Ultimissima di mercoledì 28 febbraio 2014 – Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal Centro Sociale Occupato Autogestito Le Fucine Dell’ECO.
Il Centro Sociale Occupato Autogestito Le Fucine Dell’ECO, dopo due anni di continue attività’ culturali, sociali e politiche, nate dall’esigenza comune a molti materani di condividere e vivere collettivamente uno spazio lasciato al degrado e all’abbandono, si ritrova difronte all’intenzione di sgombero espressa chiaramente, anche se in via informale, dal Sindaco di Matera. E’ evidente che non si tratta di un atto scatenato da un murales qualsiasi, dato che non c’è’ mai stata nessuna richiesta di rimozione da parte dell’amministrazione bensì da pressioni politiche che probabilmente mirano a distruggere l’unica forma di attivismo culturale e politico autonomo della città. Chiediamo alla comunità che ha vissuto in questi anni la realtà del Centro Sociale di esprimere la propria solidarietà’. Invitiamo tutti, comprese le istituzioni, all’assemblea che si terrà sabato 1 marzo 2014 in piazzetta Garibaldi, incontro fortemente voluto da noi per far luce su cosa pensa l’opinione pubblica rispetto a quello che sta succedendo.
Ultimissima di mercoledì 26 febbraio 2014 – Il Centro sociale occupato autogestito Le Fucine dell’Eco, al fine di trovare una soluzione collettiva e condivisa, annunciano in una nota di aver deciso di occultare temporaneamente il murales realizzato sui muri esterni della struttura di piazzetta Garibaldi ed estendere l’autotestione a chiunque voglia esprimere la propria opinione e/o dissenso in un’assemblea pubblica che si terrà in piazzetta Garibaldi (zona Sasso Barisano) sabato 1 marzo alle ore 16. Intanto il collettivo resta in assemblea permanente. Nella foto il murales occultato con un “velo”.
Matera, rioni Sassi, piazzetta Garibaldi, ex asilo e poi utilizzato come sede dal teatro dei Sassi prima di essere occupato da Fucine dell’Eco per diventare un centro sociale. A far discutere in queste ore sono i murales realizzati dai ragazzi sulle pareti esterne dell’immobile del demanio, opere che probabilmente non sono in sintonia con la storia millenaria della città dei Sassi, patrimonio mondiale dell’Umanità dal 1993.
E mentre si accende il dibattito su facebook che facciamo? Chiediamo al Comune di Matera di intervenire per cancellare questi murales e riportare il colore naturale dei Sassi anche su questa struttura oppure accettiamo l’arte proposta dai ragazzi in un contesto particolarmente “sensibile” come quello dei Sassi di Matera? La fotogallery riportata in basso consentirà a tutti di esprimere un giudizio e di avviare un dibattito su SassiLive.
Michele Capolupo
Dopo la denuncia relativa ai murales realizzati sui muri esterni dell’ex asilo nido si registra una nota degli occupanti del Csoa Fucine dell’Eco di Matera diffusa alle 16,48 di mercoledì 26 febbraio su facebook e che riportiamo integralmente.
Gli occupanti del Csoa Fucine dell’Eco di Matera riuniti in Assemblea Permanente per rispondere al tentativo di sgombero da parte delle istituzioni locali.
Le Fucine dell’Eco devono continuare ad esistere.
Questa è una offesa alla cultura, al popolo materano, al turismo!!!
mha no, lasciamoli fare tranquillamente, anzi facciamo imbrattare anche il frontale della cattedrale in fondo è arte!
prima dei murales deve andare via il ponte di ferro che non ci azzecca proprio niente lo ha detto anche il ministero e non era difficile arrivare alla conclusione
Se devono rimanere questi murales, andiamo ad imbrattare anche la Pietà di Michelangelo o la Fontana di Trevi tanto …
Premetto che odio i murales, soprattutto se fatti danneggiando le opere d’arte, ma quando ho visto questa pagina con le foto, ho provato a interpretare il significato di questo gesto. Perché non provate anche voi a farlo? C’è una lattina di coca cola con la muffa che vi esce da sopra e poi la scritta parla da sé. È ovvio che è un messaggio contro l’amministrazione comunale. Questa è l’espressione del malcontento del popolo materano o per lo meno di alcune persone nei confronti di chi si deve occupare seriamente di questa città. E come non dar loro torto!! Io ad esempio più di un mese fa ho avuto lo sgombero da casa mia perché nel locale demaniale sottostante al mio appartamento manca un muro portante. Come ha risolto il Comune di Matera? Non facendo assolutamente niente!!! Così come non interverrà togliendo questi murales…
TOGLIETELI ASSOLUTAMENTE…. MA VI RENDETE CONTO CHE ANNO IMBRATTATO UN PATRIMONIO STORICO DI ASSOLUTA BELLEZZA!!! MA CHISS SO PACCJ!!!!
ERRATA CORRIGE: HANNO
Io abbatterei l’edificio in questione e darei al centro sociale qualche altro locale demaniale dei Sassi!
Le motivazioni sono 2:
1) L’edificio è completamente fuori luogo essendo una costruzione che non c’entra nulla col contesto dei tipici rioni. La parte superiore del tetto, poi, è inguardabile, con la guaina impermeabile completamente a vista è un pugno nell’occhio per tutti coloro che passano!
2) Abbattendo la struttura si creerebbe una bellissima piazzetta che potrebbe essere usata per molteplici funzioni.
concordo!!!
Il discorso è che quell’edificio sin da quando lo costruirono non è mai stato in sintonia col restante contesto architettonico e paesaggistico dei Sassi, quindi il problema non è certo il recente murales. Questa polemica puzza proprio di pretesto mosso da altri scopi verso la struttura….
Sono d’accordo con Lollomatera quando dice che per le Fucine dell’Eco ci vorrebbe uno spazio più funzionale e più consono alle numerose attività svolte dal CSOA. A Matera di posti che stanno ad ammuffire nell’indifferenza totale ce ne sono tanti e sarebbe anche ora di restituirli alla collettività come è stato fatto con l’ex asilo.
In bocca al lupo ai ragazzi delle Fucine, anche se sono fuori spero di poter tornare presto a collaborare con voi.
Francesco Salerno
Eh beh d’altronde mi sembra giusto…”uno spazio funzionale e più consono alle numerose attività”…
Tutto a spese della cittadinanza ovviamente….perché in Italia c’è chi può e chi non deve…vero?
Adesso poi, tirare fuori tutto questo vittimismo per un murales osceno mi sembra un tantino esagerato…soprattutto perché obiettivamente, che c’azzecca?
E poi vogliamo parlare del degrado attorno alla struttura?
Una domanda dalla risposta scontata…i Sassi sono pieni di rifiuti, loro sicuramente non c’entrano.
Perché sono compagni e in questa città possono fare tutto (democraticamente, che ci sta sempre bene).
Siete stati a lungo coccolati (e lo sarete ancora) da ogni tipo di istituzione quindi per favore risparmiateci questi finti piagnistei.
Bisogna ABBATTERE quella struttura e al massimo fare un giardino ben curato
Quell’edificio è di Mussoliniana memoria, non c’entra proprio nulla con la storia dei Sassi. Quindi, dal punto di vista architettonico è un pugno nell’occhio comunque. Se invece lo si colora e lo si motiva come centro di aggregazione giovanile potrebbe benissimo essere rivalutato come struttura moderna nell’antico. I colori non hanno mai fatto male a nessuno, la storia non si cancella è stato la scuola dei nostri genitori.
Lasciate scegliere i giovani che sono esclusi da tutto. Anzi finalmente un centro sociale anche a Matera. A Bari i ragazzi si stanno battendo per non far abbattere la ex caserma Rossani. Il conformismo a volte è più dannoso di ciò che si vede.
Senza polemica, ma prima di inserire frasi ad effetto, ti invito a riflettere sul significato della parola ‘conformismo’.
Conformismo: Tendenza a conformarsi, anche solo in apparenza, a dottrine, usi, opinioni prevalenti socialmente e politicamente. In senso più ampio, il conformista è visto come accezione negativa di chi si adatta facilmente alle opinioni o agli usi prevalenti, alla politica ufficiale, alle disposizioni e ai desideri di chi è al potere.
Bene io credo che attualmente le idee PREVALENTI in Italia siano più che CONFORMI a quelle dei centri sociali. I quali rappresentano perfettamente il concetto di CONFORMISMO: non rifiutano l’appoggio dei partiti di governo (anzi lo chiedono) e i continui aiuti del sistema (assegnazione di spazi ‘gratuiti’ e pioggia di fondi).
Quindi si sono ADATTATI perfettamente alle disposizioni di chi è al potere.
La favoletta degli eterni ‘ribelli’ mi spiace ma non attacca più, i conformisti sono proprio loro. 😉
E poi onestamente, ideologia a parte, quel murales nei Sassi (come tante altre scritte) non è arte, è semplicemente osceno.
La città è piena di spazi da colorare, se vogliono creare arte, potrebbero utilizzare quelli.
Vi state preoccupando. E allora facciamo alcune riflessioni:
1) Non è detto che uno stabile in degrado debba esere occupato abusivamente. Tante associazioni culturali, sportive ecc. o pagano un fitto o non hanno sede. Non è detto che le parole “equo-solidali” o “associati UISP”, “extracomunitari”, “bravi ragazzi” ecc., debbano costituire una zona franca ed anarchica.
2) Il ponte schifoso è da eliminare, abbattere. Ciò, comunque non autorizza nessuno ad inquinare un patrimonio che deve costituire una risorsa per tutta la città a prescindere da chi ci amministra.
3) In altri stati la violazione di siti sotto tutela sarebba punita con pene severissime, qui nessuno vede o sente… forse perchè amici o propri elettori.
La riflessione più allarmante e che a 100 metri c’è la sede della Sovrintanza ai Beni Storici dove al posto degli occhi hanno i prosciutti.
In un sito dove per mettere un chiodo ci vorrebbe un permesso specifico, la nostra Amministrazione Comunale, i Vigili Urbani, la Forenstale, e le altre forze dell’ordine farebbero bene a sorvegliare e a far applicare le regole e le leggi.
Personalmente mi considero un eterno ribelle perchè mi batto sin da quando ero giovane per una società più giusta, solidale e più libera, il contrario di ciò che abbiamo oggi.
Sono ribelle, perchè non accetto nessuna dittatura, sono antifascista perchè la mia città e tutto il paese dove vivo è risorto dalla Resistenza contro la dittatura nazifascista e nessun potere mi va bene. Perchè non ci sono poteri buoni (F. De Andrè)!
Sono per la massima condivisione delle leggi e si deve fare il possibile per raggiungerla. Non mi riconosco nella democrazia delegata ma se proprio si vuole tentare una scorciatoia mi andrebbe bene anche quella partecipata.
Io non sono nessuno per sopprimere il desiderio e la volontà altrui. Questo per me è anticonformismo!