Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dall’Amministrazione comunale di Pisticci in cui si illustrano i danni provocati dall’incendio che ha colpito una larga parte del territorio pisticcese.
Catastrofe immane per Pisticci
Un incendio che ha avuto origine nei pressi della Basentana si è propagato, in un vasto fronte che ha interessato gran parte del territorio pisticcese intorno all’abitato, prima la zona della Galleria San Rocco, poi la zona del Casale, San Leonardo, Caporotondo fino al fiume Cavone sull’atro versante. Mentre erano in corso le operazioni di spegnimento, con l’ausilio di un cospicuo dispiego di mezzi, in concomitanza con l’insorgenza di forti folate di vento intorno alle 19.00 di domenica, la situazione si è aggravata ed il fronte delle fiamme ha assunto dimensioni senza precedenti per il nostro territorio provocando danni anche a qualche edificio periferico a Pisticci.
Va comunque precisato che, un incendio nello stesso areale si era sviluppato già nella serata di venerdì e non è detto che non ci sia un collegamento con quello divampato nel pomeriggio di ieri, dove possibili residui di materiali vegetali, ancora ardenti presenti nel sottobosco, abbiano innescato il successivo rogo.
Le operazioni di spegnimento sono proseguite per l’intera giornata di lunedì, durante la quale sono state sgomberate alcune abitazione nelle campagne a scopo precauzionale. In serata la situazione sembrava sotto controllo quando, ancora il vento, ha alimentato diversi focolai in diversi punti dell’ampio fronte delle fiamme. L’incendio è stato domato definitivamente nella giornata di martedì 28 agosto.
Sono intervenuti, il Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile Regionale, volontari della Protezione Civile, i Carabinieri, La Polizia di Stato, la Polizia Municipale, il servizio antincendi della Provincia, il Consorzio di Bonifica, i dipendenti del Comune, diverse autorità. L’unità di crisi coordinata dall’ingegner Lisanti dei Vigili del Fuoco si è insediata presso la sede dei carabinieri di Pisticci.
Non esiste ancora una stima degli ingenti danni provocati dal fuoco alle zone boschive, alle aziende agricole, a privati cittadini; un quadro più puntuale lo si avrà nei prossimi giorni.
Per un primo esame e per chiedere il riconoscimento, alla Regione Basilicata, dello stato di emergenza e di calamità naturale, nella giornata di martedì 28 agosto si è riunita la Giunta Municipale.
Dopo questo tragico evento, il panorama del nostro territorio muta radicalmente ed è quasi completamente vanificata l’opera di rimboschimento realizzata circa cinquant’anni fa. I danni avrebbero potuto assumere dimensioni ancora più catastrifiche senza l’opera tempestiva di tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente per domare le fiamme. A tutte quelle persone va il ringraziamento dell’intera Amministrazione Comunale.
Incendio Pisticci, senatore Digilio (FLI): Il Governo riferisca.
“Per l’incendio di Pisticci non basta il riconoscimento dello stato d’emergenza che viene richiesto dall’Amministrazione Comunale. Il Governo risponda in aula al Senato o in Commissione Ambiente ricostruendo quanto è accaduto, quali azioni di intervento sono state attuate con il coinvolgimento del Dipartimento Protezione Civile e cosa intende fare soprattutto per rafforzare la prevenzione”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio, coordinatore regionale di Fli, che ha annunciato la richiesta al Ministro Clini e al responsabile del Dipartimento Protezione Civile Gabrieli di un “chiarimento dovuto alle comunità di Pisticci e del Metapontino, dell’intera regione, oltre ad una stima precisa dei danni”. “Non si tratta di mettere in discussione l’intensa, senza risparmio di energie, attività nello spegnimento delle fiamme da parte di tutti gli enti ed organismi e l’impegno di tantissimi volontari quanto piuttosto – aggiunge Digilio – verificare se e cosa non ha funzionato nel rapporto tra sistema di Protezione civile regionale e nazionale. Anche la Regione credo debba interrogarsi per capire cosa non ha funzionato del Piano regionale antincendi che pure sulla carta avrebbe dovuto garantire altri risultati. L’alto numero di incendi e le vastissime superficie boscate distrutte in questa stagione estiva – sostiene il senatore di Fli – non possono essere messi in relazione solo con la particolare condizione climatica e quindi le alte temperature”. Gli attuali strumenti di prevenzione e contrasto sono evidentemente insufficienti, in particolare, per quanto buono sia l’impianto e i criteri ispiratori, la Legge-quadro sugli incendi boschivi non soddisfa le esigenze di efficace deterrenza rispetto agli incendi dolosi a scopo edificatorio. Per questo – continua – proporrò una pdl che rafforzi, inasprendolo, il divieto di costruire nelle aree interessate da incendi, elevandolo a 99 anni, più la revoca delle concessioni già accordate. Occorre inoltre attivare un attento monitoraggio sulle aree interessate da incendi negli anni precedenti, per conoscere – conclude Digilio – l’attuale stato delle zone colpite».
Tortorelli (presidente CCIAA) su incendi nel Materano
“Il continuo verificarsi di incendi in Basilicata e,in particolare, a ridosso delle località turistiche mette in serio percolo gli sforzi di operatori, imprese ed enti locali che hanno investito e credono nella valorizzazione delle risorse locali e nei ritorni economici e occupazionali dei rispettivi territori”. E´ il commento del presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, che ha espresso preoccupazione sui danni e sui disagi procurati da incendi di diversa proporzione, gli ultimi dei quali devastanti a Pisticci e Bosco Lucignano di Matera, in località a ridosso delle marine e nei boschi dell´interno, meta di presenze di visitatori. ” Va apprezzato -ha detto il presidente Tortorelli – lo sforzo che Enti, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco e volontari profondono per arginare un fenomeno, quello degli incendi dolosi, che sembra non conoscere sosta. In alcuni casi gli autori di tali insani gesti sono stati scoperti. Occorre, pur nella limitatezza delle risorse, intensificare sforzi, vigilanza e misure, che possano favorire una più efficace vigilanza e manutenzione del territorio. Ma si dovrebbe pensare anche una gestione produttiva dei boschi, da intendere come risorsa per il territorio, sul piano colturale e turistico, che assicurerebbero la tutela dei luoghi così da diventare risorsa importante per far crescere il mercato delle vacanze e non vanificare gli sforzi di quanti investono per muovere un settore importante della nostra economia”.
si piange per il disastro, ma si continua a non far nulla per prevenire gli incendi!!!!