Il 5 maggio scorso era tornato a guidare il circolo culturale La Scaletta di Matera, associazione di cui era socio attivissimo sin dalla sua costituzione e che aveva già guidato ricoprendo la carica di Presidente già nel 1963 e nel 1977. Materano doc devotissimo a Maria Santissima della Bruna, patrona della città di Matera, Palumbo era stato chiamato a svolgere il ruolo di presidente del comitato della Festa della Bruna dal 2005 al 2010. Da questa notte Franco Palumbo è volato in cielo. Avrebbe compiuto 81 anni il prossimo 16 novembre. Matera, candidata a capitale europea della cultura nel 2019, perde un grande uomo e un cittadino che ha speso tutta la sua vita per la crescita culturale del suo territorio.
La famiglia di Franco Palumbo comunica che i funerali saranno celebrati sabato 1° ottobre alle ore 10 nella chiesa di San Rocco.
Alla famiglia di Palumbo vanno le condoglianze della redazioe e del direttore di SassiLive Michele Capolupo
Il saluto del presidente della fondazione Zétema, Raffaello De Ruggieri rivolto all’amico Franco
Ciao Franco,
adesso siete in tre a percorrere in cielo il prato trapunto con le corolle rosse del pittore dei fiori di Matera.
Sei andato a raggiungere, con la tua incontenibile giocosità, Mario e Teresa.
Questo è un anno triste.
Il gruppo storico de La Scaletta si è ulteriormente assottigliato, ma il lievito che si è sparso non sembra sterilizzarsi.
Ti ricordi quando, nei primi anni ’60, nel locale interrato di via Lucana ci interrogavamo dialetticamente se fossimo figli della miseria o della storia?
Tu troncavi l’appassionata ed estenuante discussione col dire: siamo figli di Matera, mentre Rocco Lazzarone, sornione e soddisfatto, ci osservava da buon maestro dall’angolo più nascosto del Circolo.
L’orgoglio dell’appartenenza è stata la missione che tu hai contribuito a costruire nel Circolo; un orgoglio materano che non si è mai tradotto in arroganza etnica, ma in vissuta spiegazione di noi stessi, in coinvolgimento responsabile nella vita e nel destino di questa nostra città.
La tua origine popolare ha impastato di umiltà e saggezza la tua presenza fra noi, con la tua umanità generosa e affettuosa cui sorridevano gli occhi, quegli occhi d’argento, che tanto ti inorgoglivano nel ricordo di tuo padre.
Sei stato un militante della cultura, alimentata dalla coerente atmosfera familiare di Marcella, Angelo, Silvia e Giuseppe.
Per noi la cultura non è mai stata nozione o consumo, vivendo in questa terra la cultura è stata energia, produzione, educazione alla fatica del ragionamento, capacità creativa, contro l’odierno arruolamento ideologico rappresentato dalla massificazione. Principi che hai trasferito nell’ispirazione creativa dei tuoi figli.
Ora è tempo dell’addio, anzi per chi come me possiede la grazia della fede, di un arrivederci.
Finché vivremo, saremo sempre con te a difendere questa città, non tanto dalle palesi aggressioni, ma soprattutto dalle diffuse inerzie, dai disarmanti scetticismi, dai corrisi silenzi, dalle accidiose ignavie, dall’incapacità di amarla per difenderla e onorarla.
Raffaello De Ruggieri
Scomparsa Franco Palumbo, il cordoglio del sindaco di Matera Salvatore Adduce
Nelle prime ore del mattino, il sindaco Salvatore Adduce avendo appreso la notizia della scomparsa di Franco Palumbo si è recato presso la camera ardente dell’ospedale Madonna delle Grazie per esprimere ai familiari il dolore e la commozione di tutta la città.
“Franco Palumbo – afferma il sindaco – per tutta la vita si è speso per l’animazione culturale della città. Dagli inizi del circolo culturale La Scaletta, che non a caso l’ha voluto presidente per diversi mandati, agli ultimi anni, quando è stato chiamato a guidare il comitato della Festa della Bruna, Franco Palumbo ha quotidianamente mostrato il suo grande impegno per la città. Un impegno fatto di amore profondo per la sua terra, per la nostra comunità.
Franco Palumbo, ha rappresentato, infatti, la sintesi perfetta della nostra identità fortemente ancorato alla tradizione, ma con lo sguardo aperto. Lo abbiamo visto alzare tufi e spostare sacchi negli allestimenti delle mostre di scultura forte della sua sincera umiltà per poi presentarsi orgogliosamente in giacca e cravatta alle inaugurazioni.
Franco Palumbo è stato soprattutto un maestro per tutti noi e fonte di ispirazione per le nuove generazioni che amava accompagnare come fossero suoi figli alla scoperta degli antichi rioni di tufo.
Non bastano poche parole per ricordare la sua nobile figura, ne voglio pronunciare solo alcune: umile, forte, disponibile, sorridente, ironico. Matera vuole ricordarlo anche così convinta com’è che la sua immagine ed i suoi comportamenti resteranno un modello per tutti noi e le generazioni future”.
Alla famiglia, alla cara moglie, ai figli vanno le più sincere condoglianze del sindaco, Salvatore Adduce, dell’intera Giunta, del Consiglio comunale e dell’intera città.
Il sindaco ha concordato con i familiari e con la soprintendenza l’allestimento della camera ardente presso la Chiesa della Madonna Carmine di Palazzo Lanfranchi fino ai funerali che si terranno sabato 1 ottobre alle 10, nella Chiesa di San Rocco.
Il Circolo culturale La Scaletta comunica che in segno di lutto per la scomparsa del presidente Franco Palumbo, sabato 1 ottobre “Le Grandi Mostre nei Sassi” di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci resteranno chiuse al pubblico per l’intera giornata.
Il ricordo di Franco Palumbo del Circolo culturale La Scaletta
Franco Palumbo lascia per sempre gli amici de La Scaletta
Ha lasciato per sempre gli amici del Circolo la Scaletta, Franco Palumbo. Il presidente e socio fondatore dell’associazione culturale materana si è spento questa notte, all’età di 80 anni.
Una grave malattia lo ha sottratto ai suoi cari e alla comunità materana.
Personalità di grande spessore umano e culturale, a Franco Palumbo la città di Matera riserva un ultimo sentito omaggio: il sindaco Salvatore Adduce in accordo con i familiari e la Soprintendenza ha voluto che la camera ardente fosse allestita nella chiesa della Madonna del Carmine a Palazzo Lanfranchi. Nella chiesa di piazza Ridola si potrà salutare Franco, fino alle 10 di domani – sabato 1 ottobre – quando si svolgeranno le esequie nella parrocchia di San Rocco in via Lucana.
Di Franco Palumbo (Matera 16 novembre 1930 – 30 settembre 2011) la città e gli amici del Circolo La Scaletta ricorderanno sempre la grande disponibilità e generosità e il profondo legame che lo ha unito alla sua terra.
La vivacità intellettuale e la passione per le arti visive che lo hanno contraddistinto, ne hanno fatto un protagonista della vita culturale materana. Presidente per tre mandati del Circolo La Scaletta (nel 1963, nel 1977 e nuovamente dal 5 maggio 2011) che aveva contribuito a fondare, presidente per sei anni del Comitato per i festeggiamenti di Maria Santissima della Bruna, presidente del Club Rotary nel 1997 – ’98 e Console emerito del Touring, Franco Palumbo è stato instancabile animatore di eventi culturali, tra cui, solo per citare gli ultimi realizzati in collaborazione con la Soprintendenza di Matera, la mostra sulla tradizione della cartapesta e sul carro trionfale di cartapesta esposto a Torino, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’ Italia, e la mostra “Il giacinto allegro – Arte e vita” dedicata all’amico pittore Luigi Guerricchio.
“Con Franco ci conoscevamo dalle scuole elementari – ricorda l’amico fraterno Michele De Ruggieri – la sua non è stata un’infanzia facile. Il padre ebbe un grave incidente e lui, sin da giovanissimo, lo affiancò nell’officina meccanica dello stabilimento Cappelluti. Lavoro e organizzazione li ha appresi lì, più tardi lavorò alla costruzione della diga di San Giuliano. Facendosi apprezzare dalla ditta che costruiva la diga che gli propose di lavorare con lui. Ricordo che aveva già preparato le valigie, ma la mattina della partenza arrivò la lettera di assunzione all’Inam. Fummo tutti felici, Franco restava con noi a Matera”.
Appassionato di teatro, Palumbo con Lucio Marconi aveva creato un gruppo di filodrammatica nella parrocchia di San Giovanni. Fu tramite il teatro, prima attività di quei ragazzi che nel 1959 fonderanno il Circolo La Scaletta, che Palumbo ritroverà Michele, Teresa e Raffaello De Ruggieri e il gruppo di amici poi diventato la massima espressione dell’associazionismo culturale lucano.
“Il piccolo teatro di Matera, come allora ci chiamavamo – prosegue Michele De Ruggieri -, doveva allestire il miracolo di Manzoni e chiedemmo a Lucio e a Franco di collaborare con noi. Da quell’esperienza teatrale, il gruppo si consolidò fino a far nascere, nel 1959, il Circolo La Scaletta. E sin da subito Franco si prese l’incarico di seguire il settore arti visive e di mantenere i rapporti con artisti, collezionisti e galleristi. Con la sua grande carica umana ha permesso al Circolo di coltivare rapporti di amicizia con tantissimi artisti a cominciare da Luigi Guerricchio e Lucio Del Pezzo, che fu nostro ospite nel 1960 per un anno e mezzo”.
E’ degli anni ’70 l’amicizia con l’artista e esule spagnolo José Ortega, con cui organizzò una settimana di incontri aperti al pubblico con esponenti della cultura spagnola e della resistenza come il poeta Rafael Alberti Morello e la Pasionaria, al secolo Dolores Ibárruri Gómez.
Negli anni ’80 inizia per La scaletta l’avventura de Le Grandi Mostre nei Sassi, ed è Franco Palumbo che con Giuseppe Appella ha grande parte nell’organizzazione di queste antologiche e nei rapporti con il mondo della cultura.
“Franco era attento al bello che lo circondava – afferma Michele De Ruggieri – sapeva apprezzarlo e tradurlo sia nei suoi quadri che nelle sue poesie. Vanni Scheiwiller, l’editore di libri d’arte, lo ha letteralmente perseguitato perchè avrebbe voluto pubblicare le poesie in vernacolo materano scritte da Franco. Ogni volta che l’umiltà di Franco gli rifiutava la pubblicazione Vanni ripeteva incredulo: “C’è gente che mi insegue per pubblicare con me e l’unica persona a cui io chiedo di permettermi la pubblicazione delle sue poesie, me la rifiuta”.
“Un amico e compagno di tutta l’esperienza de La Scaletta, Franco che mancherà a tutti noi – conclude Michele De Ruggieri – una persona mite, con il grande dono di saper mediare e di saper coinvolgere quanti lo circondavano in tantissimi progetti, ma il merito più grande che dobbiamo riconoscergli è di aver saputo trasmettere i suoi valori e passioni ai figli Angelo, Giuseppe e Silvia ed anche ai tanti giovani che hanno frequentato e che frequentano La Scaletta”.
Rappresentante autentico della migliore materanità
La scomparsa di Franco Palumbo addolora e costerna.
La vitalità e l’operosità che ne ha contraddistinto la figura e l’azione, e che ce lo hanno fatto conoscere e stimare, appaiono incompatibili con la sua scomparsa.
E’ stato espressione forte e autentica di materanità, intesa come immedesimazione nella città, nella sua storia, nel suo territorio, nel suo popolo, una materanità che non scava recinti né alza barriere, ma spinge ad una grande apertura al mondo con cui riteneva che Matera potesse e dovesse dialogare. Un’intensa relazione emotiva e razionale con la sua città, che purtroppo tende sempre più a rarefarsi.
Ci lascia uno dei protagonisti della storia cittadina del secondo dopoguerra, fondatore e animatore del circolo La Scaletta, coautore della riabilitazione fisica e civile dei Sassi e delle Chiese rupestri, fino a poco fa tutore del rilancio della Festa per la Madonna della Bruna.
Il patrimonio di impegno, testimonianza, amore per la città, con cui la sua vita si è fortemente intrecciata, è un lascito prezioso per tutti noi, onerati della responsabilità e dell’orgoglio di tenere vivo e fertile un insegnamento di dedizione e passione per la città, un esempio di grande e generoso civismo.
Consigliere regionale Vincenzo Santochirico
Nella fotogallery il ricordo di Franco Palumbo: in uno scatto in bianco e nero mentre si trova all’ingresso della chiesa di San Gregorio, con Eliseo Mattiacci, con GI MI a casa Ortega di Bosco, con Mario Quesada, in una foto d’epoca terzo da destra con Lacertosa, E.Bracco, Tortorelli e Cid Corman, in una foto de “Le Grandi Mostre nei Sassi” edizione del 1995 dedicata all’artista cileno Sebastian Matta (da sinistra Michele De Ruggieri, Franco Palumbo, Sebastian Matta e Giorgio Corazza, alle loro spalle Alberto Zanmatti allestitore delle mostre e Giuseppe Appella curatore delle mostre), con Sebastian Matta e in una più recente scattata proprio a pochi metri dove oggi è stata allestita la Camera ardente.
:'(
SONO FIERO DI ESSERE SUO CONCITTADINO. ONORE AD UN GRANDISSIMO MATERANO.
Raramente ho conosciuto una persona così gentile, garbata e che sapesse interloquire su qualsiasi argomento, mai in modo banale o presuntuoso, sempre con intelligenza e preparazione. Una perdita gravissima per tutti noi.
Si è spento un grande Uomo.
Che Dio doni a Matera tanti uomini perbene, gentili ed operosi come Franco.
un grande vuoto nel mondo culturale materano
condoglianze alla famiglia
Palumbo era (per molti che scrivono qui) uno di quei pazzi visionari che non hanno niente altro da fare che pensare a Matera Capitale Europea della cultura nel 2019…