L’ufficio stampa di International balloons festival comunica che a causa del maltempo e stando a quanto riferitoci da alcuni esponenti dell’areonautica fino a martedì non è possibile vedere Mongolfiere volare sopra Matera e i Sassi. Il tour stampa previsto per questo weekend, è rinviato a data da destinarsi. A partire da lunedì 25 marzo inizierà la fiera dei mercatini organizzata dall’associazione I Vicinati del Gusto. Le Mongolfiere dovrebbero iniziare a farsi vedere a partire da mercoledì 27 marzo, ma si attende ancora una conferma.
Si parte con la convention sulla Light Mobility
Pronti, si parte … anzi, si vola ! Le mongolfiere nel cielo dei Sassi sono la novità che attrae e anticipa i flussi della stagione turistica, tradizionalmente attesi a Pasqua.
La prima edizione del Festival Internazionale delle Mongolfiere, annunciata dal 18 di marzo fino al primo aprile prossimo, un periodo che i promotori potrebbero protrarre fino al 7 aprile, per le condizioni meteo che finora hanno impedito i voli. C’è dunque qualcosa di nuovo, anzi di antico, da ammirare dall’alto, nel suggestivo paesaggio culturale della storia dell’uomo che caratterizza la millenaria vicenda umana del Sito.
Intanto, sul sipario del Festival, dal 18 marzo è in scena la Convention Light Mobility. Un appuntamento che, a terra, annuncia buone pratiche a terra di mobilità turistica dolce e leggera, sul richiamo eco-sostenibile delle mongolfiere in volo. Così si vuole introdurre nella mobilità turistica della Città dei Sassi orientamenti e pratiche innovative per introdurre nella mobilità turistica ruote a basso impatto ambientale, come navette e calessini turistici per giri panoramici alimentati a energia elettrica, biciclette e risciò a pedalata assistita, altre soluzioni per incoraggiare l’accessibilità aperta “a tutti”, specie al potenziale target turistico dei disabili e a tutti quei soggetti con bisogni speciali che vanno più “lenti” e con il gusto dello “slow”.
Su questi richiami all’eco-sostenibilità e all’accessibilità per tutti, in una Città che persegue la sfida ambiziosa della candidatura a Capitale della Cultura Europea per il 2019, si conia il claim del Festival, per il Sito più “light” e “slow” dei Siti UNESCO.
Da quella che negli anni Cinquanta fu dichiarata la “vergogna nazionale”, Matera dal 1993 è il primo Sito del Sud iscritto nel patrimonio mondiale dell’umanità. Il Festival delle mongolfiere ambisce a caratterizzarsi come nuovo “attrattore” turistico in una Città che vuole riscattarsi dall’oblio ultracinquantennale e dal marchio umiliante , contrassegnato dall’esodo biblico della sua popolazione negli anni Cinquanta. Dal cronico abbandono e a solo vent’anni dal riconoscimento Unesco, oggi i Sassi sono in gran parte recuperati e rivitalizzati e “finalmente volano” per farsi apprezzare dal più vasto pubblico turistico nazionale ed internazionale.
L’evento, promosso con una campagna stampa di risonanza nazionale, si prefigge di contribuire al turismo dell’emozione, aperto a tutti, ai turisti sensibili alle qualità e ai valori ambientali. Nel calendario delle manifestazioni sia in volo che a terra, la memorabile e sensoriale scoperta di un centro antico, new entry nel panorama competitivo dei centri storici meritevoli di più ampia percezione e in grado di restituire particolare soddisfazione turistica.
La Convention Light Mobility propone nel Sito UNESCO della Città dei Sassi un “patto” per un’azione locale condivisa e partecipata d’innovativa governance urbana orientata ai valori light dello sviluppo sostenibile. Nella manifestazione d’apertura, tenuta dal 18 al 21, al cine Comunale e alla Mediateca, per un confronto volto a promuovere una “buona-pratica di eco-mobilità urbana e di accessibilità turistica”. In Light Mobility è emersa l’idea di candidare una iniziativa nella prossima scadenza del programma comunitario “LIFE PLUS”. La proposta sarà diretta a promuovere nel Sito azioni innovative per la governance locale delle qualità ambientali di mobilità turistica eco-sostenibile. Una Convention condotta in un workshop, senza pretesa di ampia platea pubblica, che ha raccolto autorevoli voci.
Ad aprire la Convention il rappresentante dell’organismo promotore del Festival e il Presidente della Fondazione Zetema. Per Fabrizio Zampagni “l’evento scenografico delle mongolfiere vuol rappresentare la metafora di un territorio che vuol valorizzare il carattere identitario delle proprie antiche origini. Il volo nel cielo dei Sassi, come esperienza emozionale all’insegna della leggerezza. E nello spirare lento del vento volano le mongolfiere, ma si muovono anche buone pratiche eco-sostenibile. Con l’evento s’intende richiamare a Matera una presenza aggiuntiva di flussi turistici perché scoprano il sorprendente e inusuale paesaggio ambientale e antropologico del Sito UNESCO, ecosostenibile e perciò ‘light’, accogliente perché ‘slow’, aperto a tutti – anziani, disabili, qualsiasi altro soggetto espressione di bisogni speciali”.
Per l’Avv. Raffaello De Ruggeri, Presidente della Fondazione Zetema, che si propone tra i soggetti patrocinanti l’evento, “Il punto di forza della Città è la storia endogena e millenaria che le sta dietro le spalle. Le potenzialità del Sito sono tali per fronteggiare il confronto anche con i centri storici più noti e affermati. Se ulteriormente sapremo allargare la consapevolezza locale sul valore delle risorse saremo in grado di decollare e promuovere il riconoscimento e la notorietà che la Città merita. In questo periodo di forte crisi, la Fondazione intende incoraggiare iniziative per far volare i Sassi, auspicando che si aggiungano sostegni e contributi. Occorre innovare la socialità e ciò richiede investimenti. Alla Città si richiede un salto di qualità, soprattutto nei servizi urbani e sui livelli di sensibilità della popolazione locale, in rapporto al valore delle risorse non pienamente utilizzate nelle potenzialità esistenti, testimoniate nel corso di novemila anni di storia dell’uomo. Il tutto per dare a questo luogo la giusta valorizzazione, nel rispetto e nella visibilità che merita”.
Per l’ingegner Marco Bresci, coordinatore scientifico di Light Mobility, i valori dello sviluppo sostenibile e la centralità che assume il tema della mobilità a basso impatto ambientale possono rappresentare la continuità attualissima alla lezione antica dei Sassi. “Collaboro da diversi anni con l’Automobil Club e mi occupo, fin dalla prima edizione, della rassegna Eco Mobility promossa dall’ACI, a Pistoia. Con il tempo ci si è resi conto che è necessario fare un uso intelligente dei veicoli, a cominciare dal mezzo privato. Questo vale, tanto più, per la mobilità dei flussi turistici in siti storici come Matera. Nella Convention sono intervenuto sui valori nell’azione locale e sulle funzioni di regolazione pubblica che l’amministrazione locale ha il compito di garantire, governando aspetti quali la fluidità, l’accessibilità, la sicurezza e, soprattutto, i risvolti critici che riguardano la questione ambientale e il risparmio energetico. Una città unica come Matera, ha buone carte da giocare nella sfida competitiva. Ha da far valer ingegnose pratiche tradizionali che provengono dall’umile e saggia millenaria storia della sua vicenda umana che seppe adattarsi e sfruttare con armonia le risorse naturali e ambientali del contesto rupestre. C’è allora da riprendere e attualizzare in senso innovativo pratiche antichissime, di esemplare attualità, da rilanciare su pratiche di mobilità eco-sostenibile rispondenti ai bisogni attuali. Anche a terra, come in cielo con le mongolfiere, occorre adottare soluzioni a basso impatto ambientale. Con una crisi economica sempre più acuta siamo tutti chiamati a cambiare atteggiamento e regime di mobilità, per ridurre gli sprechi. Negli spostamenti emerge una tendenza progressiva a utilizzare i quadricicli”.
Mobilità dolce e turismo accessibile sui Sassi di Matera
Pareri e opinioni di Ezio Lanfranconi, Eugenia Monzeglio, Alessandro Ferri e Marco Foti
Ezio Lanfranconi (Geologo, esperto in eco-sostenibilità): “Matera è pronta per essere in un futuro prossimo eco-sostenibile, ma è pronta a metà. La storia di questa città denota una tendenza al bello, ma vi sono dei fattori abbastanza critici sui quali bisognerebbe lavorare. Da quello che conosco, sono in atto dei lavori per migliorare la mobilità, ma ci vuole parecchia attenzione, molto garbo e molta umiltà. Vi sono tutta una serie di provvedimenti di tipo architettonico e urbanistico che dovrebbero essere affrontati per portare alla città di Matera un miglioramento. Una mobilità garantita da veicoli elettrici, un’energia elettrica che dovrebbe essere fornita autonomamente e non come avviene per buona parte dell’energia globale nostrana che proviene da un combustibile fossile che non fa altro che provocare inquinamento e danni”.
Il Presidente dell’Istituto Italiano per il Turismo per Tutti di Torino, architetto Prof.ssa Eugenia Monzeglio, dice: “Ho pensato a qualcosa per potenziare il livello di fluidità dei Sassi. Accessibilità a tutte le persone, prescindendo dalle abilità di cui sono espressione” – e aggiunge – “l’idea “Sassi per Tutti” nasce con l’intento di aprire la fruibilità a tutta una serie di esperienze che un tempo erano precluse alle persone con disabilità. La Città dei Sassi è lì che accoglie con cuore e braccia aperte, purchè, con senso di responsabilità, se introducano quei piccoli, modesti e sostenibili interventi, a carattere non invasivo, non distruttivo. I Sassi attendono che qualcuno metta in atto, anche a titolo sperimentale e con spirito pioneristico, soluzioni utili a facilitare la mobilità per l’accoglienza di qualsiasi tipo di persona”.
Da Bruxelles lo scrittore e filosofo Matteo Bonazzi, affezionato alla Città per averla frequentata a più riprese, nella qualità di esperto in sviluppo sostenibile e governance ‘glocale’ dell’ambiente ha portato un contributo di stimolanti sollecitazioni per valorizzare un turismo di esperienza ed emozione, con particolare richiamo alla gastronomia del territorio come canale sensoriale d’integrazione dell’ospite, e soffermandosi sulla potenza della rete internet per la circolazione e la sinergia d’idee innovative utili alla Città.
Alessandro Ferri ITSTRADE di Roma, ha focalizzato lo stato dell’arte di progetti e strategie per innovare la mobilità turistica, applicati nel caso della Capitale, spiegandoci nei dettagli cosa sia l’ITS ovvero l’Intelligent Transport System: “L’acronimo ITS (Intelligent Transport Systems) indica quel vasto complesso di attività noto comunemente, in Italia, come “telematica del traffico” o applicazioni telematiche nei trasporti. Abbiamo descritto le fasi principali dello sviluppo degli ITS, dalle origini alle applicazioni più comuni nei centri urbani. Sono poi state illustrate le attività comunitarie e nazionali tese alla graduale normativa nel settore e il percorso di definizione della Direttiva 2010/40 EU (la “Direttiva ITS”) e del definitivo DPR di recepimento, la cui emanazione è attesa entro aprile 2013. Questo settore, in continua espansione, ruota attorno alla promozione del sistema dei trasporti secondo la logica di sviluppo delle infrastrutture immateriali o virtuali (sensori, sistemi di controllo, servizi informativi, gestionali etc.), per rendere più fluide ed efficienti le infrastrutture materiali o fisiche. Particolare attenzione è stata rivolta, in relazione ai contenuti del convegno, alla descrizione di soluzioni ITS idonee agli impieghi in aree urbane complesse, con particolare riferimento ai centri storici e ai contesti critici quali le Città d’Arte”.
Per Marco Foti, del progetto denominato “TASMAC”, Touristic Accesibility SMART Attractive Cities, iniziativa della Regione Marche, nell’ambito del programma europeo LIFE PLUS, “Il Progetto TASMAC è un’azione innovativa e sperimentale volta a introdurre l’accessibilità in aree turisticamente attrattive e seppur di piccole dimensioni, con flussi significativamente rilevanti. Quattro i Comuni marchigiani coinvolti, Albisola Superiore, Recanati. Il progetto offre a turisti e residenti una migliore accessibilità, con l’adozione di sistemi atti a eliminare il traffico ‘parassita’. Il che significa, ad esempio, nuovi sistemi d’info-mobilità, nuove opportunità di parcheggio etc. Il progetto ha prodotto risultati lusinghieri, comprovati da indagini svolte sia in fase iniziale che finale. Se prima per trovare un parcheggio s’impiegavano quindici minuti, a progetto compiuto i minuti si sono ridotti a dodici”.
Nessun problema, tanto di ballons in giro ce ne sono già tanti, uno in più, uno in meno che differenza fa!
A me si sono rotti i ballons
era prevedibile…..l’organizzazione lasciava qualche dubbio!!