Un’interrogazione sul limite di età nei concorsi pubblici delle Forze dell’ordine è stata presentata al Ministro della Difesa dall’on. Cosimo Latronico (FI). “L’ordinamento italiano per l’accesso ai ruoli della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia penitenziaria, del Corpo forestale dello Stato, della Guardia di finanza e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco – scrive Latronico – prevede tra i requisiti per l’accesso alla selezione concorsuale limiti di età diversi; inoltre nei mesi scorsi la Corte di Giustizia UE ha dichiarato come ingiustificata discriminazione il limite di età in quanto è contraria al diritto dell’Unione, mentre la direttiva 2000/78/CE del 27 novembre 2000 stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, vietando espressamente, in materia di impiego, ogni discriminazione direttamente o indirettamente fondata sull’età”. Il parlamentare lucano ricorda che “in particolare la Corte va precisando che la selezione concorsuale preveda già il superamento di ‘prove fisiche rigorose ed eliminatorie’ sufficienti a raggiungere l’obiettivo di garantire piena operatività ai Corpi e si richiama, in riferimento al caso di specie, al diritto spagnolo il quale non presenta una omogeneità di comportamento, essendo questa materia regolamentata dalle comunità autonome, e nel quale, quindi, figurano – all’interno del medesimo Stato – comunità che prevedono limiti d’età più stringenti, comunità che dispongono limiti di età più ampi, ed infine comunità che non hanno stabilito alcun limite”. Inoltre “la sentenza della Corte di giustizia europea del 13 novembre 2014, dovrebbe esortare il nostro Paese a superare l’attuale impostazione, adeguandola all’orientamento della Corte che pare essere, coerente con i principi europei e che comunque consente il raggiungimento degli obiettivi di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico”. Alla luce di tutto ciò il deputato lucano chiede al Ministro quali iniziative intenda adottare per adeguare l’ordinamento italiano agli orientamenti della Corte di giustizia europea in materia di limiti d’età nell’accesso ai concorsi pubblici”.