Batteri fecali nell’acqua a Ferrandina, Pomarico e Miglionico, incontro in Regione.
La carica di spore batteriche riscontrata nei giorni scorsi nei serbatoi non è da considerarsi particolarmente rilevante
Le ultime analisi effettuate sui campioni di acqua potabile nei Comuni di Ferrandina, Pomarico e Miglionico indicano che la situazione è sotto controllo e che ci si sta avviando verso una fase di normalità. Tuttavia, in un’ottica di ulteriore prudenza e per meglio tutelare della salute dei cittadini, pur comprendendo le difficoltà legate alla mancata distribuzione di acqua potabile, è necessario completare le verifiche in atto e assicurare l’assoluta certezza dei risultati sin qui raggiunti.
E’ quanto emerso in Regione nel corso di un incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri: l’assessore alle politiche della persona Flavia Franconi, il direttore Sanitario dell’ASM Matera Andrea Sacco, il direttore di Acquedotto Lucano Enrico Gerardo Marotta, il dirigente Arpab Mario Cuccarese, il direttore del Siam dell’Asm Antonio Martemucci,
il Sindaco di Miglionico Angelo Buono, il sindaco di Pomarico Francesco Mancini e l’assessore all’ambiente del Comune di Ferrandina Angelo Marzano.
Nel corso dell’incontro è inoltre emerso che nel pomeriggio di oggi saranno eseguiti ulteriori prelievi che, presumibilmente, in meno di 48 ore, consentiranno di avere un quadro più chiaro del processo di normalizzazione in atto.
Dai dati già in possesso degli organismi competenti , è possibile tuttavia affermare che la carica di spore batteriche (Clostridium) la cui presenza è stata riscontrata nei giorni scorsi nei serbatoi dei tre Comuni interessati non è da considerarsi particolarmente rilevante, come peraltro confermato anche dall’assenza, ad oggi, di qualunque segnalazione di ordine sanitario alle autorità competenti.
Il Clostriudim è un germe normalmente presente nell’ambiente in cui viviamo e non dà luogo generalmente a manifestazioni patologiche.
Nell’escludere collegamenti con altre vicende al centro della cronaca di questi giorni (acqua di strato della Val D’Agri con tracce di radioattività naturale), si precisa che al momento rimangono in vigore i provvedimenti presi dai sindaci su indicazione dell’Asm relativamente al divieto di utilizzo dell’acqua per scopo potabile, mentre è consentito utilizzare lavatrici ed altre apparecchiature per la pulizia della casa.
Rassicurazioni infine sono venute da Acquedotto Lucano sull’acqua distribuita da autobotti e a mezzo di sacche sigillate.
Rispetto ai batteri fecali riscontrati nell’acqua con successiva decisione di sospendere l’erogazione idrica dall’inizio della settimana nei comuni di Ferrandina, Miglionico e Pomarico, Giuseppe Pellegrino, segretario Pd del circolo di Pomarico e Il direttivo di Alternativa Comunitaria in una nota congiunta chiedono che Acquedotto Lucano si assuma le responsabilità del disservizio e che la magistratura indaghi. Di seguito la nota integrale.
Lunedì 24 novembre 2014 alle ore 14 circa arriva al Comune di Pomarico una nota pec da parte di Acquedotto Lucano. Al annunciava, burocraticamente, che nelle case di cittadini insieme all’acqua arriva altro, al punto da chiedere al Sindaco di adottare provvedimenti urgenti. Noi dirigenti di Pd e Alternativa Comunitaria, i due gruppi politici che reggono la maggioranza politica a Pomarico, abbiamo vissuto lo sgomento e l’agitazione che la missiva aveva provocato; sia al cittadino comune, sia all’Amministrazione comunale.
Immediatamente il Comune si attivava per informare i cittadini a non utilizzare l’acqua per fini alimentari, per pulizia personale, ecc. A loro tutela. Per la salvaguardia della salute pubblica.
Ma le notizie recuperate da Ferrandina, si scopre che da oltre una settimana si era a conoscenza del grave inquinamento che avevano interessato le condotte idriche prima del Comune di Ferrandina e poi quelle di Pomarico e Miglionico.
Invano quindi, immediatamente, gli Amministratori comunali hanno cercato di contattare i responsabili di Al. Al fine di porre loro una serie di interrogativi: come informare correttamente la cittadinanza, quali informazioni precise e chiare erano in possesso; ma per Al era stato sufficiente inviare la nota ufficiale al Comune, invece che contattare il sindaco e verificare anche, visto tra l’altro che è stato commesso un altro errore stavolta di superficialità e leggerezza, se insieme alla comunicazione pec fosse arrivato in fax: era stato inviato a un numero sbagliato!
Il giorno 24 però non è stato possibile avere risposte su nulla. Nonostante fosse il momento dell’ordinanza sindacale coi vari divieti di utilizzo dell’acqua pubblica. Cosa avrebbero potuto fare gli ignari cittadini per sopperire alla mancanza di acqua, tenuto conto che anche i serbatoi probabilmente erano ormai inquinati? Come dovevano comportarsi i nostri panificatori per garantire la fornitura di pane il giorno dopo, senza disponibilità di acqua? Da quanto tempo si era a conoscenza dell’inquinamento? Come mai non è scattato subito un servizio di pronto intervento, magari interessando la protezione civile per l’immediato approvvigionamento di acqua alle persone sole, anziani, malati, insomma a quella fascia di cittadini non autosufficiente? Tutte domande inevase.
Con la Protezione Civile diventata la grande assente nel momente del bisogno.
Dopo due giorni Al ha cominciato a rispondere a qualche interrogativo. Intanto Al chieda scusa alle collettività di Ferrandina, Pomarico e Miglionico per il disagio provocato grazie alla sua incapacità di gestire un problema serio e di cui era a conoscenza da molto tempo.
Al deve assumersi la responsabilità di quanto accaduto e la magistratura farebbe bene ad intervenire per capire cosa realmente sia accaduto e quali i reali rischi alla salute dei nostri cittadini.
Questo è solo l’inizio di una battaglia che la popolazione deve portare avanti per pretendere servizi pubblici trasparentii, efficienti ed efficaci, per i cui obiettivi al referendum la popolazione volle la gestione pubblica e non privata.
Giuseppe Pellegrino, segretario Pd del circolo di Pomarico
Il direttivo di Alternativa Comunitaria