Grande preoccupazione si respira a Lagonegro da parte dei genitori degli alunni della scuola di “Rione Rossi” (Istituto Comprensivo di Lagonegro), ingenerata dalla decisione di trasferire i bambini in un’altra scuola collocata a Piazza Repubblica.
La ragione alla base della incauta decisione starebbe nella necessità di liberare il plesso di “Rione Rossi” per consentire i lavori di demolizione e ricostruzione dei locali cucine e mensa (Appalto aggiudicato definitivamente il 29 settembre 2023).
Il progetto approvato prevedeva che i lavori potessero essere effettuati senza procedere allo spostamento degli alunni, in quanto le aule si trovano in un corpo “adiacente” a quello da demolire e ricostruire.
Tale previsione è stata disattesa dalla determinazione del Dirigente Scolastico, prof. Vito Carlomagno, il quale a seguito di incontri con l’Amministrazione comunale, anche su consiglio del RSPP scolastico (Responsabile per la prevenzione e sicurezza), ha programmato il “trasloco” degli studenti presso la scuola di “Piazza della Repubblica” al fine di consentire l’avvio dei lavori.
L’edificio che dovrebbe ricevere ed ospitare gli studenti di “Rione Rossi”, è costituito da due corpi di fabbrica, accostati l’uno all’altro e realizzati in epoche diverse, datate nel tempo e, stando alle valutazioni tecniche dei professionisti interpellati nel corso degli ultimi 3 anni dalla Amministrazione di Lagonegro, in precarie condizioni.
La compromessa agibilità è stata oltremodo confermata dal fatto che l’immobile è stato oggetto di richiesta di demolizione e ricostruzione e candidato a finanziamento con la specifica misura prevista dal PNRR. L’evidente inagibilità è stata confermata dal Ministero che ha stanziato quasi 4 milioni di euro per gli interventi di demolizione e ricostruzione riconosciuti indispensabili.
A ciò si aggiunga che soli tre mesi fa, in seguito a sopralluoghi da parte dell’Ufficio Sicurezza del Lavoro – ASP Potenza e U.T.C. di Lagonegro, erano state riscontrate crepe nella muratura dovute “presumibilmente ad un cedimento differenziale del terreno di fondazione” (così come certificato dalla documentazione prodotta dallo stesso Comune di Lagonegro) a causa delle quali il Dirigente Scolastico aveva inibito l’uso della palestra e delle aule sovrastanti.
Per i genitori degli alunni di Lagonegro è quindi incomprensibile e inconcepibile che i propri figli vengano trasferiti in un edificio il cui destino sarebbe dovuto esserela demolizione e che oggi presenta aule inagibili.
Preoccupati hanno richiesto rassicurazioni alla dirigenza scolastica ma ad oggi non è stata prodotta alcuna attestazione circa la stabilità dell’edificio. Hanno inoltre prodottoformale richiesta al Comune dei relativi certificati di collaudo/idoneità statica, agibilità, prevenzione incendi e la verifica di vulnerabilità sismica.
Allo stato attuale, nulla di fatto.
A destare ulteriore preoccupazione è stata l’informazione fornita dal tecnico comunale, che, durante un pubblico incontro, ha confermato che la staticità del plesso è oggetto di monitoraggio da parte dell’Ente che ha recentemente fatto installare un “vetrino – spia” per rilevare le eventuali evoluzioni delle crepe e/o fessure presenti.
Nonostante tutte le evidenze sopraesposte la dirigenza scolastica e l’Amministrazione comunale non hanno inteso valutare soluzioni alternative perseguendo incomprensibilmente il pericoloso percorso intrapreso.
Tale situazione ha creato e crea ansia, preoccupazione e agitazione tra i genitori, che si sono riuniti in un Comitato e dopo aver tentato di interloquire con la Dirigenza Scolastica e con l’Amministrazione Comunale, nella speranza di trovare soluzioni condivise, si sono visti costrette a conferire mandato ad un legale, l’avvocato Serena Ricciardone, per la tutela delle proprie ragioni.
L’avvocato incaricato ha chiesto il rilascio delle attestazioni necessarie a restituire tranquillità ai genitori: ma ad oggi ancora nessuna risposta.