Luglio 2017. E’ questa la data annunciata nei mesi scorsi nel corso di un vertice convocato in Prefettura a Matera per il completamento dei lavori sulla Bradanica. Ma in realtà questo termine rischia di non essere rispettato. Pertanto in mattinata i sindacalisti Franco Pantone della Cisl, Fernando Mega della Cgil e Gianfranco De Palo della Uil e si sono ritrovati sul cantiere e hanno lanciato nuovamente l’allarme di fronte all’ennesimo stillicidio dell’azienda Aleandri, che sta “minacciando” la riduzione del 60% della forza lavoro, attualmente composta da 24 lavoratori, tra impiegati e operai.
Sulla vicenda pende il contenzioso in corso di 5 milioni di euro tra Anas e Aleandri, che è subentrata a Intini dopo il fallimento di quest’ultima azienda. Di seguito la nota inviata sulla vicenda dal primo cittadino Raffaello De Ruggieri.
“Malgrado patti solenni, la ultimazione della strada statale 655 ‘Bradanica’, precipita sempre più in una inaccettabile alea”. Così il sindaco commenta lo stato dell’arte delle opere sull’arteria stradale.
“Mi chiedo – prosegue – se sia morale che la costruzione di una arteria essenziale lungo la direttrice Metaponto-Matera-Melfi possa vivere una sofferenza di circa 50 anni. Vi è un perverso gioco a nascondino che la comunità materana non può più accettare.
La direttrice Melfi-Matera diviene, infatti, uno dei collegamenti vitali in previsione degli avvenimenti che interesseranno nel 2019 la Capitale europea della Cultura la cui designazione viene ignorata e derisa dai protagonisti di questa allucinante vicenda.
Il Comune di Matera – prosegue il sindaco – non sarà insensibile ai denunciati ritardi e alle ingiustificate inerzie, attivando sin d’ora una mobilitazione della comunità e dell’opinione pubblica perché si rimuovano ogni ostacolo, ogni tentennamento e ogni equivoco per il completamento di un’opera fondamentale per Matera, per la Basilicata e per il Mezzogiorno.
In questa prospettiva – conclude il sindaco – ho l’obbligo di convocare in tempi rapidi le parti perché finisca una volta per tutte il triste e squallido gioco dei rinvii a danno della città, del territorio e dei lavoratori”.
In mattinata i sindacalisti Franco Pantone e Fernando Mega della Cgil si sono ritrovati sul cantiere e hanno investito il sindaco a fronte dell’ennesimo stillicidio dell’azienda Aleandri intimando la riduzione del 60% della forza lavoro, attualmente composta da 24 lavoratori.
L’azienda Aleandri ha completato il 75% dei lavori ma per il restante 25% servono altri 13 milioni di euro.
Anas e Aleandri non hanno risolto il contezioso in corso. Aleandri è subentrata a Intini che aveva una penale di 5 milioni di euro.
Lavori sulla Bradanica, nota sindacati edili Filca Fillea Feneal
È di nuovo alta tensione tra la Aleandri, impresa impegnata nei lavori di realizzazione della Bradanica, e i sindacati edili Filca Fillea Feneal del materano. Pomo della discordia i nuovi licenziamenti annunciati dall’azienda nel corso di un recente vertice con i sindacati. Nove gli operai che rischiano il posto su 20 addetti, denunciano i sindacati che bollano la scelta come assurda.
“Ora che il contenzioso con la Integra, altro soggetto dell’Ati, si è risolto e la Aleandri ha la certezza di realizzare gran parte del 25 per cento mancante al completamento del cantiere – accusano Franco Pantone, Fernando Mega e Gianfranco De Palo – ci viene comunicata la riduzione del personale, una decisione assurda perché vorrebbe dire realizzare circa 13 milioni di euro di lavori con una decina appena di operai e mettere un grande punto interrogativo sui tempi di completamento dell’opera”.
I sindacati hanno chiesto l’intervento dell’Anas e puntano a sensibilizzare le istituzioni locali. Sulla vicenda interviene anche il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, che intende portare la questione al tavolo dell’osservatorio regionale sulle opere pubbliche. “Se la Aleandri decide di licenziare la metà della manodopera su un cantiere strategico come la Bradanica – commenta La Torre – le istituzioni non possono restare a guardare. Per questo abbiamo deciso di investire della vicenda l’osservatorio regionale, l’assessore alle infrastrutture Benedetto e la stessa Anas”.
Consigliere Comunale Augusto Toto (Forza Matera): Strada Statale 655 Bradanica, la “soap opera” più longeva del mondo. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione
Lo scorso 19 luglio a margine dell’ennesimo vertice che si era tenuto presso la Prefettura di Matera, sia l’Anas che le imprese appaltatrici avevano confermato l’impegno responsabile di ultimazione lavori dell’ultimo lotto della S.S. 655 Bradanica entro giugno 2017 mentre per la riqualificazione del tratto di strada che andava dall’Aia del Cavallo al borgo La Martella i lavori sarebbero stati consegnati per fine settembre 2016; apprendiamo oggi la notizia del licenziamento delle maestranze e di conseguenza di ulteriori ritardi nella consegna di un’infrastruttura importante per lo sviluppo del nostro territorio.
Dopo l’ennesima beffa che la comunità materana subisce, non si può più restare inermi ed in silenzio, adesso chiediamo certezze dei tempi di consegna di quest’opera cantierizzata oltre 40 anni fa perché la città di Matera non può più accettare ulteriori ritardi. Bene ha fatto il sindaco De Ruggieri ad impegnarsi nel convocare in tempi rapidi gli attori di questa “ soap opera” più longeva del mondo con la speranza che finisca una volta per tutte.
La fotogallery della manifestazione dei sindacati sul cantiere della Bradanica (foto www.SassiLive.it)
Il sindaco sarà sensibile ai problemi dei lavoratori… Ahahahah ahahahah ahahahah, ora costui non pensa alla città e dovrebbe pensare ad altro? Ahahahah
Da voltastomaco.. Poi a chi vogliamo dare la colpa se il sud è in queste condizioni?!?