Riportiamo una nota del giornalista materano Nino Grilli sul tema che sta particolarmente a cuore alle giovani coppie in cerca di una casa per la loro vita coniugale nella città di Matera.
Edilizia pubblica e privata …dal partito del mattone
E’ il classico gatto che si morde la coda! Povero felino! Povere soprattutto le giovani coppie che hanno in animo di mettere su famiglia e magari di comprare una casetta per la loro vita coniugale. La crisi che attanaglia le possibilità di lavoro per le nuove generazioni (ma anche per quelle non più proprio nuove, con i quarantenni in cerca di lavoro e ben restii a mettere su famiglia) si ripercuote in maniera insostenibile su di loro. Nella oramai declamata Capitale Europea della Cultura nel 2019, la questione casa è pur sempre del tutto evidente nella sua enorme difficoltà. Centinaia sono le case private in progettazione o addirittura in costruzione, a fronte di pochissime alternative di edilizia pubblica. Nel contesto centinaia o forse più le case esistenti che appartengono a privati e che sono del tutto disabitate. I costi d’acquisto o anche di affitto sono alle stelle per cui chi vuole tentare l’avventura di comprare o andare in affitto si scontra con prezzi inverosimili per la loro esosità, certamente non alla portata delle attuali possibilità economiche della maggior parte dei cittadini materani. A meno di non dissanguarsi economicamente per lunghissimi anni a venire. Il problema non sembra interessare nessuno e l’andazzo continua imperterrito nel suo dannoso cammino. Diventa un’impresa veramente insormontabile e non certo affidata a canoni di trasparenza e correttezza quando ci si trova ad affrontare simili situazioni imbarazzanti. Quando cioè ci si trova nella difficoltà di assolvere il pagamento del mutuo intrapreso o il pagamento del canone mensile. Banche e proprietari sono ben pronti ad approfittare, anche in maniera sconcertante e illegale, della situazione mettendo in difficoltà il compratore o l’affittuario. La questione si fa sconcertante quando costoro riescono persino a avere supporto non proprio lecito di qualche “avvocaticchio” e di qualche giudice consenziente, pronti ad assecondare le illecite richieste del proprietario privato cittadino. In tal maniera lo sfratto diventa subito cosa fatta! Le ragioni e i diritti del malcapitato acquirente o affittuario sono del tutto trascurati e messi in second’ordine. Funziona così! Chi si trova in difficoltà, seppure momentanea, ma che certo non intende non onorare i suoi impegni, è costretto a abbandonare l’immobile e a sopportare enormi conseguenti spese per far valere i suoi diritti, per assurde decisioni fondate anche su evidenti illegalità. Se poi il cittadino soccombente riesce ad ottenere vera giustizia, grazie a un giudizio ben ponderato e privo di elementi d’illegalità, non succede un bel nulla. Oramai il danno è fatto e ottenere il maltolto comporterebbe una prassi oltremodo lunga oltre che farraginosa. Il fatto è che il proprietario privato il più delle volte lascia disabitata quell’abitazione. Da qui l’esistenza delle numerose case private vuote nell’assoluta noncuranza dello stesso proprietario che preferisce perdere mesi e anche anni di possibili riscontri economici derivanti da un eventuale vendita o affitto, piuttosto che pazientare in qualche modo offrendo la possibilità di un opportuno recupero da parte del soccombente. Altro aspetto è quello in cui proprietari di abitazioni private preferiscono addirittura non cedere ad alcuna mediazione nella vendita degli appartamenti, insistendo sulle loro esose richieste e lasciando le case vuote anche per anni, in attesa di qualche acquirente che il più delle volte non arriva mai! E intanto si continuano a costruire le case, magari con lo scempio dell’ambiente e la noncuranza per un prezioso habitat rupestre da rispettare.
Nino Grilli