Matera, 23 gennaio 2013 – Sulla vicenda che riguarda l’antenna installata ad Agna si registra una nota congiunta del Comitato dei genitori di Agna e del Comitato di Quartiere a seguito dell’incontro promosso per fare il punto sulla vicenda.
La questione delle antenne selvagge barbaramente impiantate nei pressi dell’edificio scolastico di Agna le Piane pone il serio problema della tutela della salute pubblica, in particolar modo di tutti i 450 bambini che frequentano l’Istituto Scolastico del quartiere. La vicenda non può essere ancora rimandata sui tavoli dell’amministrazione comunale e , più specificatamente su quello del Sig. Sindaco, il quale, benché si dice sia stata emessa un’ordinanza di rimozione delle antenne, non dando seguito in termini di applicazione e osservanza si è mostrato poco sensibile e poco risoluto. Di conseguenza, nell’ottica di dar voce a tutte le possibili ulteriori forti iniziative allo scopo di tutelare il diritto alla salute dei propri figli, nel pomeriggio di oggi nei locali del plesso scolastico si è costituito il “Comitato dei genitori di Agna”. Il Comitato appena costituitosi ha subito incontrato i rappresentanti del Comitato di Quartiere; si è deciso di porre in essere azioni congiunte, non escludendo alcuna possibilità, al fine di perseguire con tutti i mezzi possibili i responsabili di tale scempio e di garantire il ripristino in sicurezza dei luoghi in questione nonché la tutela e l’integrità della salute di alunni e residenti.
Il Comitato dei genitori di Agna – Il Comitato di Quartiere
Matera, 22 gennaio 2013 – SassiLive ha intervistato l’assessore all’ambiente Rocco Rivelli per fare chiarezza sulla vicenda che riguarda l’antenna per la trasmissione di dati installata nei pressi della parrocchia di Sant’Agnese e del plesso scolastico dalla società Linkem. “Innanzitutto voglio precisare che si tratta di un’antenna che trasmette dati per internet e non di telefonia mobile. Inoltre ribadisco che l’antenna non è in funzione e che nei giorni scorsi si è svolto un incontro al quale hanno partecipato anche gli agenti di Polizia Locale e i rappresentanti dell’antenna interessata, alla quale è stata già inviata una lettera per smontare l’antenna dal luogo in cui è stata installata per trasferirla in un’area di proprietà comunale previo pagamento di un canone di locazione. L’azienda si è riservata di prendere una decisione entro un mese e ora siamo in attesa di conoscere la scelta della Linkem. Ad ogni modo l’antenna non è attiva e questo lo dico per tranquillizzare i cittadini che temono rischi per la salute”.
Michele Capolupo
Matera – L’antenna per la trasmissione di dati installata nel mese di settembre dalla società Linkem al rione Agna nei pressi del plesso scolastico e della parrochia di San’Agnese sarebbe in funzione. E così un gruppo di residenti e cittadini materani ha inviato alla nostra redazione una lettera aperta per denunciare una vicenda che ha il sapore della beffa alla luce delle rassicurazioni giunte anche dall’Amministrazione comunale e contenute in un’ordinanza del Sindaco che ordinava l’immediato ripristino dei luoghi ai responsabili di questa iniziativa privata.
Riportiamo di seguito la nota sottoscritta dai genitori indignati di Agna.
Cari Lettori, e soprattutto cari Elettori,
scrivo a nome di un gruppo di preoccupati genitori di piccoli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e media del Rione Agna.
Erano i primi di settembre dell’anno passato e nel nostro rione scoppiava una vera e propria ‘rivoluzione’ : il rione delle antenne, di cui una, sistemata pare nottetempo proprio nelle immediate adiacenze dell’Istituto scolastico in cui studiano i nostri figli. Il buon Don Basilio, che conosciamo per le indubbie qualità temperamentali, si era arrampicato sulla antenna per una azione dimostrativa; i cartelloni nati per iniziative spontanee degli abitanti del rione recitavano “Lo scempio di Agna”, “No alle antenne”, se ne ricordano solo alcuni per brevità); il Dirigente Scolastico professor De Siante, cui va il nostro più sincero ringraziamento, mostrando alto senso di responsabilità scriveva una missiva dai contenuti forti alle autorità locali; nascevano i Comitati di quartiere per difendere gli abitanti tutti e i piccoli alunni dall’inquinamento elettromagnetico; la politica tutta si schierava a favore dei cittadini. Ricordiamo durante un incontro in una Chiesa di Sant’Agnese gremita con persone in piedi ovunque, la presenza del Presidente della Provincia Stella a sostegno degli abitanti, ricordiamo l’assenza del Sindaco impegnato in Consiglio Comunale, ricordiamo come fosse ieri le parole dell’indignato consigliere comunale Angelo Cotugno (“Credo che l’amministrazione comunale debba bloccare immediatamente l’installazione, chiedere che siano ripristinate le condizioni preesistenti all’abuso edilizio e approvare un regolamento per l’installazione di antenne per la telefonia mobile” frasi peraltro riportate dagli organi di stampa), ricordiamo le parole del comunicato del consigliere Paterino che sollecitava l’intervento dell’Arpab e “nel caso si dovesse continuare in questa inadempienza amministrativa, si ritornerà a porre in essere tutti quegli strumenti, in dotazione ad un consigliere comunale, per sollecitare una soluzione immediata e definitiva che garantisca l’interesse primario di chi riveste ruoli istituzionali, ovvero tutelare la salute dei cittadini” (come cita il comunicato della formazione politica cui appartiene in data 14/09/2012), ricordiamo persino tutte le proteste pervenute alla sede cittadina dell’Adiconsum, ricordiamo la rassicurante nota dei consiglieri di un gruppo politico di maggioranza (“L’installazione di antenne radiomobili nel territorio della città di Matera ed in particolare la recente installazione di una di queste nel rione Agna, più precisamente vicino alla scuola media e alla chiesa del rione, zona particolarmente sensibile frequentata da molti bambini materani, sta suscitando forti e decisive proteste dei genitori dei bambini e di tutta la comunità lì residente”.
I consiglieri concludevano evidenziando la necessità di “attivare il monitoraggio dell’Arpab sugli impianti disseminati sul territorio comunale, vista la presenza di un effetto cumulo creato dai diversi dispositivi dislocati all’interno della città di Matera, e di pubblicizzare i dati sul sito web del comune”. Ritenevano inoltre necessario procedere, “ove le soglie di inquinamento siano state superate, a bonificare la relativa area”), potremmo ricordare ancora ma per decenza ci fermiamo qui….
La vicenda pareva conclusasi con un incontro chiarificatore e con la ordinanza del Sindaco (notizia pubblicata il 29 settembre sui quotidiani locali) in cui si ordinava il ripristino dello stato dei luoghi dell’area in cui era sorta l’antenna dello scandalo. Grande fu la soddisfazione del Comitato rionale e delle parti interessate.
Oggi però siamo a registrare la probabile mancata osservanza di quella famosa ordinanza con il prosieguo dei lavori e la voce insistente circa una attivazione della antenna già effettuata nei giorni scorsi.
Se così fosse, saremmo profondamente delusi dalla gestione di una faccenda così delicata che riguarda la salute dei nostri figli, e di converso il futuro di questa città. Ci sentiremmo illusi e presi in giro da questa gestione tipica di epoche coloniali non certo democratiche e sicuramente non degne di quel senso civico che dovrebbe muovere l’interesse degli amministratori locali verso la tutela del primo bene dei cittadini, ossia la salute. L’articolo 32 della Costituzione recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…. “ e tanto ci basta per considerare inadempienti e colpevoli tutti coloro che pur essendone nelle condizioni non rispettano questo diritto inalienabile. E senza dimenticare le direttive della Comunità Europea, cui ci fregiamo di appartenere al punto da candidare la nostra città a capitale della cultura (quale? Ci chiediamo), che impongono la distanza di 200 metri da luoghi sensibili per l’installazione di impianti di telecomunicazione. E quale luogo è più sensibile di un edificio in cui 6 giorni alla settimana su sette per 9 mesi l’anno ci sono centinaia di bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni?????
Sensibilizziamo pertanto le coscienze dei lettori e sollecitiamo per l’ultima volta l’intervento forte delle autorità per un opportuno e celere chiarimento, pronti in sua assenza a tutelare in proprio il diritto alla salute dei nostri figli viste le metodiche senza scrupoli da far west sino ad ora utilizzate.
Attendiamo ancora per poco delle risposte.
Firmato: i genitori indignati di Agna.
Angelo Cotugno, residente di Agna e Consigliere Comunale, dopo aver letto la nota dei genitori indignati per la vicenda dell’antenna, ha contattato i responsabili del Comune di Matera che si occupano di questa vicenda e informa che l’antenna non è stata attivata. Di seguito la nota integrale, pubblicata da Cotugno anche nel nostro blog.
Vengono riportati nella lettera di alcuni genitori, in modo opportuno – corretto e puntuale, dichiarazioni, atti ed azioni riferite alla installazione dell’antenna di AGNA.
La nota aggiunge
“Oggi però siamo a registrare la probabile mancata osservanza di quella famosa ordinanza con il prosieguo dei lavori e la voce insistente circa una attivazione della antenna già effettuata nei giorni scorsi.” si usa il termine probabile; da tempo rincorre questa voce ed io stesso sono stato più volte interrogato sulla vicenda. Sto seguendo personalmente la vicenda insieme ai tecnici del comune e all’assessore Rivelli.
Mi confermano che l’antenna non è stata attivata – e riconfermano ancora che la società avrebbe (uso io questa volta il verbo dubitativo) accettato l’ipotesi di spostamento degli apparati.
Il ripristino del luogo toccherà invece al cittadino residente.
Comunque rifaccio immediatamente una ulteriore verifica e confermo tutte le dichiarazioni rilasciate.
Angelo Cotugno – residente di Agna e Consigliere Comunale
Replica di Francesco Massimo Romito, cittadino residente ad Agna, alle dichiarazioni di Angelo Cotugno, residente di Agna e Consigliere Comunale
Sono un cittadino, genitore preoccupato ed indignato, e membro del Consiglio di Istituto dell’ex V circolo didattico…. mi rivolgo a voi ,cari Lettori e caro Consigliere Residente Cotugno; come Lei ben saprà (e lo sapranno bene anche tutti coloro hanno avuto la fortuna di leggere la testata giornalistica locale “il Quotidiano” in data 29 settembre, in cui alla pagina 27 c’è un articolo a firma del giornalista Michelangelo Ferrara dal titolo “Antenna, il comitato insiste”, in cui si cita testualmente “Il Sindaco di Matera Salvatore Adduce ha firmato con un’ordinanza comunale e ha ordinato il ripristino dello stato dei luoghi dell’area in cui è nata lo scorso mese di agosto l’antenna selvaggia di impatto visivo devastante installata nelle ore notturne”) ci sarebbe un’ordinanza del Sindaco su questo argomento. Orbene, il sottoscritto è stato c/o gli uffici del Comune di Matera venerdi u.s. (18 gennaio per la precisione) alla disperata ricerca della suddetta ordinanza. Dopo due ore circa di peregrinaggio tra sesto piano e terzo piano non ho ben compreso se l’ordinanza esista e, in caso esista, quale ufficio ne abbia la competenza. Pertanto mi chiedo e Le chiedo: è così difficile avere accesso ad un atto pubblico nel Comune di Matera? Ci sono difficoltà a reperire una documentazione ‘vecchia’ di appena 4 mesi scarsi? La Sua affermazione cubitale “L’antenna non è stata attivata” stride fortemente e perde di significato di fronte alla testimonianza oculare e acustica della Signora Tonia (che ringrazio). Interceda Lei per farci pervenire tutta (e quando dico tutta intendo tutta: autorizzazioni, concessioni, rilievi dell’Arpab, testo integrale dell’ordinanza di fine settembre) la documentazione scritta riguardo la faccenda. I genitori oltre ad essere indignati sono anche stanchi delle sole parole… vorrebbero un pochino di fatti….
Francesco Massimo Romito
Questa è una inciviltà cari amministratori. Oltre che in città dove sono visibili nello skyline antenne ovunque anche dai sassi guardando il magnifico panorama della murgia belvedere ci sono antenne che deturpano il paesaggio del parco della murgia … MAI SIA A RACCOGLIERE UN FIORELLINO TI ARRESTANO PERO’ I FIORI A FORMA DI ANTENNE NO SI POSSONO METTERE
che dire ………. tutti a casa i nostri amministratori
L’APICE DELLA VERGOGNA
Si sa dove c’è progresso e tecnologia, il risultato e che dobbiamo sposare anche le cose che non ci piacciono. Le antenne purtroppo fanno parte di questo continuo progresso sfrenato sulla telefonia mobile ed internet. A tutti piace navigare su internet o stare sempre al cell.,e questi purtroppo sono i risultati. L’unica cosa di questa vicenda che mi fa incaz…. e che le compagnie telefoniche hanno pagato profumatamente i suoli e terreni non so se al comune o a privati, per installare le antenne, senza tener conto di un piano regolatore di questa materia. Siamo ormai nel far west generale, Bravo sceriffo sig. sindaco Adduce….bel risultato, spero che un giorno possano installare un antenna sul tetto di casa tua!!!!! VERGOGNA!!!!
di certo il sistema moderno compreso me non puo’ fare a meno dei telefoni ed internet, ma accorpare le antenne distante dai centri abitati e usufruire di pochi pali non era meglio?
Vengono riportati nella lettera di alcuni genitori, in modo opportuno – corretto e puntuale, dichiarazioni, atti ed azioni riferite alla installazione dell’antenna di AGNA.
La nota aggiunge
“Oggi però siamo a registrare la probabile mancata osservanza di quella famosa ordinanza con il prosieguo dei lavori e la voce insistente circa una attivazione della antenna già effettuata nei giorni scorsi.” si usa il termine probabile; da tempo rincorre questa voce ed io stesso sono stato più volte interrogato sulla vicenda. Sto seguendo personalmente la vicenda insieme ai tecnici del comune e all’assessore Rivelli.
Mi confermano che L’ANTENNA NON E’ STATA ATTIVATA – e riconfermano ancora che la società avrebbe (uso io questa volta il verbo dubitativo) accettato l’ipotesi di spostamento degli apparati.
Il ripristino del luogo toccherà invece al cittadino residente.
Comunque rifaccio immediatamente una ulteriore verifica e confermo tutte le dichiarazioni rilasciate-
Angelo Cotugno – residente di Agna e Consigliere Comunale
sono un cittadino ed un genitore preoccupato.
sentire dalla viva voce di un tecnico arrampicato sulla antenna a ridosso della scuola che l’impianto è già in funzione da tempo, è forse la cosa più credibile.
se esiste il dubbio che l’ordinanza riparatrice non sia stata rispettata, è facile toglierselo con una semplice misura tecnica: se l’ordinanza dev’essere rispettata basta, per ragioni di sicurezza e salvaguardia della salute dei cittadini, semplicemente disalimentare elettricamente l’antenna.
poi però mi viene da pensare: ma prima dell’ordinanza di “ripristino dei luoghi”, qualcuno ha autorizzato l’installazione dell’antenna o ci troviamo di fronte ad un abuso edilizio?
una concessione, un permesso il Comune lo ha emesso o no?
e perchè?
Caro Consigliere, agli inizi di dicembre ho avuto modo di parlare con un tecnico che stava effettuando delle manovre per ripristinare al meglio l’antenna in quanto, a causa delle forti raffiche di vento, avevano rilevato dei problemi. Avendolo notato in cima all’antenna dopo aver prelevato mia figlia da scuola alle ore 16,15, per potergli parlare, ho aspettato che arrivasse giù e una volta giunto a terra gli ho chiesto se l’antenna fosse in funzione. Mi ha risposto che lo era praticamente da sempre e che stava aspettando un collega per ripristinare il danno causato dal vento. Quindi è bene che l’amministrazione dia a noi tutti cittadini, una risposta non verbale ma con una documentazione che attesti la non messa in funzione dell’antenna e che si impegni alla sua rimozione, unica cosa che può darci certezza del suo ” non funzionamento”.
Sono un cittadino, genitore preoccupato ed indignato, e membro del Consiglio di Istituto dell’ex V circolo didattico…. mi rivolgo a voi ,cari Lettori e caro Consigliere Residente Cotugno; come Lei ben saprà (e lo sapranno bene anche tutti coloro hanno avuto la fortuna di leggere la testata giornalistica locale “il Quotidiano” in data 29 settembre, in cui alla pagina 27 c’è un articolo a firma del giornalista Michelangelo Ferrara dal titolo “Antenna, il comitato insiste”, in cui si cita testualmente “Il Sindaco di Matera Salvatore Adduce ha firmato con un’ordinanza comunale e ha ordinato il ripristino dello stato dei luoghi dell’area in cui è nata lo scorso mese di agosto l’antenna selvaggia di impatto visivo devastante installata nelle ore notturne”) ci sarebbe un’ordinanza del Sindaco su questo argomento. Orbene, il sottoscritto è stato c/o gli uffici del Comune di Matera venerdi u.s. (18 gennaio per la precisione) alla disperata ricerca della suddetta ordinanza. Dopo due ore circa di peregrinaggio tra sesto piano e terzo piano non ho ben compreso se l’ordinanza esista e, in caso esista, quale ufficio ne abbia la competenza. Pertanto mi chiedo e Le chiedo: è così difficile avere accesso ad un atto pubblico nel Comune di Matera? Ci sono difficoltà a reperire una documentazione ‘vecchia’ di appena 4 mesi scarsi? La Sua affermazione cubitale ‘L’ANTENNA NON E’ STATA ATTIVATA’ stride fortemente e perde di significato di fronte alla testimonianza oculare e acustica della Signora Tonia (che ringrazio). Interceda Lei per farci pervenire tutta (e quando dico tutta intendo TUTTA: autorizzazioni, concessioni, rilievi dell’Arpab, testo integrale dell’ordinanza di fine settembre) la documentazione SCRITTA riguardo la faccenda. I genitori oltre ad essere indignati sono anche stanchi delle sole parole… vorrebbero un pochino di fatti….
ma il comitato ha comprato un rilevatore di campi elettromagnetici? se si facciamo un bel test o facciamo una colletta e paghiamo dei tecnici
…va bene anche la colletta per i tecnici! Personalmente sono disposta a pagare mezzi e operai per la RIMOZIONE di quella e delle altre due che sono di fronte al cortile della scuola, ben visibili ogni volta che accompagno o vado a riprendere la mia bambina da scuola. Mi sentirei veramente più tranquilla!!!
Queste antenne sono state autorizzate dal comune di matera dove le compagnie telefoniche hanno pagato bei soldini per avere i permessi necessari. Poi dobbiamo sapere tutti che c’è un contratto enel attivato (quindi pubblico), per alimentare le centraline di queste antenne. Concludo,e dico che i nostri amministratori sapevano e sanno tutto, e mi fermo qua!!!!
E’ il Cotugno che ha come obiettivo diventare Sindaco di Matera alle prossime elezioni comunali…
TOTO’ DICEVA: MA MI FACCIA IL PIACERE!!
la salute dei bambini prima di tutto !
cotugno .. assessore alle antenne… ( si occupa solo di quello !! )
sempre più allibita, da ciò che accade nella mia città….
Oggi 23 gennaio noto nei pressi sottostante dell’antenna maledetta alcuni operai. Molto probabilmente per l’abbattimento del muro sottostante. Finalmente qualcosa si muove. Presumo che per togliere l’antenna sarà cura, nel più breve tempo possibile, dell’Azienda LINKEM . Speriamo bene.
Pasquale Fontana
buongiorno, sono sempre Cittadino e genitore e mi sento in buona compagnia.
anch’io ho notato un pò di movimento stamattina sotto l’antenna: speriamo bene.
se ciò fosse frutto della ineluttabilità ad affrontare la questione da parte dei competenti Uffici comunali, ANCHE dato l’interesse e l’attenzione dimostrati dalla Cittadinanza, mi sembrerebbe buona cosa.
coglierei l’occasione, non per chiamare il popolo alla rivoluzione, ma semplicemente per richiamare i NOSTRI Amministratori alle loro doverose responsabilità, non nascondendosi dietro normette e codicilli, ma piuttosto facendo rispettare le Leggi nel superiore interesse della salvaguardia e tutela dei CITTADINI.
Mi rendo conto che essendo in campagna elettorale, questi discorsi potrebbero sembrare strumentali o essere utilizzati strumentalmente da qualche candidato: lungi da me.
Fatta questa doverosa precisazione, continuo.
Come Cittadini, dovremmo chiedere di conoscere, se esiste (ed eventualmente non esistesse, chiedere perchè il Comune non se ne sia dotato) il cosiddetto “Piano Antenne”, più correttamente il Regolamento per l’Insediamento delle Sorgenti Elettromagnetiche (RISE), che in sintesi è lo strumento attraverso il quale (cito fonte web) <>.
Per non tediarvi oltre, con una comunicazione troppo prolissa, invito chi fosse curioso a visitare il sito web dell’ARPAB (http://www.arpab.it/elettromagnetismo/effetti.asp) e gironzolare tra le informazioni, tra gli strumenti a disposizione per il monitoraggio e quant’altro: il “curioso” scoprirebbe che <>. E sembrano bravi e preparati, oltre ad avere un discreto corredo di attrezzatura in dotazione.
L’unica cosa che non ho compreso, però è come mai l’ultima rilevazione di cui si da conto sullo stesso sito, fatta proprio sulla Chiesa di S. Agnese di Agna, risalga al 2006 (?????!!!!!!!) Forse Cristo si è fermato ad Eboli, ma l’ARPAB sembra essersi fermata sulla soglia dell’esplosione dell’inquinamento elettromagnetico e del proliferare di antenne emittenti.
mah?!
strano.
non capisco perchè siano spariti gli incisi compresi tra i segni:
ripropongo la comunicazione precedente, integrata delle citazioni omesse automaticamente dal sistema:
buongiorno, sono sempre Cittadino e genitore e mi sento in buona compagnia.
anch’io ho notato un pò di movimento stamattina sotto l’antenna: speriamo bene.
se ciò fosse frutto della ineluttabilità ad affrontare la questione da parte dei competenti Uffici comunali, ANCHE dato l’interesse e l’attenzione dimostrati dalla Cittadinanza, mi sembrerebbe buona cosa.
coglierei l’occasione, non per chiamare il popolo alla rivoluzione, ma semplicemente per richiamare i NOSTRI Amministratori alle loro doverose responsabilità, non nascondendosi dietro normette e codicilli, ma piuttosto facendo rispettare le Leggi nel superiore interesse della salvaguardia e tutela dei CITTADINI.
Mi rendo conto che essendo in campagna elettorale, questi discorsi potrebbero sembrare strumentali o essere utilizzati strumentalmente da qualche candidato: lungi da me.
Fatta questa doverosa precisazione, continuo.
Come Cittadini, dovremmo chiedere di conoscere, se esiste (ed eventualmente non esistesse, chiedere perchè il Comune non se ne sia dotato) il cosiddetto “Piano Antenne”, più correttamente il Regolamento per l’Insediamento delle Sorgenti Elettromagnetiche (RISE), che in sintesi è lo strumento attraverso il quale (cito fonte web) – Ogni Comune può assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, sancito dalla Legge n.36 del 22.02.2001 all’ Art. 8 comma 6 (Legge Quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici) -.
Per non tediarvi oltre, con una comunicazione troppo prolissa, invito chi fosse curioso a visitare il sito web dell’ARPAB (http://www.arpab.it/elettromagnetismo/effetti.asp) e gironzolare tra le informazioni, tra gli strumenti a disposizione per il monitoraggio e quant’altro: il “curioso” scoprirebbe che – L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (ARPAB) è preposta al monitoraggio e al controllo dei fattori di rischio per la protezione dell’ambiente -. E sembrano bravi e preparati, oltre ad avere un discreto corredo di attrezzatura in dotazione.
L’unica cosa che non ho compreso, però è come mai l’ultima rilevazione di cui si da conto sullo stesso sito, fatta proprio sulla Chiesa di S. Agnese di Agna, risalga al 2006 (?????!!!!!!!) Forse Cristo si è fermato ad Eboli, ma l’ARPAB sembra essersi fermata sulla soglia dell’esplosione dell’inquinamento elettromagnetico
Sono contento.
Ora che c’é la certezza che l’antenna non è stata mai attivata (l’enel non ha mai allacciato la corrente alla linkem) e che l’antenna verra’ smontata, la salute pubblica è salva.
la certezza la potremo avere solo dopo una visura dei documenti e non dopo assicurazioni verbali che non assicurano nessuno
Ed ancora una volta gli interessi economici e chissa’ anche politici mettono da parte quelli che dovrebbero essere i capisaldi di una societa’ civile La salute e’ alla base della nostra vita e noi genitori dovremmo cercare di garantirla il piu’ possibile ai nostri figli.Mia figlia frequenta la scuola materna di Agna e non vi nascondo la difficolta’ che ho avuto a scegliere questo istituto all’inizio dell’anno scolastico..L’antenna vicino la scuola fa’ davvero Paura!!Ma poi ho pensato che: Non siamo noi a dover fuggire ma i responsabili di chi come al solito antepone gli interessi al bene comune DOVREBBE VERGOGNARSI!!!…Io chiedo ai signori amministratori di andare a capo di questa storia..inizia con una delibera d’installazione? “Bene” chi l’ha firmata e’ il primo responsabile e la stessa amministrazione perche’ non ha creato un piano antenne prima??? Chiedo come genitore, cittadino e rappresentante di circolo che venga fatta CHIAREZZA, e che venga disinstallata l’antenna quanto prima!!