenendo sempre al centro la cultura della legalità, che per creare una nuova comunità, un nuovo intendere la politica e il Paese. Vassallo, – ha proseguito Giordano – amava profondamente la sua terra, è stato un grande ambientalista, un visionario capace di trasformare i suoi sogni in realtà, ma innanzitutto un uomo coraggioso. L’Italia ha bisogno di tante persone con le sue qualità di per dare forza e speranza ai territori e per affrontare le sfide difficili che ha davanti. L’assenza di risposte per questo omicidio che è una sconfitta per la credibilità dello Stato e nella battaglia per la legalità dove, il sindaco pescatore, com’era soprannominato, è stato e resta un esempio per chi amministra la vita pubblica e per chi difende il lavoro e affronta secondo le regole i temi dell’ambiente, del diritto all’occupazione e della legalità, come ha fatto lui. Oggi in sua memoria a Montalbano Jonico il belvedere viene inaugurato con il suo nome speranzosi che quella ferita sempre aperta si accenni a richiudersi: si crea un luogo simbolo, un presidio di legalità, sicurezza e di valorizzazione del territorio e soprattutto – conclude Giordano – per tramandare alle future generazioni i valori fondanti della sua azione politico-amministrativa con l’auspicio che tutto questo possa contribuire a far rinascere il sentimento di solidarietà e impegno sociale per contrastare ogni forma di illegalità. Perseguendo sempre il bene comune restituendo alle nostre comunità, come per Montalbano, i simboli sul quale fare germogliare il rispetto per la legge che appartiene a tutti”.