Mario Montemurro, Portavoce cittadino di Verdi-Europa Verde: “Via Casalnuovo, una strada in stato avanzato di decomposizione urbana”. Di seguito la nota integrale.
La strada maestra di accesso al Caveoso, la strada “d’u minn’abbind” inizia finalmente a ripopolarsi di turisti diretti alla scoperta dei Sassi. E forse è giunto il momento di smettere di ignorare le legittime lamentele dei residenti sullo stato avanzato di “decomposizione urbana” in cui versa Via Casalnuovo. Franco Santeramo,uno dei residenti in preda allo sconforto, si sfoga raccontando che “è diventato imbarazzante vivere in questa trascuratezza e se l’Amministrazione non si cura di noi, come dimostra il parcheggio coperto desolatamente chiuso, almeno si curasse di accogliere degnamente i primi turisti dell’era post-covid”.
Via Casalnuovo rappresenta la parte più meridionale dei Sassi e rientranel loro perimetro come ‘spartiacque’ tra la città moderna e quella che affascina il mondo intero. E’ a dir poco frustrante osservare l’accostamento tra il fascino di questi antichi rioni ereditati dai nostri avi ed il degrado a cui vengono abbandonati dall’uomo di oggi. È sufficiente passeggiare imboccando (a piedi) la strada dall’incrocio con Via Cappuccini per notare la strada piena di buche; i muretti diroccati che dovrebbero proteggere chi si affaccia sullo spettacolo della gravina di Matera; i muri sul lato sinistro scompostamente pieni di parietaria ricchissima di allergeni; la più bella chiesa rupestre dei Sassi – Santa Barbara – inspiegabilmente chiusa (da anni!); un fontanino tra le erbacce con lo scarico pieno di terra e quindi totalmente inefficace; rigagnoli perenni di acque nere e maleodoranti provenienti da chissà quale fogna che percolano dai muri. Insomma, fermandoci prima di giungere al parcheggio che solo James Bond è riuscito a far riaprire per qualche tempo lo sconforto dei residenti ce lo sentiamo addosso tutti.Segnaliamo, in ultimo, la presenza sui muri da manutenere e ripulire di fiori di Campanula pugliese che è una pianta splendida, perenne e rara. È specializzata a vivere nella roccia calcarea, da sempre, come l’uomo. Sarebbe bene istruire chi si occupa di manutenzione che si tratta di qualcosa da preservare e non da distruggere. Rivolgiamo un appello al Sindaco Raffaello De Ruggieri affinchè, non per amore verso i Verdi ma per amore verso la nostra Città di fare qualcosa, se ne ha ancora potere. Urgentemente.
Tra le altre cose l’erba alta a bordo strada sarebbe anche un problema di sicurezza se ci fosse una pista ciclabile. Ma questa è una fantasia.