L’Assessore al Patrimonio ed Edilizia Privata del Comune di Matera Giovanni Scarola interviene sulla vicenda “Intercity 707 Roma-Taranto” e scrive al senatore lucano del PD Salvatore Margiotta. Di seguito la nota integrale.
Caro Salvatore, salva la stima e la mia amicizia per te ed apprezzato il tuo sforzo parlamentare, lo stesso non mi basta.
E’ inutile ritornare ad interrogare il Ministro per ottenere come risposta “interventi migliorativi di natura tecnica dedicati al superamento della problematica”. Ma che vuol dire? E’ un’offesa alla nostra dignità di cittadini. In realtà stiamo assistendo alla destrutturazione di una asse ferroviario che non è solo Roma – Potenza ma Roma – Taranto e quindi Roma -Matera su Ferrandina scalo e poi il Metapontino.
Indignarsi per le 4 ore della tratta Roma Potenza che diventano puntualmente 6 significa morire se per Matera e il Metapontino aumentano a 7 e 9 ore.
E’ chiaro che dopo l’illusione degli anni 90, in cui anche la Basilicata fu omaggiata di un rosso Pendolino, la mancanza di investimenti strutturali sulla stessa rete ne hanno poi impedito il transito. La stessa rete è oramai obsoleta anche per il transito di un Intercity. Questa è la realtà al di là di ogni “superamento della problematica”, parole che possono dire tanto ma per noi lucani significano nulla.
L’ostinazione con cui si continua a non inserire nelle delibere Cipe un finanziamento di ammodernamento di un asse ferroviario di collegamento AV Roma Taranto che, assieme ai timidi segnali sulla Pista Mattei, possano rendere attrattive e quindi produttive le sole due Province della Basilicata può essere solo interpretata come un messaggio di richiesta di rendere le armi a noi cittadini lucani.
Come nel web chi non è connesso è oggi fuori dalla rete così noi lucani di Potenza e Matera non siamo più connessi alle programmazioni delle infrastrutture nazionali.
Ho già avuto modo di scrivere mesi fa che occorre risalire fino a Salerno per poter oggi usufruire di un treno frecciarossa ad alta velocità e per ogni direzione. Dagli anni ’20 ad oggi la civiltà si è allontanata di altri 50 km a nord dalla Basilicata: da Eboli è arretrata a Salerno, nell’arco di vita della nostra generazione.
Pretendere il prolungamento dell’AV da Salerno a Taranto e chiedere una sosta a Potenza ed una nel Materano (Ferrandina o Metaponto che sia) non costituisce uno scandalo. Immaginare che da Roma si raggiunga Salerno in due ore, Potenza in 2,5 ore e Matera (Ferrandina) in 3 ore è la giusta linea per costruire un futuro alla Basilicata e cementare le due province. Non possiamo più accontentarci di un intercity “vintage” degli anni ’80 appena riverniciato che si trasforma in un “locale” lucano appena abbondonata la Campania e che arriva a destinazione a giorni alterni meteo permettendo.
In un altro tempo della politica chi ci ha rappresentato non si è accontentato di una manutenzione della s.s. 7 che da Potenza si inerpicava a Vaglio e Tricarico per poi ridiscendere verso lo ionio con un’unica carreggiata stradale ma ha realizzato la Basentana quando in Italia le strade di trasformavano in autostrade.
Sono comunque sicuro che il tuo ulteriore impegno unito alla forza che sapremo dare al nostro prossimo Governatore produrrà i collegamenti attesi.
Assessore al Patrimonio ed Edilizia Privata Ing. Giovanni Scarola
BRA: Braccia Rubate all’Agricoltura ed è ovviamente assessore al Comune di Matera.
Con molta probabilità , mi sembra sia ingegnere, anche laureato ad UNIBAS.
Il quadro sarebbe completo. Il nostro è riuscito a capire che la TAV arriva fino a Salerno, altro al momento non c’è. Neppure la dorsale adriatica sarà servita, pare, da un servizio ferroviario adeguato ai tempi. Premesso tutto questo che ti scopre il nostro? Ammoderniamo la linea che c’è , il materiale rotabile sarebbe l’ultima cosa, superiamo la galleria delle Armi con il suo triste ricordo fatto di oltre 500 morti e di tutta la tratta che va Balvano a Tito-Scalo, roba da ingegneri che hanno progettato e realizzato il tronco morto già quando era in costruzione: Ferrandina – Matera. E’ difficile per il nostro pensare che Salerno si possa raggiungere con qualche navetta in coincidenza della partenza dei treni veloci come già accade per gli utenti potentini?
Facciamo una colletta e compriamo un collo allo “Scarola”, è antiestetico vedere una testa attaccata sulle spalle.
Egr sig. Abiusi
Non è mio costume replicare perché credo che ognuno possa esprimere, in un dibattito sereno e pacato, le proprie opinioni. Anzi, quando questo avviene nel clima citato, la sintesi delle soluzioni arriva in un tempo minore.
Dialogare in politica significa possedere la maturità di poter vedere al di la degli asti e degli odi personali ed andare sul problema. Ed il suo odio so che non è diretto a me.
Le confermo che sono ingegnere e posso assicurarle che nell’epoca in cui mi sono laureato UNIBAS (l’Università della Basilicata) ancora era in embrione. Ma io non disprezzo, come Lei fa, un’Istituzione della nostra Basilicata fortemente voluta da noi Lucani e strappata con i denti dai nostri rappresentanti Istituzionali dell’epoca. Probabilmente i suoi figli hanno anche la fortuna di beneficiare di un reddito familiare che Le permette di mandarli a formarsi all’estero. Molti di noi no.
Ma non è questo il punto.
Qui si parla di una rete ferroviaria esistente che , se adeguata ai nuovi standards, permetterebbe realmente di avere un collegamento in “tempi civili” con Roma e la fascia tirrenica. Si chiede l’AV ma se ci adeguano la rete, riducono le fermate (1 a Potenza e 1 a Ferrandina) il risultano è ottenuto. La navetta, Le assicuro, oltre che onerosa e a carico degli enti locali, non può assicurare un servizio orario. (prova ne è la fine della navetta Metapontino –Palese). In aggiunta ho voluto ricordare a chi fa le battaglie su Roma che il problema non è la linea Roma Potenza perché la stessa prosegue per il Materano che merita la stessa attenzione.
E lasci stare i “morti sul campo” che meritano rispetto e non devono utilizzati per gli asti personali come Lei fa. La sicurezza sui luoghi di lavoro e nei cantieri edili, grazie alle nuove norme e all’impegno di chi giornalmente vi è impegnato (Ispettorati, Asl, coordinatori, ecc), ha fatto passi da gigante. Basta leggere le statistiche, se si vuole.
In ultimo Le chiedo di immaginare un’utopia: Matera abitata da 60.000 Pio Abiusi.
Ogni giorno 60.000 pii comunicati ognuno contro l’altro.
Si riprenda la lsua ucidità per affrontare un dibattito sereno , avulso da battaglie personali contro qualcuno,perché ognuno di noi, assieme, può far tanto per la nostra realtà.
la galleria delle armi:Nella galleria delle Armi, a causa dell’eccessiva umidità, le ruote cominciarono a slittare: Per la perdita dell’aderenza il treno perse velocità fino a rimanere bloccato, senza riuscire ad uscire dalla galleria. La galleria è situata tra le stazioni di Balvano e di Bella-Muro Lucano, e si estende per 1.692 metri con una pendenza media del 12,8‰ (0,73° di inclinazione) e punte del 13‰. Il treno si fermò a 800 metri dall’ingresso, con i soli due ultimi vagoni fuori…………………….Il bilancio della tragedia è ancora oggi impossibile da accertare e oggetto di controversie: quello ufficiale parlava di 501 passeggeri, 8 militari e di 7 ferrovieri morti, ma, alcune ipotesi arrivano a considerarne oltre 600. Molte vittime tra i passeggeri non vennero riconosciute. Furono tutti allineati sulla banchina della stazione di Balvano e poi sepolti senza funerali nel cimitero del paesino, in quattro fosse comuni.
Fortunatamente non si muore più ma i treni spesso si fermano ed in alcuni casi giungono a Potenza anche il giorno successivo. La rete ferroviaria è quella che è ed andrebbe rifatta con costi spropositati rispetto al valore della tratta : Battipaglia- Metaponto. E’ possibile uscirsene solo con una trasporto su gomma adeguato ai nostri volumi di traffico passeggeri scarsi perchè scarsa è la popolazione e tenuto conto che l’A3- alla buon ora e per quello che ci riguarda è ammodernata e seri interventi manutentivi sono stati fatti sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano, il resto- la 407- è una fumata di sigaretta. Circa la navetta: Metaponto- Palese non conosco il volume di traffico certo si scontra con le ridotte disponibilità finanziarie della P.A. per il TPL .Risorse che, comunque, si possono recuperare razionalizzando per es. il costo del contratto di servizio che la Regione ha in essere con le FAL ma quello non si tocca per interessi convergenti PD-PDL. Per quanto riguarda la navetta Matera- Bari Palese se c’è ancora o almeno il servizio non subì interruzioni non fu certo per l’amministrazione comunale di Matera e le cito il titolo di un intervento che contribuì a ripristinare la situazione iniziale: Inseguendo l’Eurostar l’assessore Gentile perde l’autobus ed eravamo al 13 Gennaio 2011, con questa amministrazione cioè.
C’è da perdere la calma sapendo che: La cera si consuma e la processione non cammina e, credo, che tutto questo non capiti casualmente. Chi ha responsabilità pubbliche pagate, tra laltro, dal contribuente deve essere capace di fare sintesi. Beh! su Unibas la riflessione è rinviata ad altro momento altrimenti facciamo ingorgo
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Tra pio e scarola nn saprei chi scegliere da buttare dalla torre… Per nn sbagliare … Tutti e due