Nicola Locuratolo: “Quattro passi da gigante nel futuro per Matera”. Di seguito la nota integrale.
1) Il problema più grave per la comunità lucana è senza alcun dubbio la bonifica del sito della Trisaia: l’allontanamento delle barre irraggiate americane ed il loro “confinamento” all’interno delle centrali dismesse in attesa che si individui prima e, poi, si realizzi il deposito unico di sicurezza nazionale o altra soluzione definitiva.
Lo stillicidio della popolazione lucana deve finire ora, é un cinico e lento genocidio!
2) Il volano dell’intera regione é la ZES Mt-Ta, nella piana Pisticci-Ferrandina, area giá definita individuata come “retro-portuale” del Porto di Taranto ed in cui si accentrerá il deposito principe del traffico intermodale proveniente dal Sud/Est asiatico ( canale di Suez) ed il restante mondo intero che entra da Gibilterra.
Questo traffico sarà veicolato verso Nord sulle due direttrici autostradali (tirrenica ed adriatica) con la basentana che “sale” Potenza e “scende” a Sicignano e con la bradanica che impone, per essere raggiunta, la salita alla galleria di Miglianico per, poi, scendere sulla bradanica il località San Giuliano. Di qui la necessità di un percorso alternativo e sostanziale che verrà, sul traffico intermodale,un accorciamento di tempo di percorrenza di 20-25 minuti ed un incalcolabile riduzione di infortunistica stradale: un tunnel di collegamento in piano Basento-Bradano a quattro corsie evitando la catastrofe del traffico pesante sulle forti pendenze.
3) La necessità di veicolare la maggior parte del traffico intermodale con il “ferro”, ma non “privilegiando” la salita a Potenza e la discesa a Battipaglia per poi andare, incompatibilmente, a scaricarsi sulla linea di A.V. Mi-Sa, ma invece di individuare fin da ora, con l’opportunità del Recovery Fund, di una linea di A.C. (Alta Capacità) adriatica, il Mi-Pa (via Matera) con una galleria già realizzata sotto Miglionico, con la tratta Salandra-Matera pronta per il 2026 e per una ventina di chilometri che rappresenta la rinascita del territorio dell’ Alta Murgia pugliese con il recupero della storica ferrovia Gravina-Barletta, distendersi sulla tratta Fg-Mt.
E Matera diventa il crocevia, il chiasma tra la A.V. Mi-Sa-Ta-Le (tirrenica) e l’A.C. Mi-Pa (adriatica).
4)Essenziale il ruolo che può giocare sul territorio lo sviluppo della Pista Matteo di Pisticci è per i manager del traffico intermodale, è per il traffico collegato al turismo del metaponto e di Matera, già CEC 2019 è per il traffico aereo di primizie agricole privilegiate e deperibili appetite dai mercati Nord-Europei
Ed il gas infrastrutturale Nord/Sud sarà definitivamente colmato.
P.s.Un ultimo grande problema ancora insoluto sulle spiagge italiane è rappresentato dalla erosione della costa e si è volutamente disattesa
la sperimentazione sia pure minimale di un brevetto di utilità atto a ridurre sensibilmente il fenomeno con la posa in opera (sperimentale) di una “ecostruttura per interventi di ristrutturazione di fondali marini instabili in fase regressiva”.
Si versano in mare un fiume di miliardi in ripascimenti, barriere varie, pennelli, manufatti di varie foggie,sacchetti di sabbia, tubi drenanti,ecc, ma si esita a provarne, sperimentalmente, una.
Auguri.