Goffredo Palmerini, già amministratore della città di L’Aquila, gemellata con Bernalda nel nome di San Bernardino da Siena, in una nota ricorda l’imprenditore bernalese Dino Avallone, prematuramente scomparso nella giornata di martedì 14 marzo. Di seguito la nota integrale.
Ho appreso ieri, da un post di Chiara Avallone su Facebook, la triste notizia della scomparsa del suo papà. Dino Avallone è stato – con i suoi figli Chiara, Alfredo e Pino -, una figura importante per Bernalda e per lo sviluppo turistico del lido di Metaponto, attraverso i suoi Camping. Legato alla sua terra, alla storia e alle tradizioni, alla cultura dell’accoglienza, sostenitore convinto di uno sviluppo turistico rispettoso dell’ambiente e promotore delle eccellenze del Metapontino, con la sua saggezza e intraprendenza, e con una impareggiabile simpatia, ha fatto innamorare del mare di Metaponto tanti ospiti dei Camping che gestiva con la famiglia, che per anni hanno poi continuato a frequentarli. Gentile, premuroso, con la sua straordinaria empatia faceva sentire tutti di famiglia.
Ho conosciuto Dino una quarantina di anni fa, quando Bernalda si gemellò con L’Aquila nel nome di San Bernardino da Siena, patrono della cittadina e compatrono della mia città, capoluogo d’Abruzzo. Sono stato più volte a Bernalda, da amministratore civico in rappresentanza della Municipalità aquilana, e vi conto tante care amicizie. Ma soprattutto sono stato numerose volte con la mia famiglia a passare le vacanze a Metaponto, nei Camping di Dino Avallone. Un forte e autentico legame di amicizia ci ha unito alla sua bella famiglia, alla moglie Giulia, ai figli Alfredo Chiara e Pino. Anche se non ci si vedeva spesso, comunque l’affetto è stato sempre forte, ravvivato ogni tanto da messaggi, telefonate e qualche rapido passaggio a Metaponto quando per qualche ragione mi recavo in Basilicata, in Puglia o in Calabria.
Dino Avallone resta nel nostro cuore, attraverso l’ammirazione del suo amore per il mare di Metaponto, “spiaggia degli Dei” come lui la definiva. E attraverso i ricordi che conserveremo nella loro freschezza, la bella amicizia, il suo sorriso coinvolgente, la sua ironia, la generosità e la profonda cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità di cui era prodigo. Un abbraccio di affettuosa vicinanza alla moglie Giulia, ai figli Alfredo Chiara e Pino, che continueranno sulle orme e sugli insegnamenti di Dino a promuovere il mare di Metaponto e le eccellenze di quei luoghi della Magna Grecia, ricchi di storia, di bellezze e di meraviglie artistiche e naturali.