Anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dà torto al Comune di Matera considerando nulle le multe comminate per divieto di sosta dopo aver sforato l’orario di parcheggio pagato con il ticket.
A darne notizia è il consigliere comunale di Matera Michele Paterino che da tempo sulla questione, insieme ad Italia dei Valori di Matera, sta conducendo una battaglia contro il Comune.
Il parere espresso dal ministero “in materia di parcheggi a pagamento” (protocollo 25783 del 22 marzo 2010) è chiaro e – commenta Paterino – non si presta ad altra interpretazione: “sostare troppo a lungo in un parcheggio a pagamento non può essere motivo di multa”. Il consigliere comunale fa inoltre riferimento ad una dichiarazione alla stampa del direttore generale della sicurezza stradale al Ministero dei Trasporti, Sergio Dondolini : “L’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice della strada, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure iure privatorum a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario”. Secondo il parere del ministero, rimangono validi solo i due casi citati dal codice della strada ovvero laddove la sosta è permessa per un tempo limitato, come le strisce bianche, dove è d’obbligo l’esposizione del disco orario e laddove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione. In poche parole l’unica ragione per prendersi una multa è quella di non aver pagato la tariffa del parcheggio senza aver esposto la ricevuta sul cruscotto, ma non quella di aver lasciato la vettura oltre l’orario consentito. Quindi i Comuni possono richiedere esclusivamente il “recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate delle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale, ai sensi dell’art. 17 c.132 della legge n. 127/1997”.
Mi associo alla richiesta che il Codacons ha fatto a livello nazionale: l’annullamento di tutte le multe di questo tipo elevate negli ultimi 60 giorni ma anche la restituzione, da parte dei Comuni, di tutto quanto è stato percepito almeno dal 2010 in poi.
Continuo a sostenere – afferma Paterino – che si tratta di uno strumento fortemente vessatorio nei confronti degli automobilisti finalizzato solo a fare cassa tenuto conto che troppo spesso accade che la presunta sanzione al Codice della Strada non viene notificata direttamente al cittadino ma con ulteriori spese di notifica aggiuntive pur in presenza di altre possibilità di notifica decisamente meno onerose per il cittadino. E’ un problema che non riguarda solo i materani ma anche i turisti che in troppi casi invece della bella cartolina ricordo della visita alla Città dei Sassi si vedono recapitare la contravvenzione salata che scoraggia ogni eventuale desiderio di ritornare. All’Amministrazione Comunale – conclude – non resta che recepire il parere del Ministero se non vuole fronteggiare una valanga di ricorsi che potrebbero comportare poi non pochi problemi con relative spese da dover sostenere visto che è da verificare la possibilità, addirittura, di una richiesta retroattiva rispetto a quanto già elevato e riscosso.