Al Governatore pugliese Emiliano che alimenta in queste ore la “guerra dell’acqua” (Pertusillo) è il caso di ricordare che la Regione Puglia deve ancora pagare 55 milioni di euro per l’utilizzo dell’acqua dei nostri invasi da destinare principalmente alla tutela di sorgenti ed invasi. E’ quanto afferma Pietro Sanchirico, coordinatore regionale per la Basilicata di Italia Unica. Anche se è indiscutibile l’esigenza di fare chiarezza, una volta per tutte, sui fenomeni di inquinamento del Pertusillo, più volte registrati con la moria di pesci, rilanciando l’impegno innanzitutto dell’Arpab (ben venga la cooperazione dell’Arpa pugliese) – aggiunge – a me pare piuttosto pretestuosa la posizione del Governatore pugliese. Proprio come il comportamento di Emiliano sul referendum anti-trivelle. Per chi come me ha a cuore il bene del nostro territorio, già ampiamente “trivellato” e in proposito non ha più nulla da dimostrare per impegno ed iniziativa su questo tema, non risulta in alcun modo difficile spiegare le ragioni della mia contrarietà al referendum del 17 aprile prossimo. Intanto è inutile nasconderlo: come testimonia la bassa affluenza degli elettori in altre consultazioni referendarie recenti, ci sono difficoltà certe per il raggiungimento del quorum. Alla fine risulterà un referendum inutile (non valido) con uno spreco di 300 milioni di euro. Ritengo perciò che Emiliano come gli altri Governatori delle Regioni del Sud quasi tutti del Pd e comunque espressione del centrosinistra piuttosto che tacitare la propria coscienza di puri ambientalisti, devono fare ben altro, perché questa operazione del referendum finirà per legittimare il Governo Renzi che vuole ricercare ed estrarre il petrolio dappertutto e ridurre la Basilicata in gruviera. Non ho mai creduto che le attività petrolifere potessero produrre occupazione stabile e duratura, benessere e sviluppo, occasioni per frenare la fuga dei cervelli lucani e dietro la tesi del Governo Renzi diffusa e condivisa in ampi settori del Pd sul rischio di perdita di posti di lavoro leggo una manovra di ricatto per ottenere nuove autorizzazioni di ricerca e di estrazioni, un ricatto da rispedire al mittente. Inoltre – conclude Sanchirico – è forte la contraddizione di quei parlamentari del Pd che prima hanno votato lo Sblocca Italia e adesso sono per il sì al referendum.
La “guerra dell’acqua” in realtà è durata solo poche ore perchè in mattinata a Bari i presidenti Pittella ed Emiliano si sono chiariti all’incontro della Coldiretti. Ecco il tweet con il quale Emiliano rassicura tutti.
Mozione #Pertusillo: @micheleemiliano rinnova scuse alla #Basilicata.Chiariti elementi critici di doc. inaccettabile “