Il Consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini sottolinea in una nota che la prassi atta alla riscossione di un credito nei confronti del Comune di Matera è il pignoramento. Strana la concomitanza per aggredire le casse comunali a giugno e dicembre nel momento in cui i cittadini pagano le tasse. Ma perchè si arriva a tanto, con aggravio dei costi del contenzioso e delle procedure? Senza dimenticare che tutto si ripercuote sulla comunità. Di seguito la nota integrale.
Qual è il valore del contenzioso del Comune di Matera? Questa semplice domanda nasconde improvvise insidie alla quale sembra non esistere risposta. Più volte mi sono addentrato in questa delicata materia, lo avevo già detto in questa estate che il contenzioso avrebbe rappresentato per l’ente la frana che si abbatte sulla valle. Difatti dopo i pignoramenti per quasi un milione e mezzo di euro avvenuto quest’estate, alle casse del Comune, tenute dalla Banca Popolare del Mezzogiorno, intraprese da ORTOMAT per l’importo di 1.236.000 € e, da reiterati e continui pignoramenti di ATER, da prima con 65.331 € e poi con altri 145.000 €, ecco altri due pignoramenti alle casse del Comune da parte di un privato cittadino ed ancora una volta dall’ATER, per un importo complessivo di 312.000 €. E’ strano che la concomitanza dei pignoramenti, Giugno e dicembre), coincida nel mentre le casse del comune si gonfiano per effetto delle tasse pagate dai cittadini con sacrifici. Parallelamente queste vengano aggredite anche da Enti “amici” quale l’ATER che con quello odierno, pari a 161.129,76 €, effettua il terzo pignoramento dell’anno. Certamente giustificato il privato che vedendosi non soddisfatto nonostante una sentenza, attacchi le casse comunali, anche se viene immediato chiedersi per quale motivo non si siano pagati questi debiti; ma soprattutto perché questi debiti, provenienti da sentenze definitive, non siano state previste in bilancio, sebbene le condanne risalgano al 2010. Ancor più strano è il mancato colloquio che si avverte tra Comune e ATER, sembrano distanti anni luce, peraltro i vertici sono “geneticamente” simili. Si poteva addivenire ad un accordo senza giungere a pignorare la tesoreria del Comune perché tali metodi generano un costo per la comunità che tra interessi e procedure ha dovuto sborsare quasi 50.000 € in più rispetto a quanto stabilito dal Giudice. Tutto ciò accade in un momento in cui si chiedono ulteriori sacrifici; mentre ci si dimena per dare qualche soldino in più ai lavoratori part-time; mentre si raschia il barile per raggranellare qualche risorsa persino per pagare la bolletta energetica; di contro si sperpera e non si pone alcuna attenzione a risolvere con buon senso il contenzioso, anzi lo si aggrava insistendo in giudizio, facendolo giungere sino al pignoramento del bene pubblico. E’ inaudito che il pignoramento della cassa divenga la prassi per riscuotere un credito dal Comune di Matera; che dopo sentenze di condanna l’Amministrazione Comunale rimanga inerte e attenda remissiva l’esecuzione Giudiziaria. Misteri questi che intendo chiarire con una interrogazione che presenterò, mentre domani, venerdì 14 dicembre, la pratica giungerà in Commissione Bilancio per poi essere licenziata per il Consiglio Comunale del 19 che si preannuncia bollente a dispetto di questi freddi giorni.
Adriano Pedicini, Consigliere comunale PDL