Torno sul “Parco della Storia dell’Uomo”, cuore del CIS “Matera Capitale della Cultura Europea 2019”, perché la mia nota del 14 agosto a tutti i soggetti coinvolti nei lavori avviati a giugno scorso ha cominciato a produrre effetti: un paio di giorni fa, sia il dott. Vicenti, Segretario generale della Commissione nazionale dell’UNESCO, sia il soprintendente ABAP della Basilicata, arch. Canestrini, mi hanno risposto, ciascuno per la sua parte. Il primo, ha precisato che la Commissione non ha compiti di gestione e di tutela ma mi ha assicurato di avere girato la segnalazione ai due Ministeri coinvolti, MiBACT e MATTM, aggiungendo che avrà cura di monitorare l’evolversi della situazione. Il secondo, che invece, in materia di conservazione dei siti culturali della Murgia Materana oggetto dei lavori, ha piena responsabilità, nella nota inviatami ha ricostruito l’iter amministrativo del progetto e illustrato le cautele adottate dall’apertura dei cantieri in qua. Il quadro dipinto dall’architetto Canestrini è tutto sommato rassicurante ma cozza, in alcuni punti, con quanto mi viene riferito da chi giornalmente monitora la situazione per conto delle 35 associazioni che hanno sollevato perplessità su quanto sta accadendo. L’attenzione quotidiana e continuativa è fondamentale, tanto più se il personale della SABAP, che ha sede a Potenza, effettua sopralluoghi con cadenza pressappoco mensile, come riferito dallo stesso Canestrini, e la sorveglianza archeologica che mi scrive essere costante e affidata a professionisti abilitati è invece assicurata, secondo altre fonti, da un unico soggetto, per di più saltuariamente. Anche in materia di prescrizioni, scorrendo l’elenco, mi sorge qualche perplessità. Ringrazio quindi i dottori Valenti e Canestrini per le loro sollecite risposte ma la questione, per quanto mi riguarda, è tutt’altro che chiusa. Attendo infatti, fondamentali, le risposte di INVITALIA e del comune di Matera. Ho steso, intanto, una interrogazione al ministro Franceschini che a giorni si aggiungerà al cumulo delle precedenti ma non escludo una trasferta materana che mi consenta, oltre che di tornare nella fascinosa città dei Sassi, dove frequentai la Scuola di Specializzazione in Archeologia ormai una vita fa, di vedere di persona i cantieri, ed un passaggio da Potenza per l’accesso agli atti che mi riprometto di chiedere.
BRACCIA RUBATE ALL’AGRICOLTURA! chiariamoci sono quelle della Corrado.