Da oltre 15 giorni a Metaponto non c’è acqua potabile. La situazione è diventata insostenibile a tal punto che alcuni imprenditori minacciano di licenziare i dipendenti delle attività commerciali presenti nella zona del lido perchè i turisti stanno abbandonando il luogo di villeggiatura. Disagi sono segnalati anche da tante famiglie che si ritrovano in vacanza e dai residenti. Acquedotto Lucano ha fatto sapere che sono in corso indagini da parte di Arpab ma l’esito dell’analisi delle acque inquinate non è stato ancora comunicato e di conseguenza nessuno può usufruire della risorsa idrica. Il timore dei cittadini che segnalano questa emergenza è che ci sia un disegno per cominciare a sabotare la fascia jonica in vista delle ricerche di alcune compagnie petrolifere, dopo l’annuncio del via libera alle trivelle per Enel Longanesi.
In proposito riportiamo la nota inviata da cittadini residenti a Metaponto lido, in cui si evidenzia tutto il disagio relativo alla presenza di acqua potabile inquinata, problema denunciato già due settimane fa.
“I residenti chiedono interventi urgenti agli organi competenti, Acquedotto Lucano, Comune di Bernalda e Regione Basilicata, affinchè il problema si risolva in tempi rapidissimi e la stagione estiva, già penalizzata per questo problema, non subisca ulteriori danni a svantaggio degli operatori commerciali, dei turisti e residenti.
Gli imprenditori alberghieri, alla luce di questi fatti (oltre alla riduzione delle spiagge a seguito dell’erosione del mare) ancora irrisolti, hanno minacciato il licenziamento in tronco dei loro dipendenti.
Sperando in una veloce risoluzione, attendiamo fiduciosi interventi per ritornare alla normalità”.
Michele Capolupo
Giovanni Angelino (Verdi): “Metaponto senz’acqua, ma il sindaco di Bernalda cosa fa per risolvere l’emergenza?”. Di seguito la nota integrale.
Apprendo dalla stampa che da quindici giorni non può essere utilizzata l’acqua potabile sia nel borgo che al lido di Metaponto. La situazione è diventata ormai insostenibile a tal punto che migliaia di turisti stanno già abbandonando i luoghi di villeggiatura e gli imprenditori sono pronti a licenziare i propri dipendenti perché ovviamente vengono a mancare i profitti in una situazione di emergenza come questa. E una situazione così grottesca cosa fa il Comune di Bernalda? L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Tataranno continua ad ignorare questa emergenza che ha messo in ginocchio Metaponto da oltre due settimane e in questo modo la località balneare più vicina a Matera continua a vivere giorni da terzo mondo. Il centro di Metaponto è considerato, per la sua distanza ravvicinata dalla città dei Sassi, il mare di Matera, capitale europea della cultura 2019 ma se non si garantiscono nemmeno i servizi idrici essenziali e non si danno nemmeno risposte sui tempi necessari per ripristinare la corretta erogazione di acqua potabile a questo punto di cosa stiamo parlando? E così mentre il sindaco di Bernalda continua a ignorare questa emergenza, l’Acquedotto Lucano dice che sta aspettando i risultati delle analisi dell’Arpab, che però tardano ad arrivare. Il solito scaricabarile all’italiana. E intanto a Metaponto si assiste ad una situazione apocalittica, con i turisti costretti ad andare via per non trasformare la propria vacanza in un incubo.
Giovanni Angelino (Verdi)
E’ Pittella tace. L’importante è concentrare gli sforzi su Potenza, pare che da quei paraggi ci sia una forte crisi d’identità da sistemare, altro che metapontino. E’ questa sarebbe la regione in cammino. Provo uno schifo immenso.
Che vergogna, avevamo una località turistica che poteva essere veramente molto interessante, i nostri politici che fanno? Dormono! È una vergogna
Se tutto questo fosse avvenuto a Maratea il nostro Governatore si sarebbe fatto in quattro pur far ritornare questi problemi alla normalità.
Pasquale Fontana
Questo sanno fare i nostri politici distrarre l’opinione pubblica, come il furto del capodanno a Potenza, senza dire una parola sui fatti calamitosi del metapontino e risolvere le emergenze tipo quella di Metaponto. Il Presidente della Regione è “impegnato” a preparare bene la logistica che lo terrà impegnato intensamente fino a Ottobre e da Ottobre al 31 dicembre (sempre per il bene della Regione!!!); il presidente della Provincia è sempre impegnato a non fare niente (sempre per il bene della Regione!!!); nel frattempo stanno portando la costa Jonica ad un degrado totale con rischi per la salute dei villeggianti oggi e per le popolazioni domani. I nostri antenati (con la terza elementare nella migliore delle ipotesi) hanno saputo e voluto bonificare tutta la zona, e voi per tutta risposta la state riportando a quei livelli. Vergognatevi! Almeno per il rispetto di queste popolazioni, abbiate il coraggio di ammettere che siete: INCAPACI.
nino silecchia
Il PITTELLONE pensava curarsi la spiaggia dei Materani (Maratea) perché la confonde sempre con Matera,intanto continua la decadenza di un’intera provincia,credo che bisognerebbe organizzare una nuova manifestazione tipo “Scanzano” e cacciar via tutti i politici che attualmente sono gli artefici di questo fallimento della regione
Si inizi una mobilitazione provinciale con presidi sulla costa…stanno sminuendo la costa Jonica per dare la destinazione finale ai rifiuti
Ciliegina sulla torta è la raccolta differenziata a Metaponto. Probabilmente hanno sbagliato i calcoli per la raccolta porta a porta in quanto le persone presenti al mattino o nel fine settimana sono notevolmente maggiori di quelle presenti alla sera per la raccolta . Risultato Bidoni strabordanti e spazzatura per strada