Il Consigliere comunale dell’UDC Giovanni Angelino replica alle dichiarazioni contenute nella lettera aperta pubblicata dal sindaco di Potenza Vito Santarsiero sul sito ufficiale del capoluogo di regione. Di seguito la nota integrale.
La diatriba tuttora in corso tra Matera e Potenza sulla sede unica in cui insiediare la Provincia unica della Basilicata regala ogni giorno una sorpresa. Mentre chiedevo al sindaco di Potenza di chiedere ufficialmente scusa alla città di Matera rispetto alla vicenda del vertice romano convocato per decidere le sorti della Provincia di Matera, lo stesso Santarsiero inseriva sul sito internet del Comune del capoluogo di regione una lettera aperta in cui prova a ricucire lo strappo con il popolo materano e nella quale smentisce il contenuto dell’intervista al Ministro Patroni Griffi sul Corriere della Sera in cui viene chiamato in causa sulla scelta di assegnare a Potenza la sede dell’unica Provincia di Lucania escludendo quindi la possibilità di avere capoluoghi di Regione e di Provincia diversi nella regione Basilicata. Al sindaco di Potenza Vito Santarsiero voglio dire che queste dichiarazioni nei confronti di Matera, del popolo materano e della nostra provincia non ci commuovono più perché è evidente che continua a predicare bene e a razzolare male. Come si fa a sostenere l’amore verso la città dei Sassi e a non dimostrarlo con atti concreti? Vito Santarsiero fa parte ormai di quella classe politica da rottamare e non sarà certamente una lettera a cambiare il giudizio dei materani sulle scelte politiche assunte dal Consiglio comunale di Potenza. Se Santarsiero ritiene di avere a cuore le sorti del materano potrebbe partecipare alla manifestazione pubblica che si terrà domenica prossima a Matera in cui si rivendicherà il diritto dei materani a non perdere la Provincia di Matera.
Giovanni Angelino, Consigliere comunale UDC
Sul sito ufficiale del Comune di Potenza il sindaco del capoluogo di regione Vito Santarsiero ha pubblicato una lettera aperta in merito al riordino delle province con la quale smentisce le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Patroni Griffi al Corriere della Sera in cui Santarsiero è ritenuto responsabile della mancata assegnazione alla città di Matera della sede dell’unica Provincia di Lucania. La riportiamo integralmente.
E’ davvero assurdo e paradossale che il tutto debba diventare uno scontro tra due città, Potenza e Matera, tra due gruppi dirigenti e che si possa pensare che un Sindaco, il sottoscritto, abbia operato per smembrare la nostra Regione ed operare contro la città di Matera.Mettiamo ordine.Davvero si può pensare che Sindaco e Consiglio Comunale avrebbero potuto deliberare la rinuncia al ruolo di Capoluogo di Provincia in una situazione di pieno caos normativo e con una legge che esplicitamente individua nella propria città tale funzione, sia perché Capoluogo di Regione sia perché demograficamente più numerosa?
Si poteva pretendere che una legge sbagliata venisse modificata da un Consiglio Comunale contro i propri interessi ed in maniera incomprensibile per la propria comunità?Si aggiunga a ciò che la legge ha sì ridotto peso istituzionale e ruolo amministrativo dell’Ente Provincia ma ha lasciato intatto l’impalcato normativo che regolamenta l’organizzazione sul territorio delle principali funzioni dello Stato, a partire dalla Prefettura, nonchè di altre strutture territoriali, come Camera di Commercio, Associazioni di Categoria ecc.Se ben si pensa è il cuore della stessa funzione di Capoluogo di Regione.Non è un caso che in tutta Italia i Capoluoghi di Regione sono rimasti anche Capoluoghi di Provincia.Si deve tutelare Matera, certamente tutti lo vogliamo.
Ma un riordino serio lo si fa con un confronto serio, con proposte serie, con i tempi necessari, con comunità coinvolte, con adeguate garanzie del rispetto di ruoli che non possono essere né sottaciuti, né sottovalutati, né messi in discussione a partire da quello di Capoluogo di Regione.A parti invertite sarebbe successo lo stesso. Diciamo allora che Patroni Griffi è stato approssimato nel non comprendere il caos che creava sui territori, che ha proposto una legge approssimata, che è stato lui a cancellare la Provincia di Matera e a volere l’obbrobrio di una Regione con una sola Provincia di 10.000 Km quadrati.
Diciamo anche che non può permettersi di citare un Sindaco senza averlo mai sentito e buttare benzina sul fuoco di uno scontro tra comunità da lui stesso alimentato.Ha parlato di una idea geniale, perché non l’ha messa nella legge? E perché non dice che la legge era sbagliata? E perché non torna alle due Province?Lo sforzo della Regione lo rispettiamo, non entro nel merito di un deliberato che non ho condiviso, dico solo che su un tema così delicato era d’obbligo deliberare all’unanimità, proprio perché l’unità della Regione è prioritaria.Ad Adduce e Tosto dico solo: attenzione ad alimentare le tifoserie; il nostro futuro è ancora insieme, non credo che con altre soluzioni Matera troverà dimensione e ruolo adeguati alle sue potenzialità.
Un solo esempio, Matera 2019, noi ci crediamo più di quanto possano crederci altri e lo abbiamo dimostrato. Abbiamo bisogno di tutelare la Regione per la sua nobile storia che c’è ed è forte e nobile, lo dico al mio sempre caro amico Vincenzo Viti, e poi abbiamo i nostri problemi, quelli della mobilità con in primis le esigenze di Matera, quelli della rigenerazione urbana, quelli dei rifiuti, della energia e così via. Sappiamo che a Matera, dopo lo scippo di Patroni Griffi, occorre garantire anche una dimensione istituzionale, lo dobbiamo fare insieme, trovando le soluzioni migliori, quelle che uniscono e non dividono.
L’Europa guarda alle città, ripartiamo da noi. E’ così che potremo guardare al resto della Regione, le aree che devono essere servite, i distretti culturali, i comprensori che devono essere tutelati, rafforzati e valorizzati, dal Vulture al Metapontino, alla Val D’Agri al Lagonegrese al Pollino.E’ così che possiamo essere protagonisti nella migliore gestione delle nostre risorse.Continuerò a frequentare Matera da cittadino, con la mia famiglia, come ho sempre fatto, continuerò ad amare i Sassi, ad apprezzare la gente che conosco ben consapevole di non aver mai operato contro la loro città.
Vito Santarsiero – Sindaco di Potenza
Il Consigliere comunale dell’UDC Giovanni Angelino commenta l’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal Ministro Patroni Griffi in cui fa riferimento all’assenza del sindaco di Potenza Santarsiero al vertice romano convocato per discutere l’ipotesi di destinare a Matera la sede dell’unica Provincia della Basilicata. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Patroni Griffi sul Corriere della Sera in cui viene ribadita la responsabilità del sindaco di Potenza Vito Santarsiero sul mancato accoglimento della proposta avanzata dal Consiglio Regionale di Basilicata per assegnare la sede dell’unica Provincia di Lucania alla città di Matera non fanno altro che confermare a distanza di dieci giorni le mie dichiarazioni pubblicate dagli organi di stampa sull’egoismo dimostrato dal primo cittadino di Potenza in una vicenda che ha finito per dividere le province di Matera e Potenza, penalizzando in maniera devastante il territorio che comprende i 31 comuni del Materano. Santarsiero come Pinocchio, è proprio il caso di dirlo. Prima aveva dichiarato di non essere stato invitato al vertice romano, poi di essere stato avvisato il giorno stesso e di conseguenza impossibilitato a raggiungere la capitale per discutere con il Ministro e i consiglieri regionali del PD, Luca Braia e Vincenzo Santochirico il caso della Provincia di Matera che rischiava di essere soppressa come previsto dal decreto sul riordino delle province italiane. Premesso che nessuno può mettere in dubbio le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Patroni Griffi all’autorevole giornalista del Corriere dellla Sera, Andrea Garibaldi, nel passaggio in cui sostiene testualmente “Ci sono nuove Province che si sovrappongono perfettamente alle Regioni: Perugia-Terni (Umbria), Potenza-Matera (Basilicata), Isernia-Campobasso (Molise). Ma avranno funzioni diverse. Anzi, avevamo pensato che sarebbe stato geniale avere capoluoghi di Regione e di Provincia diversi. Esempio: Potenza capoluogo di Regione e Matera di Provincia. Ma il sindaco di Potenza non ne ha voluto sapere” mi chiedo con quale coraggio il sindaco di Potenza scelga il suo profilo twitter per precisare che gli sarebbe piaciuto incontrarlo, il Ministro e commentare ironicamente la frase del Ministro quando si riferisce all’idea geniale che avrebbe permesso di avere capoluoghi di Regione e di Provincia diversi”. E’ evidente che il Ministro non aveva nessun interesse ad imporre quanto stabilito nel Decreto se la Regione Basilicata si fosse presentata a Roma con una posizione condivisa dai due Consigli comunali dei rispettivi capoluoghi della Basilicata. Matera e Potenza hanno invece approvato due ordini del giorno diametralmente opposti e di conseguenza il Ministro non ha fatto altro che applicare il Decreto. A questo punto spero che Santarsiero possa almeno chiedere pubblicamente scusa alla città di Matera e a tutti i cittadini della provincia di Matera. Se invece ritiene di avere la coscienza a posto lo invito a partecipare alla manifestazione pubblica che si terrà domenica prossima a Matera con il corteo che dalla sede del Palazzo della Provincia in via Ridola raggiungerà il Cinema Comunale per un consiglio provinciale aperto a tutti i Comuni della Provincia di Matera. Almeno questa volta Santarsiero non potrà dire di non essere stato invitato ad un confronto istituzionale che interessa la Provincia di Matera.
Giovanni Angelino, Consigliere comunale UDC
Riportiamo di seguito anche la nota inviata dal Presidente di Matera SI Muove, Angelo Angelastri: “Le dichiarazioni di Patroni Griffi sul Sindaco di Potenza provano che non esiste più la Regione Basilicata”.
Avanti con il referendum! Le rivelazioni del Ministro Patroni Griffi scritte sul “net “ riguardanti il potentino Santarsiero crediamo debbano far riflettere anche i più scettici materani sulla necessita della nostra iniziativa popolare.
Il sindaco Santarsiero, primo cittadino, di una delle due città della Basilicata e rappresentante del principale sistema politico lucano che ovviamente ha messo a nudo ,ove mai ce ne fosse ancora bisogno,che questo sistema politico regionale è sempre più “Potenza centrico”
Si denota che Potenza non ci desidera e soprattutto non ha alcun interesse politico a raggiungere un’ unità regionale ed in tempi di crisi e di tagli il solo scopo è quello di difendere con i denti ogni ente di Potenza Città a discapito di Matera.
Non riusciamo a trovare una sola motivazione oggettiva e concreta che possa farci recedere dal nostro obbiettivo, cioè chiamare a raccolta con un Referendum il popolo materano, che dopo questo teatrino tra falsi difensori della materanità e complici dei potentini, che ora sanno solo versare lacrime di coccodrillo tardive ed inefficaci, sono ancora più agguerriti e decisi a firmare.
A tal punto che invitiamo tutti i materani di ogni orientamento e convincimento ad unirsi in questa battaglia di democrazia e dignità affinchè la parola passi direttamente a loro per esprimersi sull’ eventuale permanenza o meno in una Regione con Capoluogo Potenza o aggregarsi all’ area murgiatica entrando nella vicina Regione Puglia.
Nelle prossime ore abbiamo il dovere di intensificare i nostri sforzi moltiplicando i punti di raccolta della petizione referendaria, facendo appello a tutti i materani liberi di aiutarci a difendere la nostra Città ed il nostro futuro e di chiedere ai Consiglieri comunali di dare un segno concreto e coerente deliberando il referendum.
Il Presidente di Matera SI Muove, Angelo Angelastri
Riportiamo di seguito anche la nota inviata da Vito Lupo, vice-segretario regionale PD, sulla manifestazione in programma domenica 11 novembre 2012 a Matera per protestare contro la soppressione della Provincia di Matera.
La manifestazione dei consigli comunali e di quello provinciale promossa meritoriamente dal sindaco Adduce e dal presidente Stella domenica 11 novembre costituisce un avvenimento molto importante che ognuno di noi, le forze politiche,i movimenti di ogni tipo,le istituzioni,i rappresentanti dei cittadini ad ogni livello, parlamentari e consiglieri regionali inclusi, non possono e non devono sottovalutare.
I Democratici daranno un contributo notevole alla manifestazione sia per i contenuti che per la forza che deve esprimere. A questo proposito è necessario richiamare tutti al senso di responsabilità. Le decisioni assunte dal governo hanno colpito la sensibilitá e hanno molto turbato l’opinione pubblica. È accaduto a Matera così come in altre aree del paese. I consiglieri comunali, provinciali e regionali e i parlamentari che rappresentano capillarmente il territorio della nostra provincia sono chiamati ad esprimere con decisione il punto di vista delle nostre popolazioni. Confidiamo in un ripensamento da parte del governo e nella funzione positiva e propositiva del parlamento. Il mantenimento delle istituzioni provinciali nelle tre regioni con sole due province è la soluzione che consente di evitare inutili divisioni e contrapposizioni. Tuttavia bisogna saper prevedere soluzioni alternative. In questo caso sarebbe auspicabile lavorare per una articolazione delle diverse sedi istituzionali in modo da salvaguardare servizi per i cittadini della provincia di Matera e per l’unità regionale.
È particolarmente significativo che personalità di ogni schieramento si siano espresse con chiarezza contro ipotesi di “trasferimento” della città o di pezzi del territorio di Matera in Puglia. Sono certo che al di là della utile provocazione questa proposta non risponde agli interessi di Matera,della provincia e della regione. Diventare periferia di Bari significa destinare la storia straordinaria della città patrimonio dell’UNESCO alla marginalità e alla subalternità. Ben altro deve essere il rapporto di Matera con Bari. Due grandi storie che possono dialogare per costruire insieme una prospettiva utile nella condivisione di infrastrutture e strumenti importanti. La manifestazione di domenica prossima deve servire a fissare questi punti essenziali in un clima sereno e costruttivo.
L’iniziativa deve essere proporzionata al pericolo che si corre. Non abbiamo bisogno di provocatori o di chi demagogicamente si erge a “primo della classe”.
Invito tutti al senso di responsabilità onde evitare che la manifestazione indetta dal sindaco e dal presidente della provincia possa degenerare, per cui i “black block” intenzionati al lancio di pomodori o uova sono caldamente invitati a rimanere a casa. Ritengo che evocare tensioni o manifestazioni come quella di 9 anni fa a Scanzano non sia utile alla soluzione del problema.
Vito Lupo, vice-segretario regionale PD
L’intervista pubblicata sul Corriere della Sera rilasciata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi al giornalista Andrea Garibaldi sul riordino delle province riaccende il dibattito sull’abolizione della Provincia di Matera in un passaggio cruciale che riportiamo testualmente: “Ci sono nuove Province che si sovrappongono perfettamente alle Regioni: Perugia-Terni (Umbria), Potenza-Matera (Basilicata), Isernia-Campobasso (Molise). «Ma avranno funzioni diverse. Anzi, avevamo pensato che sarebbe stato geniale avere capoluoghi di Regione e di Provincia diversi. Esempio: Potenza capoluogo di Regione e Matera di Provincia. Ma il sindaco di Potenza non ne ha voluto sapere… ».
Di seguito l’intervista integrale pubblicata sul Corriere della Sera.
Mezza Italia in rivolta contro la riforma delle Province: 35 su 86 cancellate, accorpate ad altre… «Ho l’impressione che le resistenze vengano più dagli amministratori locali che dal popolo», dice Filippo Patroni Griffi, ministro per la Pubblica amministrazione, autore principale della riforma. Ministro, lei mette assieme storici avversari: Pisa con Livorno, Parma e Piacenza, Como e Lecco. «I commenti che mi sono piaciuti di più sono quelli del direttore del Vernacoliere e dello scrittore-magistrato Giancarlo De Cataldo. Il direttore, Mario Cardinali, ha detto che la vita continuerà, che i campanili sono anacronistici. Lui, da Livorno, continuerà a fare satira sui pisani». E De Cataldo? «Ha scritto che per la sua Taranto e per Brindisi l’unione può rappresentare una via d’uscita dalla crisi industriale». Il sindaco di Chieti fa lo sciopero della fame, quello di Prato si siede su un water. «Ma noi non stiamo mica abolendo i Comuni! Non colpiamo identità secolari. Cerchiamo solo di far funzionare in modo più razionale degli enti amministrativi». Giangiacomo Schiavi sul Corriere ha scritto: «Meglio abolire del tutto le Province, togliere col dente anche il dolore». «Tanti me lo dicono! In alcuni casi succede un fatto strano: si saldano coloro che vogliono l’abolizione totale e coloro che non vogliono cambiare nulla. Fra gli abolitori totali ci sono certi amministratori di Province che abbiamo cassato». Ripetiamo: perché non abolirle tutte? «Tre motivi. Il primo, per l’abolizione totale occorreva una modifica costituzionale che questo governo non avrebbe fatto a tempo a vedere ultimata. Il secondo, in tutti i grandi Paesi europei l’amministrazione locale è composta da tre livelli. Il terzo, ci sono funzioni che interessano più Comuni, come quelle che riguardano licei e strade». Il decreto sulle Province sta arrivando in Parlamento. C’è un rischio che venga stravolto? «Certo, ci sono le forti opposizioni locali e c’è il clima pre-elettorale. Ma confido nel fatto che non ci si può presentare agli elettori con un “niente di nuovo” sulle Province. Se ne parla da parecchi decenni… ». Siete pronti a mettere la fiducia su questo provvedimento? «È troppo presto per dirlo». Avete un calcolo dei risparmi che porterà la vostra riforma? «Direi alcune centinaia di milioni. Il ministro Giarda fornirà conti precisi a fine della settimana. Di sicuro si spenderà meno per immobili e oneri collegati. E si ridurranno le sedi dello Stato. Esempio: la Prefettura di una città piccola come Isernia costa 12 volte quella di Milano e 7 volte quella di Napoli». E se fossero state abolite tutte le Province? «Probabilmente avremmo risparmiato meno. Un solo caso: se avessimo dovuto trasferire parte del personale alle Regioni ed equiparare i contratti, avremmo avuto un costo del 23 per cento in più. Se le Regioni non avessero assorbito il personale ma solo le funzioni, avrebbero probabilmente costituito un’agenzia o una società pubblica, con i costi che è facile immaginare». I dipendenti delle Province sono 60 mila circa. Quanti dovranno cambiare sede o amministrazione? «Avremo entro marzo il quadro preciso sugli organici. Molti dovranno spostarsi. Ma l’era del negozio o dell’ufficio sotto casa purtroppo è finita. Non possiamo più permettercelo». Dal gennaio 2013 tutte le giunte delle attuali Province decadono. C’è la possibilità di ricorsi per incostituzionalità? «Credo di no. Intanto, fra pochi giorni, la Corte si esprimerà sulla costituzionalità della trasformazione delle Province in enti di secondo grado. Nei quali cioè i consigli saranno eletti dai consigli comunali». Ci sono nuove Province che si sovrappongono perfettamente alle Regioni: Perugia-Terni (Umbria), Potenza-Matera (Basilicata), Isernia-Campobasso (Molise). «Ma avranno funzioni diverse. Anzi, avevamo pensato che sarebbe stato geniale avere capoluoghi di Regione e di Provincia diversi. Esempio: Potenza capoluogo di Regione e Matera di Provincia. Ma il sindaco di Potenza non ne ha voluto sapere… ». Ministro, le proteste più forti sono venute dalla sua Campania. Avellino non sopporta di essere «divorata» da Benevento. «Il presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia, ha affermato che “siamo ai limiti del colpo di Stato”. Mi pare un eccesso. Stiamo solo provando a cambiare qualcosa. Un po’ di serio riformismo».
Andrea Garibaldi
Di seguito la nuova mappa delle Province dopo l’approvazione del decreto legge relativo al loro riordino:
PIEMONTE: Torino, Cuneo, Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli.
LIGURIA: Imperia-Savona, Genova, La Spezia.
LOMBARDIA: Milano-Monza-Brianza, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Pavia.
VENETO: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia.
EMILIA ROMAGNA: Piacenza-Parma; Reggio Emilia-Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini.
TOSCANA: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.
MARCHE: Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno.
UMBRIA: Perugia-Terni. – LAZIO: Roma, Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone.
ABRUZZO: L’Aquila-Teramo, Pescara-Chieti.
MOLISE: Campobasso-Isernia.
CAMPANIA: Napoli, Caserta, Benevento-Avellino, Salerno.
PUGLIA: Bari, Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi, Lecce.
BASILICATA: Potenza-Matera.
CALABRIA: Cosenza, Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia, Reggio Calabria
Domenica 11 novembre riunione congiunta dei 31 Consigli comunali e di quello provinciale di Matera con partenza del corteo dalla sede del Palazzo di via Ridola e arrivo al Cinema Comunale.
Matera, 31 ottobre 2012 – “Cancellare per sempre la nostra Provincia significa sottrarre a Matera e a tutti gli altri 30 Comuni che ne fanno parte funzioni e servizi di vitale importanza per il nostro territorio, per i nostri concittadini. Una conseguenza disastrosa per un territorio che non intende arrendersi.”
Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, e il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, si fanno promotori di una manifestazione che prevede la riunione congiunta del Consiglio provinciale insieme ai 31 Consigli comunali, con le relative giunte.
Un incontro che sabato 10 novembre alle ore 9.00 vedrà tutti i rappresentanti istituzionali del territorio riuniti sotto il Palazzo della Provincia con i gonfaloni “in segno di riconoscimento al valore e al ruolo ricoperti da 85 anni da un presidio istituzionale fondamentale per le 31 comunità. Un corteo che simbolicamente prenderà le mosse dalla sede dell’ente destinato alla soppressione per raggiungere il cinema Comunale, in piazza Vittorio Veneto, dove avrà luogo la riunione.”
“Sarà l’occasione – evidenziano Stella e Adduce – per condividere un confronto sul futuro del nostro territorio e della nostra regione alla luce delle decisioni che potranno ancora maturare nelle prossime ore.”
Il consigliere provinciale Donato Pierro (Pdl) sulla manifestazione dell’11 novembre a Matera: “E’ un flop”
Il consiglio straordinario che si terrà a Matera il prossimo 11 Novembre e a cui i 31 comuni del Materano rinnoveranno il loro no alla Provincia unica (Potenza – Matera) non ha messo tutti d’accordo. Il consigliere provinciale Donato Pierro (Pdl) ha sentenziato: “E’ un flop.
Si è perso troppo tempo. Occorreva da subito cercare una intesa ad ampio raggio con tutte le istituzioni finanche quelle delle Regioni che hanno la nostra stessa situazione. La maggioranza di centrosinistra, Unione di Centro e cespugli vari, non può continuare ad assumere atteggiamenti arroganti e non ascoltare per niente i suggerimenti, le esortazioni dei rappresentanti del PDL che vogliono difendere le sorti questa terra e questo popolo”.
Il consigliere azzurro ha poi fatto una breve cronistoria della vicenda: ” Si ricorda che il 17 agosto scorso Stella convocò tutti i sindaci della provincia in assemblea a Matera e che già i 31 Consigli comunali hanno tutti votato e discusso un O.D.G. per ribadire la necessità di avere due province in Basilicata”.
E, ancora: “Richiamare a raccolta di nuovo i consigli comunali in una assemblea pletorica il prossimo 11 novembre, mi sembra una cosa dispendiosa, ridondante e inutile. So che in questo periodo molti dei presidenti delle Province ‘segate’, restano in pacifica e composta attesa nei confronti dei partiti nazionali per tentare di essere piazzati in qualche lista nelle prossime elezioni politiche di primavera 2013. Comprendo pure che in caso d´insuccesso occorre tenersi buoni i consiglieri comunali della provincia che saranno i soli a poter votare per le prossime elezioni provinciali ( in quanto si è introdotta l´elezione di secondo livello), ma pensare che una simile e così articolata operazione possa riuscire senza che nessuno si renda conto…suppongo sia un´impresa troppo ardua”.
E, infine: “Il Presidente continua ad ignorare sia la richiesta verbale fatta in commissione Affari Istituzionali e non tiene conto della Mozione presentata nei termini di legge dal rappresentante del Popolo della Libertà Donato Pierro. Essa come ha sostenuto il PDL anche in Regione vuole ribadire che in Basilicata devono restare due province e quindi coinvolgere i parlamentari lucani che dovranno riconvertire in legge il decreto governativo”.
Il Consigliere Pdl Donato Pierro nella mattianta di mercoledì 11 novembre ha deciso di occupare simbolicamente la sala consiliare della Provincia di Matera, in quanto, in vista del Consiglio Provinciale allargato ai 31 Comuni lucani, prevista per Domenica 11 Novembre, nella quale si discuterà la mozione presentata dalla Maggioranza di Centro Sinistra sul Riordino Province, una mozione di analogo argomento era stata presentata dal rappresentante Pdl nei termini di legge, ma non è stata inserita all’ordine del giorno dei lavori, portando avanti un atto di grave prepotenza e di omissione politica. Alla chiusura dei lavori, il rappresentante di centro destra ha chiesto spiegazioni al Presidente del consiglio Chietera sulle motivazioni del gesto, ma si è visto negare anche una risposta, il consigliere Pierro ha così occupato la sala consiliare in attesa di ricevere risposte adeguate.
NON CI AVRETE MAI ……..VI PIACEREBBE SOTTOMETTERCI ?? VI FAREMO LA “GUERRA” CON TUTTI I MEZZI CIVILI CHE QUESTA CITTA HA SEMPRE AVUTO PER SECOLI DI CIVILTA’ ,ALTRETTANTO NON SI PUO’ DIRE DI VOI CHE VI APPROPRIATE SEMPRE DELLA STORIA DI ALTRI NON AVENDO UNA PROPRIA STORIA . VILI. FINTI TURCHI ,SIETE SOLO DEI “TURCHI NAPOLETANI “
SANTARSIEROOOO!!!! Non vedo l’ora di salutarti quando sarai invitato ad assistere al derby… oppure dato che probabilmente manderai qualche delegato non vedo l’ora di quando sfilerai con la tua bella fascia tricolore alla festa della Bruna…
Questo ministro è davvero un PUPAZZO! Sta rivoluzionando la metà delle province italiane mettendo in subbuglio storici equilibri tra città di tutta Italia e poi si blocca davanti a un VETO posto dal sindaco di un paesello qualunque… Ma vattinn va ministro!!
Non si tratta di veto, furia ….
Hanno scritto una legge, chiara e semplice, anche per non andare ad intaccare dall’alto equilibri interni.
IN CASO DI MANCANZA DI ACCORDO, IL CAPOLUOGO SPETTA ALLA CITTA’ PIU’ POPOLOSA.
Si contava sull’intelligenza dei nostri amministratori, ma ha prevalso l’accaparramento delle poltrone.
E comunque a differenza tua non do la colpa a Santarsiero, reo di aver fatto gli interessi della città per la quale e’ stato eletto primo cittadino (in pratica ha fatto quel che la città voleva).
Vogliamo parlare di un certo De Filippo ?
Sunday, questo governo che ricordo è un governo TECNICO e tuttavia vuol rivoluzionare la geografia italiana avrebbe fatto meglio a prevedere, com’era facilissimo prevedere, che avrebbe scatenato guerre di campanile, come effettivamente sta avvenendo OVUNQUE in tutta Italia e non solo in Basilicata.
Santarsiero tu dici che ha fatto gli interessi della sua città, io dico che in realtà è andato contro gli interessi di tutta la regione compresa la sua città, e ciò che ha fatto è stato solo per becero POPULISMO. Ma poi io non gli dò la colpa, ho solo detto che voglio andare a “salutarlo” quando sarà ospite della nostra città… 😀
Quanto a Ponzio Pilato De Filippo stendiamo un velo pietoso…
ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE DE FILIPPO SI CANDIDA …. ASPETTIAMOLO AL VARCO, LUI E TUTTI QUELLI COME LUI CHE NON HANNO FATTO ALTRO CHE REMARE CONTRO MATERA!!! VI RENDETE CONTO CHE CI STANNO TOGLIENDO ANCHE TUTTI GLI UFFICI REGIONALI???
LE PRATICHE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, DELL’AGRICOLTURA ecc.. VENGONO VALUTATE SOLO E SOLTANTO A POTENZA? CI STANNO TOGLIENDO LA DIGNITA’ DEL LAVORO! UN CITTADINO DI METAPONTO DEVE ANDARE A pOTENZA PER DISCUTERE DELLA SUA PRATICA? VI SEMBRA GIUSTO?
VERAMENTE CI STANNO LASCIANDO SOLO LA LORO IMMONDIZIA.
VI PREGO: NIENTE ASTENSIONISMO PER LE PROSSIME ELEZIONI … ANDIAMO A VOTARE E FACCIAMOGLI UNA BELLA SORPRESA!!!
Ministri sobriamente schifosi. Se fosse vero che Santarsiero è prevalso sul ministro del governo dei tecnici è da denunciarlo immediatamente!!! Conta più Santarsiero degli interessi generali? Ma stiamo tornando al medioevo. Se le cose stanno così è necessario RIBELLARSI!!!!!
Santarsiero si è comportato come doveva e come gli ha imposto la sua natura di…PUTENZESE DI M…!
Tutti in corteo domenica, come ha detto ben detto oggi Angelo Tosto, ci vuole una protesta popolare che ci fu per difendere l’area di Scanzano dalla ipotesi del governo berlusconi di fare il cimitero di scorie.
Quello e non altri il modello da seguire, mi auguro che tutto il territorio si svegli e come fece 10 anni fa si mobiliti in massa per difendere la nostra provincia.
Credo che i nostri politici dovrebbero sentirsi e collegarsi con quelli di Terni ed Isernia nelle nostre stesse condizioni, per fare lega comune e pressione in Parlamento per una corretta ed imparziale distribuzione delle funzioni pubbliche sul territorio. Alla luce di quanto dichiarato dal ministro, che da neutrale usa un po’ di buon senso e di logica, e considerando che in Umbria pare che Perugia non si mostri così egoista ed ottusa come Potenza rappresentata dal suo sindaco Santarsiero, ci sarebbero delle possibilità che il Governo ristabilisca un po’ di obiettività contro l’obbrobrio che si va consumando e che porterà alla fine dell’esistenza stessa di questa regione.
Santarsiero al di sopra della Regione e del Ministro. SIAMO NEL MEDIOEVO
IO SONO DEL PARERE CHE QUESTA MANIFESTAZIONE DELL’11 VALGA POCO!! IN OGNI CASO LA FACCIAMO PERCHE’ VA FATTA!! CMQ BISOGNA FARE DI PIù!! se ce lo consentono andiamo dai “turchi napoletani” e facciamoci sentire, oppure dall’unione delle province tagliate organizzarsi in un’unica manifestazione a roma!! FORZA MATERANI E MATERA!!! andare sotto pz?? MAI!! andare in puglia?? ipotesi lontana ma non impossibile intanto PENSIAMO A SALVARE QUESTA PROVINCIA!!
SCUSATE MA SULLA PELLE DEI MATERANI COMANDA SANTARSIERO E LA SUA GIUNTA DEL CAVOLO? CARNEADE CHI SONO COSTORO? E CHI SONO I NS. POLITICI MATERANI PUPAZZI FILOPOTENTINI? E’ GIUNTO IL MOMENTO DELLA RIVOLTA CIVILE IL POPOLO DEVE TORNARE SOVRANO (COME DICE LA COSTITUZIONE) PERCHE’ QUESTA GENTE CI STA PORTANDO ALLA DERIVA SOTTO TUTTI GLI ASPETTI.
La manifestazione del giorno 11 contro chi? La soluzione l’avevamo in casa, non è certo colpa del ministro.
la manifestazione deve essere popolare… i nostri politici vanno presi a calci nel c…, hanno avuto la possibilita’ al momento giusto di intervenire, ma assoldati come sono da potenza non hanno fatto nulla… manifestazione SI… ma politic a calci nel c…!!
sottoscrivo
Per darei calci nel c… ai politici che li meritano, esistono da 60 anni circa le elezioni democratiche, appuntamento al quale i materani si presentano eleggendo sempre le stesse persone.
DI CHE CI LAMENTIAMO ………….
SOTTOSCRIVO
Un altro motivo per il quale il 2 dicembre non sarà solo una partita di calcio . . .
Sarà come per Grecia-Germania!!!
Ciò che conta è NIENTE VIOLENZA, dimostriamo che siamo migliori anche in questo per favore!!!
Santarsiero smascherato! Codardi e vigliacchi… questi non sono cugini, sono peggio delle SUOCERE!!!
Rivoluzioneeeee potere al popoloooo
mai più subalterni di una città parassita, meglio ultimi in puglia che secondi in basilicata
bla bla bla domenica no ci sara’ nessuno questi sono i materani !!!!solo chiacchiere vedremo domenica….
E’ giunta l’ora di ATTACCARE! dobbiamo andare tutti a Potenza ed occupare il comune e la Regione senza paura!!! Via del Riscatto, non esiste per caso nella ns. città, la storia ci insegna!!!! dobbiamo ripetere ciò che fu fatto al conte Tramontano!!!!!…basta questa schiavitù!!!!
che schifo, ormai i politici potentini hanno superato quelli materani in senso di schifezza…qualcuno dovrebbe dire ai politici potentini che si dovrebbero guardare intorno per vedere che sn circondati da montagne…ma vedi tu se ha comandare deve essere un politicuccio di un paesone sul cucuzzo delle montagne…mhà
Per Matera si Muove: Organizzatevi al più presto per una grossa manifestazione, siamo con voi.
ma quale puglia???? mai sia….
Caro De Filippo, per la quiete di questa regione , sei dovuto a chiamare a raccolta chi di competenza e sistemare le cose come dio comanda, politicamente parlando. Inoltre chiediamo che quella specie di sindaco potentino, dopo il gesto vigliacco da lui fatto ,chieda scusa a tutta la cittadinanza Materana e tutta la sua provincia, anche per salvaguardare la sua incolumita’, da parte di qualche escogitato.
secondo questa tabella http://it.wikipedia.org/wiki/Puglia#Comuni_pi.C3.B9_popolosi saremmo la 12 città della Puglia e la quarta della provincia di Bari!!! Bah…
Secondo la stessa tabella, Matera con 60.818 abitanti risulterebbe al 3° posto nella Provincia di Bari dopo Bari ed Altamura e al 9° posto in Puglia.
quindi saremmo nella top ten!
Permettimi, per la precisione saremmo la nona e non la dodicesima!
Dice la famosa dichiarazione di indipendenza americana qualcosa che e’ sacrosanta verita’ per un popolo:” … ogniqualvolta una forma di governo diventa distruttiva…è diritto del Popolo modificarla o abolirla ed istituire un nuovo governo, posando le sue fondamenta su tali principi ed organizzandone il potere nella forma che pare la migliore per realizzare la propria sicurezza e felicità”. Nel nostro caso la sanguisuga citta’ di montagna mira puntualmente a lasciare a bocca asciutta la splendida e ridente citta’ materana. Per invidia? Per avidita’? Per innato senso di inferiorita’? Una cosa e’ certa: Potenza, con il suo primo cittadino, ci ha ancora una volta ingannati. Penso che sia giunto il momento di dire Basta. Prima di essere lucani siamo MATERANI, e quindi difendiamo innanzitutto la nostra meravigliosa citta’!
ma sei materano o POTENTINO all 100%? ormai i giochi so fatti e ‘ ora che si faccia sto referendum !!!! PD e’ tutta la classe politica sonn aggi cammnan alla chiazzz CON TUTTO IL CUORE DA MATERANO PASSIAMO IN PUGLIA !!!!!
Vito Lupo sei un temerario nel fare questo comunicato, io ti do un consiglio rimani tu a casa !!!!!!!!!!! anzi chiedi “ASILO POLITICO” a pz,
visto che vuoi una manifestazione nel segno dell’ amicizia come dire volemose bene. La questione in merito e ormai solo a discrizione è direzione del popolo della quale tu con il tuo patìrtito e gli altri politicanti del tuo ed altre sigle non fate più parte INGINOCCHIATEVI dinanzi ai MATERANI E CHIEDETE UMILMENTE SCUSA, PER TUTTO QUELLO CHE (NON) AVETE FATTO PER SALVARE LA NOSTRA PROVINCIA.
M…..E
ANZI DIMETTETEVI TUTTI SIA DIRIGENTI DI PARTITO E SIA GOVERNANTI DELLA NOSTRA MAGNIFICA CITTA’ , SVENDUTA DA TUTTI VOI PER UN POSTO AL SOLE
VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
MA SOPRATTUTTO DOMENICA LA MANIFESTAZIONEDEVE ESSERE SOLO DEL POPOLO MATERANO
Avete visto ieri a Striscia la manifestazione dei cittadini di Avellino per gli stessi motivi nostri? Prendiamo esempio una volta per tutte.
Lupo, che cosa dici??? Ricordati la protesta civile di Scanzano ed i risultati che si ottennero allora. Noi lucani non siamo mai stati popolo incivile, sappiamo comportarci da persone civili e rispettose delle istituzioni democratiche. Non possiamo ricordarcene e citarle solo quando ci fa comodo!
Se hai timore vuol dire che ne tu ne il tuo partito avete la coscienza a posto e temete rappresaglie come quella dell’altro giorno a Pisticci dove vi hanno di fatto impedito la solita passerella con la scusa di parlare di turismo . Devi sapere caro Lupo che chi fa politica deve sottostare al giudizio della gente e, se del caso, accettare anche delle critiche. Invece di preoccuparmi della reazione della gente mi sarei aspettato da parte del suo partito una risposta chiara, netta precisa e non il solito politichese per dire tutto ed il contrario di tutto nello stesso momento. Lupo ci dica il PD è favorevole o no alla soppressione della Provincia di Matera, Se non lo è in sede locale, non può andare a Roma e sostenere il contrario. Si faccia portavoce con i tutti i parlamentari lucani e non e pretenda che che venga modificato il decreto che elimina la provincia di Matera.
Altrimenti restate in silenzio e comunque accettate le critiche che gli elettori vi fanno e…. non vi lamentate per qualche pomodoro o uova marcia..ad ognuno quello che si merita…
Noi non vogliamo delle scuse, Noi vogliamo la libertà!
Per Potenza ci dovrebbero essere due provincie, ma questo è ormai impossibilile, ma se dovessere una sola allora la sede deve essere da loro. Con questi presupposti non c’è nessun dialogo. REFERENDUM SUBITO!
Quando lei, vice egretario reg. del PD, parla di un avvenimento importante da non sottovalutare,riaguardo la manifestazione del’11/11, e che bisogna vedere soluzioni alternative confidando anche in un ripensamento del governo,per un mantenimento delle istituzioni provinciali nelle tre regioni con solo due province, mi sembra sia troppo tardi. In confidenza, non le pare che la manifestazione di domenica assuma le apparenze di una rassegnazione funerea? Perchè il suo partito non si è imposto,assumendo in ambito regionale e sopratutto verso i componenti el centrosinistra della giunta di Potenza un comportamento fermo e unitario per evitare quel pastrocchio criticato dallo stesso ministro? Non siete voi la maggioranza in Regione? Onestamente ho l’impressione che avete fallito in tutto, inutile arrampicarsi sugli specchi, i cittadini giudicano.
PARLAMENTARI” MATERANI”, PRIMA DI ANDARVENE SALVATE LA FACCIA, NEL PASSAGGIO DEL DECRETO LEGGE NELLE SEDI DI CAMERA E SENATO, FATE INTRODURRE UN EMENDAMENTO CON IL QUALE SI OBBLIGANO LE REGIONI CON UN SOLO CAPOLUOGO DI PROVINCIA SOPPRESSO, A LASCIARE LA SEDE DELLA PROVINCIA NON NEL CAPOLUOGO DI REGIONE ONDE EVITARE UN INUTILE DOPPIONE , QUESTO LO SI PUO’ FARE IN CONCOMITANZA CON I PARLAMENTARI DI ISERNIA (MOLISE) E TERNI (UMBRIA) E CON TUTTI QUEI PARLAMENTARI CHE RITENGONO QUESTO DECRETO COSì COM’E’ UNO SCEMPIO E CE NE SONO.
Questa è l’unica cosa possibile per evitare lp smembramento della regione
Io non critico Santarsiero, anzi il suo discorso ha senso se pensiamo che per la legge varata tutti gli attuali capoluoghi di regione manterrebbero anche il capoluogo di provincia. La colpa maggiore la dò ai nostri politici locali che hanno sempre dato le loro (e nostre) terga alle dirigenze potentine dei loro partiti.
I nostri concittadini consiglieri regionali si sono sistemati, che la provincia venga soppressa o meno, sapete cosa gliene frega?
Stesso dicasi per i nostri amici senatori e parlamentari: qualcuno ha sentito per caso il parere di Santa Maria Antezza protettrice dei Pompieri? Io non ho mai avuto il piacere di sentire dalla suabocca cosa ne pensa di codesta vicenda e come crede di ovviare, lei ed il suo partito, a tale problema.
Smettiamola di fare i fessi e togliamoci dagli occhi quelle enormi fette di prosciutto che da anni portiamo!
L’ undici novembre lasciamo che a sfilare ci siano solo i veri colpevoli di questa situazione! Lasciamo soli Stella, Braia, Venezia, Viti, Santochirico, Antezza e tutto il resto di questa marmaglia di ladri! Facciamo vedere una volta tanto ad Adduce & company che i Materani hanno le scatole piene di loro e delle loro menzogne!
Hanno le poltrone che gli traballano sotto al sedere: benissimo, si dessero da fare per salvarle, tanto a noi poco cambia. Ci hanno affamati fino ad oggi, continueranno a farlo comunque.
Ah, il 2 dicembre per me sarà SOLO una partita di calcio, la partita con chi ci ha ridotti così sarà nelle urne, non in uno stadio.
come mai la manifestazione si fa ora? la manifestazione doveva essere fatta mesi fa .. .. .. e perche’ i politici sono usciti alla scoperta solo ora? dovevano uscire allo scoperto mesi fa … .. … .. fa … fa .f a. fa. fa .fa do re mi fa la sol la si do …. quante cazzate
Appunto, per me è tutta una farsa per prepararsi all’ imminente campagna elettorale.
Credo più a Babbo Natale che a uno qualsiasi dei nostri politici.
11/11 LA MANIFESTAZIONE E’ DEL POPOLO. NON VOGLIAMO AUTORITA’ CHE SFILANO IN PRIMA FILA!
Adesso anche santarsiero parla !!!!!!!!! comunque la cosa migliore e fare una MANIFESTAZIONE PARALLELA DI SOLI CITTADINI MA PER CHIEDERE IL REFERENDUM E CHIEDERE LE DIMISSIONI DI TUTTI DA TUTTO,
E SALVEREI SOLO STELLA CHE COMUNQUE E CREDETEMI E L’ UNICO CHE CON IL PD NON CENTRA NULLA
E VOCINE DICONO CHE I PARLAMENTARI DELLA PROVINCIA DI MATERA SIA DI DX CHE DI SX STIANO GIA’ FACENDO INCONTRI PER LE VOTAZIONI POLITICHE………….ALTRO CHE SALVARE LA NOSTRA PROVINCIA……………..A BUON INTENDITOR POCHE PAROLE, ED ECCO PERCHE’ NON SI NOTANO COMUNICATI DEI VARI POLITICANTI DELLA PROVINCIA
Facciamolo su questo blog il referendum almeno vediamo come prova tecnica, chi vuole restare qui in Lucania o trasferire tutto in puglia……
IO VOGLIO ANDARE VIA DA QUESTA REGIONE MA PRIMA DI FARLO, DEVO PORTARE DI PESO, TUTTI I NS. POLITICI IN SIBERIA!!!!! (VIAGGIO DI SOLA ANDATA):::::
Cari amici, l’unica soluzione che abbiamo per portare sempre alto il nome di Matera come provincia, è che non dobbiamo appartenere a nessuno, noi dobbiamo lottare per mantenere la nostra provincia, sinceramente non conosco il modo per farlo (non sono un tecnico), ma questa è la volta buona che i nostri politici escano gli attuributi … ammesso che li abbiano, anche perchè in più di un’occasione hanno dimostrato di non averne. Saluti.
Ma che speranze per il futuro abbiamo mai noi, poveri materani, se per rispondere alle prese di posizione del Sindaco di Potenza ci dobbiamo affidare ai comunicati di Angelino (P.S. Angelino spiega a chi ti scrive i comunicati stampa che una virgola, una tantum, può pure utilizzarla).
Sarebbe bello fare una provincia tutta nuova Matera-Altamura?
PROVATE A CHIEDERE AI POLITICI ELETTI DA NOI MATERANI DI DIMETTERSI,VEDRETE COSA RISPONDONO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
SE LO FACESSERO DAREBBERO VERAMENTE UN BEL SEGNALE ALLA CITTA’ ED ALL’INTERA PROVINCIA!!!!
MA QUESTA E’ PURA FANTASIA,DEVONO TOGLERSI IL BOCCONE DALLA BOCCA,MA QUANDO MAI!!!
CI VEIAMO ALLE VOTAZIONI CARI ANTEZZA,BUBBICO ECC.
Che pena i ns.politici….a chi vogliono prendere per il c…???
Sapevano gia’ come sarebbe andata a finire e non hanno mosso un dito!!!
Lo fanno ora che e’ troppo tardi solo per mettersi in mostra.
PS : i piu’ grandi progressi sono figlie delle rivoluzioni del popolo. FREUD
Ma quando Vito Lupo ha avuto la nomina di vice segretario????? ci dica il giorno ,il mese e l’anno per cortesia.