“E’assurdo che il trasporto ferroviario di Basilicata non trovi il giusto coordinamento con le altre regioni limitrofe”. E’ il commento del senatore del Pdl, Cosimo Latronico, alla nota dell’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, in risposta all’appello lanciato nei mesi scorsi di rivedere l’offerta ferroviaria prevista dal nuovo orario invernale affinchè anche in Basilicata possa essere garantito il diritto alla mobilità dei pendolari e un servizio ferroviario efficiente, in particolare lungo la tratta Sibari – Metaponto- Taranto. “Ci viene chiarito da Soprano – dichiara Latronico – che la gestione dei servizi ferroviari regionali è di competenza delle singole Regioni, i cui rapporti sono disciplinati da specifici Contratti di Servizio. Ma ci sembra paradossale che un utente che parte da Policoro, diretto a Taranto, debba arrivare in treno a Metaponto e poi prendere l’autobus sostitutivo per raggiungere il capoluogo ionico. Ma non solo: la Basilicata, ed in particolare l’area jonica, con il suo potenziale di offerta turistico – ricettiva e con le sue numerose attività produttive, non può non avvalersi di un trasporto ferroviario rapido e di qualità che attivi connessioni comode con i principali snodi della rete nazionale, sia sul versante adriatico che su quello tirrenico, e con la rete dell’Alta Velocità. Per questo sollecitiamo la Regione Basilicata, che porta la responsabilità di non tenere in considerazione questa problematica, ad attivarsi per costruire un coordinamento tra le Regioni, così da evitare continui disagi ad un’utenza composta da lavoratori e studenti che quotidianamente utilizzano la tratta ferroviaria”.
Apprezzo l’iniziativa del Sen. Latronico, dimostrando l’assunto, che ormai è la destra ad essere più attenta alle esigenze dei cittadini, sopratutto quando si è o si avvicinala campagna elettorale, di quanto non lo sia la pseudosinistra del PD, che per altro governa la Regione Basilicata.Vorrei ricordare l’importanza dei collegamenti al Sud ed al Nord di Policoro (L’Italia è unica e ci si dovrebbe impegnare a consentire l’unificazione geografica della Nazione, anche sotto l’aspetto dei trasporti pubblici e della viabilità. Il servizio deve essere intensificato ben oltre Sibari, fino dove finisce il “Bel Stivale”, ossia: Reggio Calabria. I motivi sono diversi: esistono situazioni di spostamenti di cittadini Lucani,per motivi di lavoro, di affari od altro, anche verso la Calabria più meridionale e la Sicilia.Esistono inoltre nella fascia Jonica della Basilicata, del Metapontino e del suo hinterland, diversi cittadini, che in varie epoche storiche, vuoi per la riforma agraria, vuoi per motivi di lavoro, vuoi per la pletora d’insegnanti esistente negli anni 60 -70 in Bailicata, che si sono trasferiti da località della Sicilia o della Provincia di Reggio Calabria, in Basilicata, integrandosi nei tempi col tessuto sociale lucano, ma mantenendo comunque contatti con le loro regioni di origine, con i loro luoghi di pro
provenienza, dove ancora vivono i genitori,i parenti ecc.. Di contro, esiste anche il contrario.Una buona lettura dell’ultimo censimento, credo avvalorerà quanto ho scritto. Non è accettabile, che un solo treno in direzione Regggio Calabria ed un secondo in direzione inversa, quest’ultimo con partenza alle 23,00 da Reggio C. C.le ed arrivo oltre le cinque del mattino a Policoro, collegano questa fetta d’Italia, abbandonata da politici ed amministratori pubblici, ma condividendo le opinioni del Sen. Latronico con un alto potenziale di offerta di ricezione turistica, ma anche d’interesse turistico (si veda Matera,patrimonio dell’UNESCO e senza Stazione F.S.!) ed anche dalle numerose attività produttive.RFI,o Trenitalia, se preferite, si dia una svegliata,lo stesso facciano gli Amministrato di via Verrastro a Potenza e si renda giustizia, fornendo alla Regione un collegamento Ferroviario degno di questo nome col Nord industrializzato, ma anche col Sud, rurale, ma denso di risorse turistiche naturali ed artistiche e non soltanto.Mi dispiace dirlo, ma non dovrebbe esistere soltanto la TAV, alla quale, personalmente sono a favore.