Riceviamo e pubblichiamo la nota del Consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini in cui sottolinea che “il verde urbano è oramai utopia, le ex aiuole seccate fanno bella mostra del loro arredo con bottiglie e cartacce e nel resto della città le cose non vanno meglio, anzi. Ratti che scorrazzano ovunque e non vi è luogo risparmiato dalla sporcizia. Bisogna aver il coraggio di affermare che questa raccolta robotizzata è un fallimento. Si trovino altre soluzioni al più presto.” Di seguito il testo integrale.
Nella concezione estetica di questa città non vi spazio neanche per le cose semplici, quali la pulizia delle strade, figurarsi se pensare che il verde urbano possa essere oggetto d’argomento, se si possa parlare di migliorare e valorizzare il verde urbano; è pura follia. L’arredo verde dovrebbe rappresentare il senso estetico preminente e distintivo di una civiltà agricola quale siamo, di un territorio che nel suo centro storico ingloba 8.000 ettari di parco, di meraviglioso altipiano murgico che si insinua in pieno centro storico. Un elemento urbano unico che dovrebbe essere sfruttato in quanto collegamento e linea di confine, tra la natura e l’habitat umano. Dovrebbero essere questi i temi sui quali puntare nell’estate che ospita i turisti nella nostra città. Credo che il risalto maggiore e le risicate risorse economiche dovrebbero essere rivolte verso questi obiettivi; non è tempo per sprecare denaro pubblico in altro. Invece sembra proprio che dovremo rinunciarvi perché, nella nostra città tutto pare sporco, spento ed immobile e, temi fondamentali quali l’ecologia e l’ambiente, che sono un tutt’uno con la città, rimangono nelle parole, nei fatti si assiste una città moribonda ed in ginocchio, lercia, dove è introvabile una semplice e decente aiuola . Oramai si vedono ratti ovunque, la sporcizia non è solo in periferia, ma in pieno centro e Sassi; ha raggiunto livelli allarmanti e questo è un dato incontrovertibile, valutabile a chiunque, chiaro e visibile. Il limite di questa politica, sembra proprio quello di non accorgersi di ciò che accade, un non voler vedere con occhio critico; il non prestare ascolto alle cose semplici ed essenziali, che fanno la differenza e nell’insieme sono l’essenza della qualità della vita di una città. Si pensano grandi e monumentali opere, quando sono i piccoli bisogni che mancano, tanto miseri che non val la pena neanche meditare. L’arredo urbano, il verde pubblico, la pulizia delle strade sono elemento fondamentale sul quale si giudica la sostenibilità cittadina. Noi siamo caduti in basso, ma talmente in basso che sembra impossibile poter recuperare. Dopo gli allarmi di vari cittadini che hanno segnalato ratti e serpenti in centro, dovevano essere prese precauzioni e invece si continua e persevera nei medesimi orientamenti, facendo crescere mini discariche ovunque e quel poco di verde secco, fatiscente, ricordo di ex aiuole della città, sono piene di cartacce e bottiglie che nessuno toglierà. Oramai non ci sono più gli “spazzini” di una volta, che con ramazza rassettavano strade e marciapiedi, raccoglievano i rifiuti nelle aiuole e la mattina erano i primi a salutarti. Oggi li vedi in tre o quattro, in comode e refrigerate cabine di camion percorrere la città in lungo ed in largo in cerca del cumolo di rifiuti. Braccia meccaniche e telecamere hanno soppiantato lo “spazzino” interessante da vedere, ma forse un pò troppo avanti, forse la città non è pronta a questo, il senso civico non ha ancora colpito la sensibilità di tanti. Nell’attesa che queste percettibilità maturino, ci vuole il coraggio di affermare che questa raccolta dei rifiuti non va bene, questo sistema meccanizzato è un fallimento, non si sono ottenuti i risultati sperati, forse è giunto il momento di pensare ad altro.
Adriano Pedicini consigliere comunale PDL
Non c’è che dire, l’antigienicità in città ha raggiunto limiti intolerabili.
Che fosse meglio prima quando la gestione dei servizi era fatta interamente dal Comune?
Sembrerebbe proprio di si.
La ditta esterna non ha a cuore l’igiene urbana ma solo il suo portafoglio.
Se è necessario fare un intervento diverso in una fascia oraria diversa, pretende, giustamente di essere lauramente pagata.
Con la gestione diretta del Comune questo non si verificava, il lavoratore comunale puliva la città con quattro spiccioli di stipendio.
Il contratto di lavoro delle ditte esterne è quasi due volte più oneroso di un netturbono comunale.
La resa è la metàm vanno a spasso per le strade della città con i camion refrigerati o riscaldati e nessuno li controlla, anzi viene da pensare che neanche la dittà ha interesse che loro puliscano la città.
Tanrto se anche l’Assessore Falcone dice che i soldi messi a disposizione per la ditta sono pochi, legittima questa a non pulire e a chiedere altri soldi.
Forse un controllo effettivo sulla ditta che rispetti tutte le clausole del contratto e una altrettanto attenta verifica del comportamento dei cittadini porterebbe sicuramente ad navere una città pulita e un costo contenuto dei servizi.
Altrimenti fa a finire che chi paga siamo solo noi cittadini, mediante l’aumento della TASSA.
Quasi quasi ero in pensiero per l’assenza dell’ennesima “critica” di Pedicini. Saprà fare anche altro?!? Sono “critico” sul punto…
Almeno così facendo tiene alta l’attenzione sui problemi. della città.
Certo ci vuole na’ pazienza. . . .
Eh, sì, se non ci fosse Lui ad aprirci gli occhi…
Potresti andare tu, almeno ci faresti vedere cosa saresti in grado di fare..
Che la città sia sporca come non mai è sotto gli occhi di tutti.
Non facciamo polemica politica per favore!!! A prescindere dalla sua appartenenza, Pedicini ha scritto cose giuste, che credo i cittadini più attenti condividano pienamente! Sono anni ormai che Matera FA SCHIFO, e mi piange il cuore dirlo. Ricordo da bambino Via Lucana alberata come Via Gattini… basta, mi viene da piangere…
Ho capito la critica che Pedicini fa al servizio; non ho capito qual’è la proposta.
Limitarsi alla critica è un po’ pochino per chi si candida a governare.