Il Consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini Consigliere torna ad occuparsi di una delle opere incompiute della città di Matera, quella che prevede la realizzazione del parcheggio multipiano di via Gramsci. Di seguito la nota integrale.
Distratti dalle questioni urbanistiche della legge 106, si perdono di vista opere importanti ed attese da anni, progetti incompiuti da oltre 20 anni che aspiravano a dare alla città una migliore qualità della vita. Oramai è certo: appare che i finanziamenti per la realizzazione dei parcheggi siano stati disimpegnati, non siano più disponibili; questo vuol dire che dovremo rinunciare al sistema integrato di parcheggi nei Sassi; al multipiano di via Gramsci, lì dove fa bella mostra di se l’arrugginito pannello del cantiere con l’ironico e paradossale annuncio che prevede: “consegna lavori 19.12.1990”. Si perché l’unica cosa concreta rimasta di quel timido avvio di cantiere, è l’usurata, locandina che annuncia che in quel luogo ci sarebbe stato un parcheggio e la sua mancata realizzazione è la causa fondamentale del pesante ingorgo di via lucana e centro storico. I lavori per la costruzione dei parcheggi hanno avvio nella metà degli anni 80 quando L’Agenzia per il Mezzogiorno finanzia con 25 miliardi la loro costruzione, programma necessario per la nostra città che si avviava alla consapevolezza di polo d’attrazione turistico. L’allora proposito prevedeva una cintura di parcheggi sul Piano: via Lucana, via Gramsci e Piazza Firrao ed altri parcheggi, multipiano ed interrati, nei Sassi. I realizzati di via Lucana e piazza Firrao, sono stati rendicontati e pagati con importi pari agli impegni di spesa; per i non realizzati le cifre erano congelate ma disponibili per l’avvio dei cantieri. Da oggi non più. Così, girovagando per la città oltre ad osservare l’incompiuta di via Gramsci potremo guardare anche lo squallore dell’irrealizzata opera di Sant’Agostino, del degrado del parcheggio di via Casalnuovo che doveva rappresentare una valvola di sfogo per il rione Sassi, oggi vandalizzato e consumato, dimenticato ed abbandonato, dimora di ratti e senza alcun destino. Del finanziamento per lo sviluppo del mezzogiorno, si sono impegnati alcuni importi per bandi di gara, progetti, perizie geologiche, ecc, ma oggi, possiamo esser certi che tali cifre altro non sono che soldi buttati via perché più nulla verrà realizzato. Difatti risale al 2004 l’ultimo impegno di spesa pagato con i fondi della Cassa per il Mezzogiorno, poi più alcun finanziamento giunge al Comune di Matera per i parcheggi. È comprensibile pensare come in questo momento di scarse risorse economiche, le cifre non spese: gli oltre 2/m.€ di via Gramsci ed i 4/m.€ dei parcheggi dei Sassi, vengano destinate ad altri, a chi meglio e più proficuamente sa utilizzare tale denaro. Negli anni è stata fallimentare la politica sulla mobilità urbana nella nostra città, ma oggi ancor di più continua ad esserlo, non solo per lo stallo reiterato e continuato di chi impregnato di questa politica insulsa pone le condizioni per esser contrario ad ogni cosa; di chi mostra i muscoli e dimostra di saper solo contrapporsi al suo sindaco, ma anche perché costoro nessuna idea o proposta pongono al governo della città. A costoro, ad esempio, che siedono in consiglio solo per abbaiare alla luna, non gli sovviene che il bando per i parcheggi è stato deliberato oramai da mesi? Si accorgono che permanere ancora confusione ed improvvisazione che nulla è stato avviato e si continua con le proroghe? Questa consiliatura di centro sinistra, stravotata dalla cittadinanza ed oggi avvitata nella caduta libera del consenso, volta le spalle e se ne frega degli utenti che non sanno più dove lasciare l’auto; dei tanti posti di lavoro che queste mancate realizzazioni hanno generato, della grande perdita finanziaria per l’economia della città. Il loro non fare, ha prodotto grandi disastri in questa città e dopo le perdite dei finanziamenti PISUS, si perdono anche le somme concesse dall’Agenzia del Mezzogiorno per la costruzione dei parcheggi. Non credo che la maggioranza senta il peso di tutto questo non fare. Quanto ancora dovremo aspettare per riprendere il cammino verso il progresso?
Adriano Pedicini Consigliere comunale PDL