Il materano Pasquale Stano in una nota esprime denuncia il mancato funzionamento di fontane e di fontanini presenti nella città di Matera. Di seguito la nota integrale.
Pasquale Stano: “Fontane, fontanini e sprechi cretini”.
Mi chiedo cosa abbia mai la città di Matera contro le fontane? Forse un recondito segno di rivalsa verso quella facilità d’acquisizione dell’acqua che la fontana ti dà rispetto alla fatica enorme che la città sino all’avvento dell’acquedotto pugliese negli anni trenta, ha dovuto sostenere per racimolare l’acqua. Perchè vedere costantemente nei decenni, tutte le fontane d’arredo pubblico installate in città dagli anni cinquanta in poi costantemente a secco se non ricettacolo di immondizia, da un senso di squallore a dir poco ricercato, voluto. L’unica fontana che ha funzionato dall’atto della sua costruzione sino a pochi anni prima del suo smantellamento è stata la oramai ex fontana in piazza Vittorio Veneto che in giorni come questi di forte calura si fa rimpiangere, per il refrigerio che chi sostava nei pressi, sopratutto gli anziani provavano, ora al suo posto c’è il nulla, il progettista della recente modifica della piazza oltre la fontava voleva occultare anche il medioevale vicinato di San Domenico e riempire la piazza di lecci come negli anni ottanta, deve essere uno di quei giovanotti che la sera negli anni ottanta la passava lì, ed il rimpianto dei tempi andati gli ha stimolato queste fantastiche soluzioni, senza il consenso della popolazione materana che per quella fontana ha pagato per realizzarla e ha dovuto pagare nuovamente per demolirla, pochi anni dopo e funzionante. Perchè la fontana era tenuta spenta ma era funzionante, vero è che ora giace in un deposito all’aperto. Visto che non è stata cestinata prima che faccia la fine dei numerosissimi fontanini in gisa degli anni trenta, depositati e poi spariti o dell’orologio meccanico della cimasa di palazzo dell’Annunziata dopositato restaurato e poi rubato dai depositi municipali, la si riutilizzi nei prossimi lavori di riqualificazione di piazza Matteotti, di fronte la vecchia stazione fal come in tutte le città che possiedono una stazione storica, spesso alla loro uscita vi è una fontana. Poi, so di chiedere troppo ma vorrei anche che babbo natale facesse funzionare la fontana de La Martella, la fontana di piazza Mulino, la fontana di Serra Venerdì, la fontana del parco di Macamarda (c’è una fontana!), le due fontane del parco Giovanni Palolo II (boschetto x i materani), la fontana in via Annunziatella, la fontana di Piccianello, ebbene sì per chi non lo sapesse quello non è un monumento alla tossicodipendenza ma una fontana. Anche l’ex Banca Popolare del Materano ha al suo ingresso una piccola fontana, ma si è adeguata alla città e la tiene spenta! Alcuni anni addietro, con Pasquale Doria ci chiedevamo sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno perchè la vasca della villa comunale non fosse stata mai più riposizionata, spero che questo articolo sia di buon auspicio come lo fu quello.
In piazza Vittorio Veneto in fine, almeno riposizionino l’imbocco del pozzo come era una volta, indicherà la sottostante presenza del palombaro lungo, la più grande cisterna storica d’Europa.
La città dovrebbe avere un ufficio al verde pubblico e fontane, come avviene altrove sopratutto nelle grandi città d’arte, e non comportarsi come un paesone.