Un operaio di 27 anni, originario del Gambia, è stato trovato morto, a causa delle esalazioni di monossido di carbonio, in un appartamento di Tito scalo, in provincia di Potenza. L’uomo viveva da solo in una casa che gli era stata messa a disposizione dalla ditta edile dalla quale era stata assunto regolarmente. I vicini di casa, non vedendolo, hanno avvertito i Carabinieri che sono entrati nell’appartamento e hanno scoperto il corpo senza vita dell’operaio.
Monossido di carbonio, muore operaio originario del Gambia a Tito scalo. Nota di Pietro Simonetti
“Uno scarno comunicato dell’Ansa da notizia della morte di operaio originario del Gana a Tito scalo, in una casa messa a disposizione dal suo datore di lavoro.Un ragazzo di 27 anni gia’ richiedente asilo con regolare permesso di soggiorno ottenuto dopo le i relativi procedimenti amministrativi. la causa del decesso:il monossido di carbonio sprigionato da una stufa.Assunto regolarmente in Basilicata lavorava per una impresa lucana in trasferta al nord.
Altri 44mila tra migranti comunitari e sono stati utilizzati in Basilicata nel 2017 nei settori nevralgici dell’agro alimentare,edilizia,servizi e lavoro di cura.
Parliamo dell’8,2% della popolazione residende e di oltre il 25% della popolazione che occupata.Una forza essenziale che raccoglie prodotti agricoli,lavora il latte,governa stalle,costruisce case e assiste gli anziani.Il doppio dei residenti stranieri pari a circa 23 mila unita’.Quindi mobilita’in tuttini sensi e sostegno alla struttura sociale ed economica della regione.
Una giovane vita che perdiamo ed un ragazzo che vede cancellata la speranza di una vita diversa dopo traversate e aguzzini.
Cordoglio alla famiglia. Avanti nella inclusione da parte di una Regione dal cuore antico in prima linea nell’accoglienza.