Enzo di pede, portavoce del Comitato Sassi ha deciso di rendere pubblica una mail inviata alla sua posta elettronica. “Quelle che vi sto inviando, non sono le foto curiose pubblicate sul giornalino delle barzellette; sono la testimonianza della cattiva gestionedel traffico non ben regolamentato. Rappresentano la situazione (tragicomica) in cui mi sono trovato 10 giorni addietro, percorrendovia Casalnuovo in direzione Sassi. Non avendo alternativa (semaforo rosso imbocco via B. Buozzi, via Casalnuovo in direzione Provincia chiusa al traffico, macchine dietro accodate), ho proseguito per via Bruno Buozzi, rischiando e sperando di non essere incorso in qualche infrazione (ZTL). Sarebbe opportuno, data la situazione incresciosa di via Casalnuovo, rivedere la regolamentazione del traffico (ZTL) in attesa che si normalizzi lo stato dei luoghi. Saluti”.
P.S.: le foto non raffigurano una periferia sperduta, ma uno dei due ingressi dei Sassi di Matera, Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco.
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Sul blocco in Via Casalnuovo si registra la nota del COnsigliere Comunale di Forza Italia Adriano Pedicini.
Le festività pasquali avviano la stagione turistica e Matera si presenta con una immagine drammaticamente penalizzante, il suo principale accesso chiuso, sbarrato da transenne e blocchi di cemento e di seguito, tutta una serie di immagini che attengono al decoro della città, certamente non al meglio. In funzione di tutto ciò si fa anche pagare una imposta sul turismo, chi soggiorna è costretto a pagare una odiosa gabella, efficace contraddizione con quello che la città offre. A due anni dalla sua entrata in vigore ci si chiede a cosa sia servita questa tassa che penalizza l’intero sistema turistico della città e il suo territorio. Qualcuno deve spiegarci, come questi contributi lasciati da turisti italiani e stranieri hanno migliorato l’offerta turistica, l’arredo urbano o i servizi, oppure come sia stato promosso e organizzato il territorio. Credo che quanto ricavato dalla gabella turistica abbia alimentato il solito calderone dello sperpero e sciupio istituzionale. Quel che invece si avverte è una città che fa pagare una tassa e che ha in più l’insopportabile concetto del colpire uno dei pochi, se non l’unico settore che ancora riesce ad esprimere numeri in positivo; una risorsa unica non avvertita dalla politica che rimane nella più totale indifferenza; che non riesce a mettere in campo progetti e programmi; che non offre alcun servizio alle economie locali; in grado di non saper cercare misure idonee a rivitalizzare il settore. Quel che si osserva è un turismo improvvisato, lasciato agli umori, fantasie e buon senso degli operatori, perfettamente scollegati da qualunque piattaforma programmatica di competenti azioni amministrative. Si delega questa importante risorsa a braccia e menti assolutamente arrangiate e clientelari prive di professionalità, l’unica cosa richiesta è semplicemente l’allineamento politico. Il risultato è che la più importante risorsa della città è nella mani di inesperti e l’amministrazione comunale naviga senza timone. Lo sfacelo parte dall’ufficio Sassi, ridimensionato in una stanza, oggi conta un paio di tecnici oberati di lavoro e murati negli uffici quali sterili burocrati. Gli antichi rioni sono senza controllo, regna l’anarchia ovunque, parcheggi, commercio, igiene, lavori pubblici abbandonati e vandalizzati, è sotto gli occhi di tutti quel che accade, nulla ha in se il contenuto della sufficienza, anche le cose banali diventano un problema irrisolvibile. Quel che macroscopicamente sporge è il principale accesso ai Sassi, chiuso senza percepire i motivi di questa persistente situazione. “Sono incazzato, , siamo costretti a chiudere uno dei principali accessi ai Sassi” così il 25 gennaio si esprimeva il sindaco di Matera e prometteva che il periodo di chiusura sarebbe durato giorni, che la questione sarebbe stata risolta ad ore. Nessuno ci credeva allora, tutti erano consci della colossale menzogna tanto che oggi, all’inizio della stagione turistica, nessuno se ne avverte che ci troviamo di fronte al più imponente inganno. Interamente errata la politica turistica che viene dal governo di città, l’insipienza più totale con l’aggravante di non aver pensato ed organizzato per tempo, Pasqua è giunta, arriverà anche l’estate e nulla cambierà. Oggi la città candidata appare spenta e con la schiena chinata, stretta nelle mani di un gruppo di malinconici dilettanti, attori e protagonisti di quella scenografia fatta di squallide transenne che sbarrano la strada a via Casalnuovo, dove ancora riecheggiano le parole di Adduce: “In tempi veloci si dovrà procedere a mettere in sicurezza l’edificio. Non possiamo aspettare. Entro qualche ora, qualche giorno al massimo”.
Adriano Pedicini , consigliere comunale Forza Italia
non preoccuparti Enzo, a Pasqua resusciteranno i Sassi
E’ UNA CONTINUA VIA CRUCIS
egregio consigliere, mi congratulo per le sue parole, ma è luogo comune che i consiglieri comunali non sono per niente presi in considerazione da quel ” gruppo di malinconici dilettanti”. Pinocchio è una verginella in confronto alla menzogna ed alla arroganza che regna in questa Città. Lei probabilmente ha votato l’ o.d.g. di indirizzo per investire in opere elencate e quindi individuate 200 mila euri trasferiti dalla Regione grazie all’allora Assessore regionale materano alle infrastrutture. Non è successo niente e quei denari sono finiti nei meandri dell’ufficio sassi LL..PP. (cementificazioni etc..). Nessuno di voi ha detto qualcosa? E’ anche questa presa per i fondelli? Ora per via Casalnuovo il sindaco ci dice che è la burocrazia. a noi ci risulta che si è incartato in questa storia sono solo beghe condominiali. ci dicono che vogliono fare un ponte (un altro ponte come vico commercio, per far accedere i pedoni) altro che avrebbe risolto in pochi giorni. siamo stanchi di subire. ieri con la pioggia è andato, per l’ennesima volta, in tilt il semaforo della stretta di casalnuovo. il casino.
ho dimenticato un “piccolo” particolare all’incrocio via casalnuovo/via ridola c’è l’altra barricata, dove hanno lasciato un passaggio, sicuramente involontario, lì passano invalidi e passeggini. questo passaggio è sempre ostruito da autovetture parcheggiate. dalle piccole cose si nota la Kultura. a buon intenditore poche parole