Il cittadino Nicola Pavese ha inviato una lettera aperta agli assessori Montemurro, Tragni, Fiore, all’azienda Miccolis per ottimizzare il trasporto pubblico urbano e risolvere i problemi del traffico cittadino sensibilizzando la comunità all’utilizzo del mezzo pubblico.
Confidando nella pazienza e nella curiosità di coloro che vorranno leggermi fino in fondo, intervengo (da cittadino) nel dibattito riguardante il traffico sempre più congestionato di Matera con ripercussioni negative anche sulla città storica e turistica. Disponibile a confrontarmi con chiunque, il mio intento è quello di favorire una riflessione e offrire un contributo di concretezza alla luce del previsto “Boulevard don Minzoni-Ascanio Persio”. Provvedimento che non mancherà di creare disapprovazione e polemiche.
IL RAPPORTO TRA TRAFFICO, INQUINAMENTO E MONUMENTI
Matera è una città d’arte internazionale sempre più visitata.La politica oltre ad avere il dovere di erogare al meglio i servizi, deve preservare i suoi monumenti, elevare la qualità della vita e rafforzare la sua vocazione culturale e di città accogliente. In questi giorni di tutto si parla tranne che di trasporto pubblico locale da rilanciare per risolvere i problemi del traffico sempre più caotico con code dappertutto, ingorghi e stress per gli automobilisti. Così come la politica e le istituzioni non parlano di ferrovia statale, infrastruttura (insieme alla sottovalutata tangenziale Carlo Levi) della quale ci si doveva occupare sin dal 2014. Scelte sulla mobilità e viabilità che avrebbero migliorato anche il traffico e la vivibilità in città, soprattutto tenendo conto che l’arrivo in treno di migliaia di visitatori avrebbe evitato l’arrivo quotidiano di centinaia di bus turistici, loro auto private e caravan. Va evidenziato inoltre che l’inquinamento da traffico che gli intasamenti di auto creano determinano problemi alla salute dei cittadini e ai monumenti, le cui facciate devono fare i conti con il deposito di sostanze chimiche nocive che nel tempo le deturpano e le deteriorano. In una Matera dove il centro storico è un “museo a cielo aperto” stupisce il silenzio degli ambientalisti, degli operatori turistici e commerciali, degli addetti alla ristorazione, delle associazioni di categoria, degli organismi culturali e dei sindacati.
Inoltre, la presenza di alberghi, case vacanze, B&B e altre strutture ricettive nei vari quartieri e persino in periferia richiede un trasporto urbano efficiente e facilmente utilizzabile anche dai forestieri che devono muoversi agevolmente all’interno della città e soprattutto nei trasferimenti periferia-centro storico e viceversa. In questo contesto, con la città scivolata al 78esimo posto per la qualità della vita (fonte Sole/24ore), l’amministrazione comunale mostra poca lungimiranza, idee poco chiare e a volte contradditorie rispetto al ruolo che deve svolgere per favorire una accettabile vivibilità urbana e adeguata e gradevole ospitalitàai turisti e visitatori. Amministratori che peraltro dovrebbero seguire quanto previsto dai “Piani Urbani della Mobilità Sostenibile” approvati dalla Commissione europea.
I PROBLEMI (IRRISOLTI) DEL PASSATO DA AFFRONTARE CON UNA VISIONE NUOVA E MODERNA DELLA CITTA’, DEL TRASPORTO URBANO E DEL TURISMO
Matera è una città a misura d’uomo che nonostante sia di appena 60.000 abitanti è sempre più annientata dal traffico. È da qui che bisogna partire! Mi chiedo:è possibile che non si riesca a risolvere un problema importante e prioritario come il traffico cittadino che in altre città ben più grandi, estese e complesse sarebbe il problema di un singolo quartiere? Quella di Matera è una situazione creatasi negli ultimi decenni, che dimostra con quanta leggerezza e superficialità è stata affrontata finora dalle diverse amministrazioni comunali. Tuttavia, trattandosi di una città sostanzialmente <piccola> siamo di fronte a una realtà migliorabile con problemi non certo irrisolvibili, ma da affrontare con una visione diversa da come si è fatto in passato.
Altrimenti il traffico diventerà <la tomba> di questa città, e bloccherà il suo sviluppo futuro.
In fatto di mobilità, vanno riconsiderati i collegamenti su rotaia con la rete delle FS. Che è quello che chiedono color che vengono a Matera, unica città al mondo che snobba la ferrovia statale.
Certo, va detto infatti che le difficoltà del traffico di Matera risalgono agli Anni ‘70-‘80, quando si fecero gli errori che oggi si stanno ripetendo. Si pensò all’epoca di risolvere ogni cosa con la costruzione (nelle aree più o meno centrali della città) di 5 grandi parcheggi: piazza Firrao, piazza Mulino (nell’area sottostante), via Vena-via Lucana, via Casalnuovo, via Saragat (Serra Venerdì). Scelte delle diverse amministrazioni che con tali parcheggi non hanno fatto altro che incentivare l’uso dell’auto privata, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Pertanto, pensare a nuovi parcheggi (stadio XXI settembre, area ex Barilla?) mi sembra un’idea molto discutibile, innanzitutto e non solo per i problemi che creeranno nel quartiere di Piccianello e strade adiacenti. Discorso a parte e condivisibileè la scelta dei parcheggi per i turisti nella stazione FS di La Martella e nel terminal bus di Serra Rifusa.
Secondo me, l’unico rimedio possibile è ristrutturare, ottimizzare e potenziare la rete del trasporto pubblico locale. Cosa di cui non si parla e che invece dovrebbe essere il primo provvedimento da adottare. In pratica, per una mobilità sostenibile e per il traffico da rendere scorrevole, bisogna privilegiare l’uso dei bus urbani in modo da scoraggiare e far risultare sconveniente l’uso dell’auto privata, con la quale, tra l’altro, spesso viaggia una singola persona. Questa auspicata inversione di tendenza riguarda soprattutto coloro che si spostano dalla periferia verso il centro città e viceversa. Per fare condividere ai cittadini questi cambiamenti (soprattutto di abitudini consolidate che però determinano il “problema traffico”) bisogna rendere il trasporto pubblico efficiente, competitivo, puntuale, veloce nei tempi di percorrenza e conveniente nella tariffazione e negli abbonamenti. In pratica l’uso del bus deve essere vantaggioso e si deve poter arrivare in centro, dalle periferie, in massimo 15 minuti.
L’ALIBI DI <CITTA’ STRETTA E LUNGA> NON REGGE
In questo stato di cose non si può condividere l’alibi (spesso usato) di Matera “città stretta e lunga”: Genova, Salerno, Pescara (solo per fare qualche nome) hanno le stesse caratteristiche urbanistiche, e addirittura un numero ben maggiore di abitanti. Eppure tali problemi di traffico li hanno risolti egregiamente proprio con un efficiente trasporto pubblico. Cosa che si dovrebbe fare anche a Matera. Da chiarire: se la pianta della città fosse “cerchiocentrica” (cioè con sistema “radiale”, “stellare” o a “margherita”, come dir si voglia, vedi Milano, Lucca, Lecce) la viabilità e mobilità interna sarebbero ben più problematiche e difficili da pianificare. È più facile, infatti, muoversi lungo un segmento che all’interno di vari cerchi concentrici!
Tra l’altro a Matera se si riduce l’utilizzo delle auto private anche il traffico cittadino si ridimensiona e si può affrontare diversamente rispetto a quanto viene prospettato con la sperimentazione di questi giorni dal Comune di Matera, con l’inquietante <Boulevard>. Il trasporto pubblico locale, dunque, può e deve essere la soluzione.
LE ATTUALI CRITICITA’ DELLA RETE URBANA DEI TRASPORTI
Attualmente, pur riconoscendo alcune note positive come il prolungamento serale del servizio nel fine settimana, le linee scolastiche, la linea Sassi (da migliorare con informazione adeguata nei parcheggi di scambio), la linea turistica per il Belvedere murgiano, i servizi speciali e le paline elettroniche lungo alcune strade, sono numerose le criticità (che tratterò più avanti), per cui il trasporto urbano viene poco utilizzato dai cittadini. Nel suo insieme, infatti, il servizio è poco funzionale e per questo poco utilizzato in quanto non soddisfa le diverse esigenze della comunità. Ed è questo un fatto incontestabile come il traffico caotico dimostra abitualmente, e non soltanto in questi giorni di festa.
LE CODE (PERSINO IN PERIFERIA) E I BUS URBANI SEMIVUOTI
A Matera si assiste, ormai, a un inquietante fenomeno nuovo, frutto anche degli interventi sbagliati del passato circa la mobilità cittadina. Alle code<storiche> di via Lucana-Via XX settembre, oggi si aggiungono quelle delle vie Annunziatella, Nazionale, Dante, S.Pardo, Gravina, Trabaci, don Sturzo (nella zona Centro-Nord), con altre code che si formano lungo le vie Levi, Timmari, Moro e “area del Pino”, per chi arriva dalla zona Sud della città. Dunque, il traffico è diventato un problema da non trascurare anche in periferia, cosa che in passato non si verificava. Ed è paradossale che questi intasamenti del traffico si formano mentre i bus urbani viaggiano semivuoti in riferimento alla loro diversificata capienza: da 26 a 110 posti a disposizione tra viaggiatori seduti e in piedi. A Matera, infatti, non si utilizzano al meglio le potenzialità e l’esperienza dell’azienda Miccolis(presente in città dal 2013) che lo stesso servizio lo espleta anche a Lecce, Martina Franca, Conversano, Monopoli, Bitonto…fino a Vicenza e Torino. Nella Città dei Sassi, invece, tale azienda svolge un servizio insufficiente perché cosi’ “ereditato” e concepito male sin dalla fine degli Anni ’70. E da quel momento riproposto dalle varie amministrazioni comunali (compreso quella attuale), con qualche lieve variazione delle linee senza una riprogrammazione e adeguamento del servizio.
LA RETE DEL TRASPORTO LOCALE POCO UTILIZZATA
La rete del trasporto cittadino risulta poco utilizzata per diverse ragioni: 1) le linee sono tropo lunghe, dispersive e difficili da memorizzare; 2) Sono presenti inutili sovrapposizioni delle linee, e per questo dispendiose per i costi da sostenere; 3) i tempi di percorrenza a causa delle linee lunghe sono improponibili per chi deve rispettare orari di lavoro e appuntamenti; 4) i tempi di attesa alle fermate, tra una corsa e l’altra di ogni singola linea, sono di 60 minuti e quindi decisamente troppi; 5) prima di arrivare a destinazione si è costretti a un non richiesto “giro turistico” tra i rioni della città.
A questo punto a conferma dello spreco di km e delle relative risorse pubbliche per via delle continue sovrapposizioni delle linee mi chiedo: a cosa servono ben 11 linee diverse che attraversano Serra Venerdì? Oppure: si può parlare di efficienza se da Lanera partono per il centro città 5 linee in 15 minuti e poi c’è un intervallo di 45 minuti di attesa per le corse successive? Questi disservizi si ripetono in tutti gli altri quartieri della città, per cui si ha un quadro delle inefficienze e delle incongruenze del servizio che allontanano i cittadini.
UN NUOVO PROGRAMMA DI ESERCIZIO PER SODDISFARE LE ESIGENZE DI MOBILITA’ DEI CITTADINI
Da quanto illustrato, si deduce che serve una ristrutturazione della rete del trasporto locale per soddisfare le diverse esigenze dei cittadini e dei turisti, che usando l’auto fanno i conti sia con i costi del carburante e dei parcheggi in zona centro che con le multe sempre più frequenti. Pertanto poiché la città è <stretta e lunga> si deve considerare piazza Matteotti come capolinea e area di interscambio. Inoltre, con la ristrutturazione si deve puntare a nuovi obiettivi: A) ogni linea deve assicurare collegamenti “diretti e corse ravvicinate” da piazza Matteotti per ogni singolo quartiere, sia verso la zona Nord della città che verso quella Sud; B) bisogna evitare le attuali inutili sovrapposizioni fra le diverse linee; C) le linee più utilizzate dall’utenza nelle ore di punta e nei giorni pre-festivi e festivi devono essere potenziate per i quartieri più popolosi con corse “ravvicinate” lungo lo stesso percorso, e se possibile con servizio addirittura gratuito; D) ciascuna linea per essere veloce (pur senza corsie preferenziali) deve essere corta, diretta, per ogni singolo rione con corse “raddoppiate” e “triplicate” lungo lo stesso percorso; E) bisogna “limitare all’essenziale” i passaggi dei bus lungo via XX Settembre-Via Lucana (in direzione piazza Matteotti) usando invece la parallela via Rosselli; F) prevedere una linea “rapida” dalla zona Nord della città per l’Ospedale, per gli uffici dell’Azienda Sanitaria Matera e rione Agna, senza attraversare le vie centrali ma passando comunque per piazza Matteotti; G) predisporre orari dei singoli passaggi a ogni fermata; H) punti di informazioni a piazza Matteotti e (per i turisti) nei parcheggi di via Saragat e via Vena-Lucana.
IL RAPPORTO COSTI-RICAVI
Da sottolineare che, secondo questi criteri, con l’abolizione delle attuali sovrapposizioni delle linee sarà possibile un notevole risparmio di km inutili e di relative risorse pubbliche, da utilizzare per le linee “raddoppiate” e “triplicate”. Quindi si tratta di una ristrutturazione senza costi aggiuntivi per coprire le spese. Ci sarebbe, invece, un aumento dei ricavi proprio per l’utenza probabilmente più numerosa.
CON IL BOULEVARD ALTRE CODE, INQUINAMENTO E STRESS
In chiusura: va evitata la bizzarra soluzione del <Boulevard don Minzoni-Ascanio Persio> quale area pedonalizzata da piazza Matteotti a piazza Vittorio Veneto da riservare ai turisti-pedoni. Tale provvedimento, infatti, creerà <la strozzatura> di via Lucana, come la fugace sperimentazioneha dimostrato. Da evidenziare infine che i turisti-pedoni a Matera arrivano e partono solo in determinate fasce-orario di primo mattino e primo pomeriggio. Invece, i sensi unici di via Lucana (a questo si arriverà) sarebbero validi per tutte le 24 ore e creeranno altre code e inquinamento nelle strade adiacenti. Il Consiglio Comunale di Matera dovrebbe riflettere e perseguire l’obiettivo di far utilizzare meno auto private, assicurando però un trasporto pubblico efficiente e condiviso dalla città.
Altrimenti Matera, con un traffico sempre più ingestibile e caotico, sarà meno attrattiva e men che meno città europea.
consiglio a tutti i cittadini di muoversi a piedi il piu’ possibile perché fa molto bene alla salute; oggi infatti piu’ che in passato ci si muove molto meno, quindi io direi di lasciare l’auto a casa e di fare delle belle passeggiate a passo svelto tutti i giorni, il vostro fisico ne trarrà giovamento, la stragrande maggioranza delle malattie di oggi sono dovute allo scarso movimento, Matera non è Milano, Torino o Roma con distanze ragguardevoli, quindi il consiglio che posso dare è muovetevi a piedi sempre, perché passeggiare a piedi a passo svelto tutti i giorni è tutta salute.