Un appello è stato rivolto dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata Nicola Benedetto ai rappresentanti di Governo lucani e ai parlamentari di tutti i partiti eletti in regione perché il nuovo Piano industriale 2017-2026 del Gruppo Ferrovie dello Stato sia rivisto e tenga conto delle esigenze di mobilità ferroviaria, intermodale ed integrata delle comunità lucane.
Benedetto sottolinea che il piano che contiene investimenti rilevanti (94 miliardi di euro di 10 anni) di fatto esclude la Basilicata da ogni intervento limitandosi ai servizi Freccialink da incrementare contestualmente all’impiego del Frecciarossa sulla linea Salerno-Potenza-Ferrandina, entrambi sicuramente utili ma non certamente esaustivi rispetto alle esigenze che la Regione ha posto oltre che a Fs al Ministero alle Infrastrutture e al Governo. In proposito, dopo le prove tecniche effettuate nelle scorse settimane, con esito positivo – precisa l’assessore – siamo sempre in attesa dei provvedimenti conseguenti da parte dell’amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante, per attivare il Frecciarossa che consenta la velocizzazione dei collegamenti da e per Roma e di sfruttare l’alta velocità per arrivare anche a Bologna, Firenze e Milano.
Il piano Fs – continua Benedetto – non prevede alcun intervento inteso a rafforzare il ruolo del servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale, così come intendiamo fare attraverso il nuovo Piano Regionale Trasporti in dirittura d’arrivo mediante un progetto di integrazione dei servizi ferroviari con quelli automobilistici e la completa attuazione degli investimenti già avviati di ammodernamento ed efficientamento infrastrutturale ed impiantistico delle reti ferroviarie per connettere la Basilicata ai principali nodi trasportistici della rete ferroviaria nazionale. Nello specifico abbiamo bisogno di interventi strategici sulla direttrice Salerno-Potenza, fondamentale per il collegamento all’Alta Velocità (Freccia Rossa), il prolungamento a Taranto dei Servizi alta velocità attualmente attestati a Salerno, interventi sulla direttrice jonica di collegamento per Reggio Calabria, di un progetto di fattibilità per il completamento della linea ferroviaria Ferrandina – Matera, oltre al completamento dei lavori di ammodernamento del corridoio ferroviario Potenza-Matera-Bari FAL con la velocizzazione dei collegamenti tra Matera-Altamura-Bari.
Secondo l’assessore il documento di programmazione Fs confligge con gli obiettivi posti alla base del PRT 2016-2026 che sono così sintetizzabili: integrare la Basilicata nel sistema delle reti europee nazionali per il trasporto di passeggeri e merci; consolidare il ruolo di regione cerniera e promotrice di integrazioni interregionali tra i territori dell’Italia meridionale; mettere a punto un sistema multimodale che garantisca adeguati e sostenibili livelli di mobilità a supporto della coesione interna e del riequilibrio territoriale.
Senza investimenti delle Ferrovie dello Stato e comunque nazionali – continua Benedetto – non sarà possibile realizzare quel sistema dei trasporti basato sull’integrazione delle reti di trasporto in una logica di interscambio e di sostenibilità tecnica ed economica, che intendiamo perseguire.
Di qui l’appello ai rappresentanti di Governo lucani e ai parlamentari di tutti i partiti eletti in regione per definire una strategia comune che metta i vertici di Fs nelle condizioni di ridiscutere e rivedere il piano secondo le proposte in parte contenute anche nel Patto per il Sud-Patto Basilicata nella parte riferita alle infrastrutture e al superamento della storica arretratezza dei settori trasporti e collegamenti viari.
Bene, no! Anzi, male,malissimo. Siamo in un teatrino assurdo e sarcastico che ci proietta in Europa con questo triste primato di deficit infrastrutturale inconcepibile al giorno d’oggi per una Città Capoluogo di Provincia ed eletta Capitale Europea della Cultura 2019 (a.C. ???), quello di essere non collegata con le Ferrovie dello Stato, malgrado già siano stati spesi oltre 700 MILIARDI di lire e realizzando le opere all’80% con una galleria di 8 Km due super ponti ed una stazione già fatta; manca solo il binario e la volontà di alcuni politici che non vogliono perdere l’opportunità di tenere questa posta come un appetitoso boccone da mettere sul banco delle prossime campagne elettorali. Che schifo! Ma il Governo Centrale, Renzi e Del Rio come pensano di rispondere alle esigenze di un Italia tutta che vorrebbe poter venire a Matera solo schermandosi dietro la riluttanza di un Governatore -tiranno Marcello Pittella che si limita a dire che , non essendoci fondi nella Regione, se il Governo li vuole mettere , li mettesse e allora sì che si faccia questa maledetta Ferrovia . Il problema è proprio in questa visione distorta e miope dell’utenza della linea: se tutto il popolo lucano volesse questa Ferrovia, ebbene, sarebbe meno di mezzo milione il numero di utenza richiedente. E’ un errore macroscopico perchè non è l’utenza dei Lucani che vogliono andare al Nord, ma E’ l’utenza dell’Italia del Nord (Milano, Torino. Genova, Venezia, Bologna con tutte le loro Province) che vuole venire in Lucania ed è un “INTERESSE NAZIONALE” questa linea da completare. Non è un capriccio materano, ma una esigenza della Nazione e chi ha il potere, lo usi e senza perdere tempo.