Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, in una nota sottolinea la necessità di rafforzare il servizio navetta da e verso l’aeroporto di Bari anche in vista di Matera 2019. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Abiusi: “Inseguendo i treni, Matera perde gli autobus”
Il 17 ottobre 2014 Matera è stata proclamata Capitale Europea della Cultura per il 2019.
In questi giorni è stato presentato il programma “culturale” per Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Il Calendario è ricco, ogni giorno del 2019 ci saranno cinque attività da svolgere, così dice il direttore della fondazione Matera-Basilicata 2019 che si è dichiarato soddisfatto del programma fin qui realizzato ed in definitiva le iniziative in capo alla Fondazione sono di carattere culturale e come ogni cosa immateriale ha il carattere della elasticità anche in termini di risorse disponibili. Il Dossier prevedeva una spesa di 52 meuro ma anche con una decina di Meuro in meno lo si realizza. Unico intervento materiale in capo alla Fondazione, capitato di rimbalzo, è l’allestimento della Cava del Sole da adibire a spettacoli semmai solo all’aperto se dovessero sorgere complicazioni. Adibire la Cava per spettacoli all’aperto non sarebbe una novità. Per ciò che riguarda le opere infrastutturali da realizzare in Città ed in Regione in occasione dell’anno della cultura a partire dal Dossier se ne sono dette di tutti i colori arrivando ad includere risorse intraviste anche nei bilanci della vecchia CASMEZ scomparsa nel 1992 ed eccoti miliardi di euro nascere da tutte le parti. Renzi nel 2016 firmò un patto per la Basilicata pari a circa 4 Miliardi di euro , in concreto si trattava dei fondi del P.O.R.2014/2020 che erano a valere sulla programmazione europea per la Basilicata pari ad 1 miliardo e 900 meuro circa. Il resto sarebbe arrivato…dopo. Gentiloni ha destinato alla città 106 Meuro in realtà sono stati aggiunti circa 50 Meuro a quelli già esistenti. Per farla breve le risorse per la Città di Matera, comunque, ci sono basta saperle spendere. Si partirà dal 2020, con la nuova amministrazione, per finire anche oltre il 2025. Un pacchetto di queste risorse rivenienti direttamente dal bilancio dello Stato sono state affidate ad Invitalia nel inutile tentativo di accelerare la spesa. Il primo pacchetto del CIS- Contratto Istituzionale di Sviluppo- pari a 22 Meuro è stato decurtato di quelle somme non direttamente ascivibili al bilancio del Stato perchè rivenienti da altra programmazione tipo P.zza della Visitazione e le Cave per un totale di 5,5 Meuro ascrivibili ai PO-FERS 2014/2020 Basilicata e più specificatamente agli ITI-Sviluppo Urbano attribuiti alla Città di Matera per 40 Meuro circa. Quello degli ITI è un dei capitoli più neri della amministrazione comunale, si pensi che Potenza ha firmato l’accordo di programma con la Regione Basilicata già nell’agosto del 2017 mentre per Matera solo adesso il Consiglio Comunale ha approvato il Documento Strategico, ci vorrà ancora qualche tempo per arrivare all’accordo di programma. Altri 3,5 Meuro del CIS da 22 Meuro sono in capo alla delibera CIPE per il Piano delle Periferie che il governo intende finanziare nel 2020. il CIS, successivamente,è stato incrementato con altri 3 Meuro a valere sul bilancio statale del 2018 e la somma è stata trasferita direttamente ad Invitalia che di concerto con il Commissario nominato dalla Regione Basilicata e con fondi aggiuntivi messi a disposizione dalla regione stessa curerà la bonifica della discarica di “La Martella” che è in procedura di infrazione comunitaria. Per finire l’illustrazione sintetica della pioggia di soldi che sono caduti su Matera vi è stato un aggiornamento del CIS pari a 30 Meuro e di questi 8,8 dovrebbero essere trasferiti ad Invitalia e qui chi amministra la città a caro prezzo pensa di buttare l’acqua ma anche il bambino. Con apposita delibera di giunta predisposta dalle eccelse menti che compongono il costoso staff del sindaco- teniamo a mente il ritardo di un anno nella predisposizione degli ITI ai quali abbiamo già fatto riferimento- sono state approvate le schede degli interventi, demandando i singoli interventi ad Invitalia o ai dirigenti “competenti” in forza al Comune di Matera. Tra gli interventi per i quali è previsto il trasferimento dei fondi ad Invitalia vi sono anche le risorse necessarie a potenziare il servizio navetta con l’aeroporto di Bari. L’incremento del numero dei collegamenti con Bari-Palese lo si attende almeno da un lustro, ora che le risorse ci sono per farlo non vuoi che si vanno ad allungare artatamente i tempi? Invitalia dovrà necessariamente, una volta che le risorse le saranno trasferite, indire la gara per assegnare il servizio e se la gara non verrà impugnata il servizio sarà istituito non prima della prossima estate; di sicuro vi sarà un ricorso al TAR da parte del Cotrab che è titolare, nostro malgrado, del contratto del servizio di trasporto pubblico locale che è in capo alla Provincia di Matera e detto contratto è stato prorogato fino al 30 novembre 2019. Le risorse necessarie e finalmente disponibili vanno trasferite immediatamente alla Provincia di Matera che affiderà l’incarico al Cotrab senza alcuna formalità essendo tutto già previsto. E’ possibile raddoppiare il numero di corse già da oggi fino al 30 novembre 2019, data di scadenza della proroga ed il costo si aggirerà sulle 380 mila euro circa. Dopo che la Regione Basilicata avrà indetto la gara ed il TPL verrà assegnato al soggetto aggiudicatario, la spesa delle navette aggiuntive rientrerà nel costo complessivo regionale. E’ sconfortante che nessuna delle forze politiche abbia speso una parola per sollevare il problema che in realtà non esiste perchè è causato da inadeguatezza ed incapacità amministrativa comunale.
un ambientalista doc, non dovrebbe preferire i treni che inquinano meno degli autobus o delle auto?
Dimenticavo che un montanaro vuole sempre molto bene a Matera e si impegna ad affossarla.