Incidenti mortali sulla Potenza-Melfi, Cgil: indaghi la Procura. Di seguito la nota integrale inviata dal segretario regionale Angelo Summa.
Di fronte all’ennesima morte sulla strada, all’ennesimo evitabile sacrifico di vite umane non si può rimanere ancora inerti. L’oggettiva pericolosità della Potenza-Melfi non è una circostanza ineluttabile, si tratta di un tratto stradale che va messo in sicurezza e ci sono gli strumenti per farlo.
Occorre prima di tutto riclassificare la Potenza Candela trasformandola in raccordo autostradale così da poter garantire una viabilità degna e adeguata al traffico veicolare che interessa quel tratto di strada. In assenza di un intervento di questa portata continueremo ad assistere e a contare vittime, senza contare la viabilità della zona industriale di Melfi, quotidianamente percorsa da migliaia di lavoratori cui viene negato il diritto a recarsi in sicurezza sui propri luoghi di lavoro.
Una cosa è la fatalità, altra cosa è la totale assenza delle condizioni minime affinché determinati accadimenti non si verifichino. La realtà è che ai cittadini lucani viene negato un effettivo diritto alla mobilità e ad una mobilità in sicurezza.
Si proceda con immediatezza ad interventi di adeguamento e messa in sicurezza, ma si individuino anche le responsabilità aprendo un’inchiesta presso la Procura verificando il rispetto dei livelli di sicurezza, la qualità del manto stradale, l’adeguatezza dei guardrail e tutto quanto sia utile a porre fine a questa strage umana sulle strade lucane.